Teatrino Politico

Location N.2 - Teatro di posa "Madama": Prova di latrati

L'abbaio del senatore Maurizio Gasparri. presidente dei senatori PDL

Dal PD: Il "Csm una cloaca". Gasparri oltre l'indecenza

Tenaglia: "Uno scandalo, la destra denigra lo Stato"

Abbiamo superato ogni limite di decenza. Raramente si sono raggiunti livelli tali di volgarità in una discussione politica che coinvolge le istituzione delle Repubblica. Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha definito il Consiglio superiore della magistratura, il cui presidente è il capo dello Stato Giorgio Napolitano, “una cloaca”. Lo ha detto intervistato a Radio Radicale per giustificare l’urgenza di una riforma della giustizia pensata a misura del premier e dei suoi problemi con la magistratura.

“Come presidente dei senatori del Pdl reputo prioritaria una equilibrata riforma della giustizia. L'obbligatorietà dell'azione penale è un feticcio teorico perché poi sono i magistrati a decidere quali processi fare e quali non fare. La depoliticizzazione della magistratura è un'emergenza democratica. La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani. La riforma deve esaltare la funzione della giustizia e noi la faremo sicuramente”. Uno scandalo che offende gli italiani?

“Il vero scandalo – afferma il ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia – sono le dichiarazioni di Gasparri che dimostrano una totale mancanza di senso e di rispetto delle istituzioni. Criticare l'altrui operato è legittimo ma la denigrazione intacca lo stesso equilibrio fra i poteri dello Stato. Ancora una volta il centrodestra alza il tono della polemica e dello scontro istituzionale per nascondere la sua incapacità di riformare la giustizia con le riforme che servono a tutti i cittadini per ridurre i tempi biblici dei processi. Il centrodestra – conclude Tenaglia – è sempre sordo ai moniti che vengono dal Capo dello Stato di richiamo al senso di rispetto istituzionale e alla necessità che si evitino scontri e polemiche sulla giustizia che deve essere il campo dove si fissano regole condivise e uguali per tutti”.

Duro il commento di Anna Finocchiaro riguardo alle inqualificabili parole pronunciate da Gasparri. “Certamente – afferma la capogruppo del PD a Palazzo Madama – vanno riviste una serie di questioni e di meccanismi, errori e storture esistono, ma la priorità non può essere quella di colpire l'autonomia della magistratura o quella di fare del Csm un obiettivo da distruggere”. Il presidente dei senatori democratici denuncia come “offensive e gravissime le parole” pronunciate da autorevoli rappresentanti della maggioranza sono venute questa mattina contro il Csm presieduto, lo
ricordo, dal Capo dello Stato”.

“Io credo che – ammette Finocchiaro – sia sotto gli occhi di tutti la necessità di una riforma complessiva della giustizia. E' evidente che il nostro Paese vive urgenze economiche drammatiche e su questo dovrebbe concentrarsi l'attività del governo italiano. Ma il Pd non vuole certo sottrarsi ad una discussione sulla giustizia. Ma l'obiettivo di questa riforma deve essere quello di garantire al sistema una maggiore efficacia ed efficienza: è necessario, in ogni caso, tutelare gli interessi del Paese e dei cittadini italiani”.

E' quindi, “assolutamente necessario che la maggioranza abbassi i toni e smetta di attaccare quotidianamente i magistrati. Altrimenti è altrettanto quotidiana la sgradevole percezione che si vogliano solo difendere gli interessi di qualcuno ed alzare un polverone mediatico che non aiuta certo a trovare quel terreno di confronto per affrontare i reali problemi della giustizia che non sono solo quelli di un processo al premier”.

Mentre il capogruppo del Pd della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, sottolinea la gravità delle parole di Gasparri "per l'importante ruolo istituzionale che ricopre. Ha attaccato senza alcuna giustificazione e con espressioni volgari l'organo di autogoverno della magistratura presieduto dal Capo dello Stato e previsto dalla nostra Carta costituzionale. La maggioranza continua con metodo intimidatorio a minare l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati".

La magistratura si difende
"Non ci faremo trascinare sul terreno dell'invettiva volgare e qualunquista", ma di fronte ai "tentativi ormai chiari di delegittimare l'intera magistratura, difenderemo "strenuamente la nostra indipendenza". Lo sottolinea il presidente dell'Anm Luca Palamara. "La magistratura italiana continuerà a perseguire la strada del rispetto tra le istituzioni dello Stato. Ma a chi quella strada mostra quotidianamente di abbandonare
rispondiamo che difenderemo strenuamente i valori della Costituzione e dell'indipendenza della magistratura contro i tentativi ormai chiari di superare l'attuale sistema di divisione dei poteri dello Stato".
 
Il Quesito di Hominibus
Chi ha il coraggio di definire
 questa Italia ancora uno Stato ?
Quante sono le differenze che impediscono
di trarre l'impressione che l'Italia sia ridotta ad un canaio?
Escludendo da ciò l'inutile garbo della Presidenza della Repubblica,
tutto fa a pensare ad un incivile e costosissimo azzannarsi,
in cui tutti si accusano di mancanza di senso
dello Stato, ma nessuno denuncia
la mancanza comune di...
ONESTA' 
1)
L'onestà che manca a questa Maggioranza,
la quale non può credere di rappresentare un intero Paese,
avendo solo la maggioranza dei votanti, di cui una grande parte ha scelto
non per convinzione ma per disperazione verso un sistema
politico che non risponde alle proprie istanze;
2)
L'onestà che manca a questa Opposizione,
la quale, pur  sapendo di essere ridotta al ruolo di tappezzeria
dall'arrogante esercizio di potere assoluto del governo di maggioranza,
non trova il coraggio di compiere l'unico gesto ormai plausibile,
cioé quello di abbandonare gli amati scranni;
3)
L'onestà che manca a tutta la Sinistra politica,
la quale é stata sempre una destra di ripiego o seconda scelta,
che ha interpretato il suo ruolo di rappresentanza dei cittadini più deboli
non nell'affermazione del loro stato di individui con pari dignità,
ma nella conservazione del loro stato di inferiorità;
4)
L'onestà che manca al vigliacco Sistema fiscale,
che fa pagare anche all'incapiente il 20/30% sui suoi miseri consumi,
malgrado le chiare indicazioni della Costituzione e le consuetudini private,
che richiedono la partecipazione di tutti alle spese comuni indivisibili,
almeno in proporzione alla propria ricchezza reale;
5)
L'onestà che manca all'attuale Capo del governo,
consueto a forzare i limiti del reciproco rispetto nella società civile,
che interpreta la funzione politica a suo primario soddisfacimento personale,
non disdegnando, nei margini dei suoi progetti, impegni elettorali,
come Napoli, solo per estetica, non per condivisione;
6)
L'onestà che manca ai Magistrati di ogni ordine,
che, essendo cultori del diritto, a cui hanno dedicato l'intera vita,
dovrebbero mostrare maggiore sensibilità alle norme che debbono applicare,
sapendo che il Parlamento é una assemblea popolare qualificata
spesso né da equilibrio intellettuale, né morale;
7)
L'onestà che manca alle Classi dirigenti del Paese,
Capi di azienda, Direttori, Docenti, Esperti, Scienziati, pure Religiosi,
il cui interesse é improntato al massimo profitto di categoria, sottolineando i mali 
che impediscono alla società di compiere significativi passi in avanti,
ma continuando negli abituali comportamenti elusivi.
 
La nostra convinzione
Meno patrocinii, meno tutori, meno politici, meno intermediari!
E' urgente togliere le deleghe a rappresentanti infedeli,
che esercitano in modo improprio i poteri concessi,
ed anche riqualificarne il profilo professionale
per regolarne l'accesso alla funzione,
altrimenti si rischia di rimanere
in balia di bande ribalde!
 
Hominibus
Movimento di opinione per l'affermazione della democrazia reale
a difesa del 70/80% della popolazione, vittima inconsapevole di legislatori e governanti disonesti