(Il tentativo N.307 di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
Dopo Capitalismo e Socialismo è giunta l'ora del Condominialismo, caro Rifkin !
L'opinione di Hominibus
Il grande Giornale dimostra tutta la consapevolezza della
appartenenza alla classe sociale destinata a subire la forza sconvolgente
della innovazione tecnologica che è portata sicuramente ad imporre un nuovo modello
del vivere insieme, sia dal punto di vista sociale che economico, investendo
anche il mondo editoriale della comunicazione pubblica.
Tutte le forme di potere sono destinate ad una profonda
trasformazione, resa possibile dal crowd-funding o finanziamento collettivo,
che sfrutta la forza della comunicazione molecolare, permettendo la integrazione del
bisogno e della relativa copertura grazie ad una comunicazione planetaria in
grado di risolvere il confronto tra la domanda e l'offerta.
Il centro di potere che dovrà prendere atto della urgente
necessità di riforma è quello della rappresentanza politica perché è evidente
la possibilità di ridurre al minimo la necessità di delega, affidando ai diffusi, economici
ed affidabili mezzi di comunicazione elettronica metodi di consultazione e di
votazione collettiva, più rispettosa della volontà comune.
Una proposta che sarebbe interessante sottoporre a tutti
i Cittadini mediante votazione tramite terminale personale è la riforma fiscale
sulla convenienza di ridurre il prelievo per la copertura delle spese comuni indivisibili
in proporzione alla ricchezza patrimoniale, allo scopo di liberare ogni forma
di transazione finanziaria da precari, costosissimi controlli.
Votazione diretta e fisco patrimoniale consentirebbero una
rottura veramente epocale rispetto alle elementari comodità messe in lista
dall'Editore perché servono a far crescere la responsabilità nella organizzazione della
Cosa pubblica, risolvendo alla radice la mala politica e facendo cessare la
spropositata difesa alla ricchezza favorita dal fisco di parte.
La scarsa sensibilità dell'Editore sulla qualità della politica
e del sistema fiscale potrebbe deporre a carico, essendosi limitato a dare
evidenza a fenomeni di utilità molto ipotetica, come l'attaccamento al possesso che
difficilmente sarebbe rimosso se non si modifica la partecipazione alle
spese comuni, previa riforma della rappresentanza politica.
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale , che risolve
non soltanto la corretta ripartizione delle spese comuni,
semplificandone procedure e azzerandone costi inutili,
ma, come tutte le cose giuste, ha l'ulteriore vantaggio
di: annullare il forte richiamo di paradisi fiscali, facili
ricoveri generati ed alimentati dalla concorrenza di
incapacità, stupidità, connivenza ed arroganza
delle storiche e attuali formazioni politiche.
Buon lavoro per una Vera Democrazia,
che nessuna delle forze in campo
potrebbe mai realizzare !
Roma, 22 Agosto 2015
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate