La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Legge elettorale 2015, una soap opera votata da un manipolo di democratici di destra! 

Italicum è legge, ok della Camera con 334 sì a scutinio segreto.

Aventino delle opposizioni. Renzi: «Impegno mantenuto»

di Emilia Patta Cronologia articolo  -  4 maggio 2015   (Ansa)

L’Italicum è legge ed entrerà in vigore da luglio 2016. La nuova legge elettorale per l’elezione dei deputati della Camera è stata approvata da Montecitorio con 334 sì, 61 no e 4 astenuti: i voti favorevoli sono meno di quelli preventivati dal governo. Tutte le forze di opposizione (ad eccezione degli ex M5s di Alternativa libera e di alcuni singoli deputati) hanno lasciato l’Aula al momento del voto finale sull’Italicum (approvato in prima lettura da Montecitorio a marzo 2014 e successivamente licenziata dal Senato, con importanti modifiche, a gennaio di quest’anno), avvenuto a scrutinio segreto dopo la richiesta di Forza Italia, Lega e Fdi.

  • Renzi: «Impegno mantenuto, promessa rispettata»
    «Impegno mantenuto, promessa rispettata», ha scritto su twitter il premier Matteo Renzi. «L’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio». Stamattina, nel suo intervento odierno alla Borsa di Milano, Renzi aveva ribadito i pregi dell’Italicum che «ha un grande elemento di chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince. Ci sarà un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere punto di riferimento per stabilità politica». «Oggi diamo valore alla nostra coerenza, così da dare risposte agli impegni presi», ha detto il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. E l’altra vicesegretaria, Debora Serracchiani, gli ha fatto eco: «Il voto di oggi gira una pagina della storia italiana

Boschi: «Ce l’abbiamo fatta!»
Ha esultato su twitter la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi: «Ci hanno detto “non ce la farete mai”. Si erano sbagliati, ce l’abbiamo fatta! Coraggio Italia, è #lavoltabuona». E a Montecitorio ha detto: «Missione compiuta. Il governo ha mantenuto l’impegno. Abbiamo promesso, abbiamo mantenuto». A “8 e mezzo” la ministra ha spiegato:«È un risultato importante: abbiamo superato la maggioranza assoluta dei voti alla Camera e comunque la maggioranza ha risposto, visto che il governo ha messo la fiducia, rischiando di andare a casa se non fosse andata bene».

Orfini: legge scritta anche con chi è uscito
«#Italicum approvato: l’Italia ha una buona legge elettorale, scritta anche con chi oggi ha strumentalmente scelto di uscire dall’Aula», ha twittato il presidente del Pd, Matteo Orfini, subito dopo il voto. Sui “no” minimizza il vicecapogruppo vicario Ettore Rosato: «I numeri sono quelli che ci aspettavamo» anche se «può darsi che qualcuno in più» rispetto ai 38 dissidenti del Pd che non hanno votato la fiducia «ci sia stato». Ciò che conta, per Rosato, è che «c’è stata un’ampia tenuta della maggioranza, che rappresenta il punto di rilancio dell’azione di governo». Quanto alla frattura nel Pd, Rosato è sicuro che «da domani continueremo a fare tutti assieme le cose che dobbiamo fare nell’interesse dell’Italia».

L'opinione di Hominibus
Quando potrà accadere che si potrà avere una legge elettorale
che garantirà la reale espressione della volontà di TUTTI I CITTADINI, essendo
ormai possibile interrogarLI anche per argomenti meno importanti con un costo molto
minore dello storico manipolo di prezzolati, spesso neppure votati, cogliendo,
così, numerosissimi vantaggi connessi, facili da comprendere?
 
Il primo vantaggio sarebbe conseguito con la soppressione dei
parlamentari di partito con personale, votato direttamente dai Cittadini, il quale
godrebbe solo di remunerazione volontaria fino a reciproca soddisfazione, assicurando
una continua e perfetta corrispondenza tra bisogni percepiti e rappresentanza
politica, in stretta connessione con i provvedimenti legislativi.
 
Il secondo vantaggio deriva dalla soppressione dei tradizionali
partiti, sostituiti da professionisti indipendenti o studi specializzati nelle materie
politiche, economiche e sociali, con mandato di rappresentanza alla Camera dei Deputati
per leggi nazionali, al Senato della Repubblica per regolamenti esecutivi generali,
 ai Consigli regionali, provinciali, comunali per applicazioni locali.
 
Il terzo vantaggio è assicurato dall'obbligo di assoluto divieto
di voto segreto e conseguente possibilità di ritiro della delega di rappresentanza
con effetto immediato, utilizzando una banca dati in grado di rendere pubblico tutti i dati,
in tempo reale, delle votazioni, anche in corso, al fine di consentire un efficace e
reale controllo sulla aderenza dei comportamenti al mandato.
 
Il quarto vantaggio consiste nella conseguente possibilità di
far passare provvedimenti sulla fiscalità patrimoniale, finalmente, nei termini che
sono stati sempre osteggiati da rappresentanti tradizionalmente difensori delle personali
prerogative di cittadini già benestanti o in procinto di diventarlo, ottenendo, così,
la conversione della imposizione solo sulla reale ricchezza.
 
Il quinto vantaggio è conseguente al quarto e dipende dalla
più efficiente distribuzione del carico fiscale sulla ricchezza reale perché serve
a rendere libera la circolazione finanziaria in ambito nazionale ed costituisce un invito per
gli altri Paesi a seguirne l'esempio allo scopo di far cessare l'emorragia dei flussi
 dei capitali verso i noti paradisi fiscali, mettendoli fuori gioco.
 
Il sesto vantaggio è evidente specialmente per i percettori di
redditi da lavoro e di pensione, ma, più in generale, per tutte le transazioni che
prevedono scambio di beni e servizi contro retribuzione, perché la corretta imposizione
sul patrimonio permetterebbe di escludere dall'accertamento qualsiasi introito
di denaro, essendo soggetta la controparte della transazione.
 
Il settimo vantaggio sarebbe assicurato dalla istituzione della
Borsa dei Cespiti Fiscali (B.C.F.) che avrebbe il compito di registrare il valore
corrente di tutti i beni che abbiano un valore significativo e siano residenti sul territorio,
il cui aggiornamento sarebbe assicurato dal regime di pubblicità attraverso
le offerte di acquisto per i cespiti che dichiarano valori inferiori.
 
L'ottavo vantaggio è costituito dalla corretta conseguenza della
realizzazione dei punti precedenti che sarebbe una rivoluzione straordinaria
dal punto di vista della razionalizzazione della vita in comune, ma, nello stesso tempo,
imporrebbe la eliminazione di apparati, figure, funzioni, procedimenti pubblici
 e privati, i cui costi ed inefficienze non sarebbero più giustificati.
 

Insomma, Hominibus accoglieTutti, purché capiscano che ...

 

 

"Non si può risolvere un problema con

 lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !" 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,

aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve

non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,

ma serve ad annullare il forte richiamo dei paradisi

 fiscali, facili ricoveri generati dalla connivenza,

 incapacità, stupidità o arroganza politica. 

 

Roma, 5 Maggio 2015

 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate