La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo
di esortare i piu' forti,
perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
L'ESPRESSO
- 19 Febbraio 2015
Opinioni - Eugenio Scalfari -
Vetro soffiato
Con la verità non
si governa !?!?
La democrazia si basa sul
confronto di convinzioni diverse, anche opposte. Prevale quella della
maggioranza. L’alternativa è la teocrazia, dove si mette in pratica un credo
assoluto. Oppure l’anarchia e il caos sociale.
Ho riletto
in questi giorni un mio vecchio libro. L’ho scritto nel 1998, sono passati
diciassette anni da allora e tante cose sono cambiate. Non dentro di me, ma
intorno a me. Non è un saggio, questo libro, ma un romanzo ed è intitolato
“Il labirinto”. Lo ricordo qui perché nel corso del racconto uno dei
personaggi pone al suo interlocutore una domanda: «Che cos’è la verità?» e
l’altro gli risponde: «La verità non esiste. Ciascuno di noi ha una sua
verità e crede che sia quella la verità assoluta, ma sbaglia di grosso, è
soltanto la sua».
Io ho sempre pensato
questo e molte volte l’ho scritto, come nel “Labirinto”. Oggi
dall’inesistenza della verità assoluta traggo un’altra domanda e un’altra
risposta: se ciascuno ha una sua verità, allora il falso non esiste. Ciò che
è falso per te può essere il vero per me. Ma come può reggere una società,
una nazione e addirittura una società globale di tutto il mondo se verità e
falsità sono la stessa cosa? Come può esistere qualcuno che decide per tutti
imponendo agli altri la sua verità-falsità?
Qui nasce il pensiero
dell’anarchia: gli anarchici proclamano appunto che la
mia verità è soltanto mia e non tua e riescono a stare insieme proprio
perché sono accomunati dalla stessa convinzione. Ma questa aggregazione di
diversi potrebbe governare una città, una regione, una nazione o addirittura
l’intero mondo? No, non potrebbe se nessuno può decidere per tutti.
Quindi l'anarchia è
un’associazione di pochi che non dirigono nessuno.
Subiscono le decisioni prese da altri. In taluni casi si sono ribellati
anche con la violenza delle armi, ma sono stati sterminati. Da parte loro
hanno anche compiuto atti di terrorismo, rispettando di solito donne e
bambini e attaccando soltanto qualche potente: un re, un dittatore, un
ministro importante. Il re d’Italia Umberto I fu ucciso da un anarchico.
L’esperienza ci insegna
dunque che deve essere accettata da tutti una verità sulla base della quale
qualcuno, scelto dalla maggioranza di quei tutti, prende decisioni. Chi le
accetta le mette in pratica, chi non le accetta deve però farlo sulla base
di un’altra verità comune a tutta la minoranza e questa è la democrazia,
cioè il popolo (demos) che elegge una classe dirigente incaricata di
decidere e di comandare. Oppure una dittatura, voluta dal popolo o imposta
con la forza contro la sovranità popolare.
Il significato del ragionamento
fin qui esposto (che non è certo una mia scoperta perché fu fatto da
Aristotele più di duemila anni fa e poi ripetuto centinaia di volte) è che
la classe dirigente decide e fa approvare dalla plebe le sorti di una
nazione sulla base di una verità-falsità e così e solo così può essere
governato il mondo.
Mi si può obiettare che
anche questa mia affermazione può essere falsa e che ci sono altri modi di
governare. Ma quali? Risposta: credendo che la verità assoluta esiste ed è
quella voluta da Dio.
Certo, chi ha fede in Dio
la verità assoluta ce l’ha in tasca perché chi comanda è un essere
superiore, eterno, onnipotente, onnisciente, onnipresente che detta agli
uomini le regole della convivenza.
Quelle regole che emanano da Dio
sono tuttavia indicate da uomini in carne ed ossa che rappresentano Dio
sulla terra. Sono cioè altri uomini in tutto simili a noi, che agiscono in
nome della fede in Dio ma non parlano con Dio, sostengono che sono loro a
interpretare la sua volontà.
Questi uomini, questi religiosi,
governano indirettamente i popoli o addirittura direttamente nei Paesi che
affidano ai religiosi o alle persone da loro scelte il governo della
comunità. Si chiamano teocrazie, vigenti soprattutto in Paesi di religione
musulmana.
Per finire:
le classi dirigenti governano sulla base d’una religione o sulla base d’un
popolo che ha accettato una verità comune sapendo oppure non sapendo che
quella verità comune non ha alcuna base di verità, ma è però indispensabile
per non precipitare nell’anarchia, cioè nel caos sociale.
Siate contenti di questa soluzione perché altre non ce ne sono.
L'opinione di Hominibus
Perché, quando si affronta il problema di come
stare insieme,
anche le menti più brillanti si perdono in un
labirinto di considerazioni
che potrebbero essere evitate con il semplice
stratagemma di partire dal basso,
cioè, dalla semplice esperienza della vita di
tutti i giorni e, quindi, dalla
esperienza comune di associazionismo, oltre
quella familiare?
Questo metodo consente di
scartare i due estremi, l'anarchia e
la religione,
perché entrambe negano la capacità umana di convivere
in organizzazioni più allargate: l'anarchico
perché eccede nella esaltazione dei
personali bisogni, il religioso perché
trova risolutivo l'affidarsi al Dio,
per sincera sfiducia nella natura umana o
maliziosa strategia.
Tra i 2 estremi c'è la maggioranza della
popolazione mondiale,
che si industria nell'esercitarsi a governare,
ondeggiando tra sinistra
e destra, tutti insieme, testardamente alla
ricerca di riferimenti e riconoscimenti
che sistematicamente consentono di ripartire
ignorando quei principi
che darebbero consistenza e fondamento alla loro
azione..
I Popoli dovrebbero utilizzare un modello che
possa essere
applicato alle diverse aggregazioni umane, come
Comuni, Province,
Regioni, Stati, Confederazioni di Stati,
accettando la necessità di aggiustamenti
riducibili, però, alla sola dimensione
territoriale, perché il problema
principale è costituito
dalla ripartizione delle spese comuni.
Il modello che permetterebbe di assicurare
semplificazione,
correttezza ed efficienza è sperimentato
universalmente in consorzi
o condomini, richiedendo di
rinunciare a fronzoli o forzature dovute alle classi
sociali più ricche,
che hanno avuto un grande peso nell'ordinamento
dei sistemi fiscali, evitandone la
proporzionalità degli oneri.
Si potrebbe, dunque, parlare di Comuni, Province,
Regioni,
Stati e Confederazione di Stati in termini molto
più vicini alla esperienza
di aggregazione umana, avendo come base
l'esempio di pacifica convivenza tra
chi vive in un attico e
superattico e chi vive in un sottoscala, da cui serve
copiare la ripartizione delle spese comuni in
base alle quote.
Certamente le problematiche degli Enti
territoriali sono più
complesse, ma solo
apparentemente e solo per mentalità che non amano
semplificazioni
pericolose, perché renderebbero chiare sia la compatibilità degli
apparentamenti, sia la stretta connessione tra la
ricchezza privata e spese
sociali e territoriali, assimilabili a pulizie di
scale, custodia, ...
La gamma dei servizi di un ente territoriale è
molto più ampia
di quella di un condominio, ma
spese di difesa, ordine pubblico, giustizia,
sanità, istruzione,
ricerca, previdenza, politica, amministrazione, ecc., richiedono
l'ancoraggio alla
ricchezza reale della Comunità
di riferimento,
al fine di
responsabilizzare direttamente,
diffusamente, stabilmente.
Questa impostazione della politica
amministrativa di Enti
pubblici serve a sottolineare la sua stretta
connessione con l'economia
privata, rimuovendone la sensazione di
estraneità e realizzando il magico risultato
costituito dalla
rinuncia al critico controllo della ricchezza finanziaria ed
alla
liberalizzazione fiscale di redditi, rendite e trasferimenti.
Insomma ...
"Non si
può risolvere un problema con
lo stesso
modo di pensare
che lo
ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare
radicalmente metodo, come
è indicato in
www.parlamentopopolare.it
(in costruzione
ed in
associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone
cose giuste, facili da fare,
sicuramente in
nome di una idea onesta
per una società del
3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La
prima Nazione nel Mondo
con il
sistema fiscale patrimoniale,
anzi,
condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza
finanziaria, grande risorsa
sociale!
Dunque,
stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO
CONDOMINIALE
con un
Parlamento Popolare
per consentire
finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno
ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO
PATRIMONIALE
in Italia
entro il 2020, in Europa entro
il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che
potete influenzare le coscienze,
è necessario ed urgente
annullare il forte richiamo
dei paradisi fiscali, facili
ricoveri generati dalla
connivenza, incapacità o stupidità politica.
Buon Lavoro, ...ai fianchi
dei Ramarri!
Roma, 27 Febbraio 2015
Hominibus
Movimento di opinione per
la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca
finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti,
sempre peggio rappresentate