La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Questo Presidente vorrà impegnarsi per una Italia in una Europa ed in un Mondo condominiali?

“Io arbitro imparziale, ma i giocatori mi aiutino!”

«Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione». È la formula del giuramento che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato nell’Aula della Camera. Mentre pronunciava il giuramento, tutta l’Aula si è alzata in piedi, esplodendo poi in un applauso di circa un minuto, arrivato anche dalle tribune.

L’OMAGGIO AI PREDECESSORI  

Mattarella ha salutato i suoi predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Quando ha fatto il nome dell’ultimo capo dello Stato, l’intero emiciclo si è alzato in piedi per tributare a Napolitano, seduto nel banco dei relatori al centro dell’emiciclo, un lungo e caloroso applauso. «Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato», sono state le prime parole pronunciate da Mattarella. «L’unità rischia di essere difficile, fragile e lontana, l’ impegno di tutti è a superare le difficoltà degli italiani». 

IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO  

Un appello all’Unità del Paese, e la richiesta di impegno da parte di tutti per aiutare gli italiani a superare le difficoltà, superando la logica della deroga costante del processo legislativo, nell’ottica di una corretta dialettica parlamentare. Assicura che avrà un «ruolo da arbitro imparziale», con la richiesta di aiuto, da parte di tutti i giocatori, di un aiuto concreto. Nel discorso di  insediamento del neo Presidente, uno dei primi punti è dedicato alla disoccupazione, in particolare quella giovanile e nel Mezzogiorno. Sottolinea l’urgenza di riforme istituzionali ed economiche, per dare risposte efficienti alla comunità, definendo indispensabile il consolidamento finanziario, accanto alla crescita da alimentare a livello europeo, con un’Unione che va considerata «frontiera di speranza» e rilanciata. Dal Presidente Mattarella l’impegno a confermare il patto Costituzionale, ma soprattutto a rimuovere quegli ostacoli che «limitano le libertà e l’uguaglianza», evitando che la crisi mini il patto sociale. Nelle parole di Mattarella il riconoscimento di priorità assoluta alla lotta contro la corruzione e la mafia, con l’omaggio a Falcone e Borsellino, ma anche di tutte le guerre e del terrorismo internazionale, da contrastare conducendo una lotta ferma, con il ringraziamento per il lavoro delle Forze Armate. Nella condanna di ogni violenza, il ricordo di Stefano Taché, bimbo di due anni rimasto ucciso nell’attacco terroristico alla Sinagoga di Roma, nell’ottobre del 1982. Poi l’assicurazione che ogni sforzo sarà fatto per riportare in Italia i Marò Latorre e Girone, ma anche padre Paolo Dall’Oglio, Giovanni Lo Porto e Ignazio Scaravilli, rapiti in territori di conflitto. Con l’auspicio che quello italiano «un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace».  

La Stampa - Martedì 3 Febbraio 2015

"Ricucirò strappi del Paese!"

 

Il parere di Hominibus

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

purtroppo, non essendo state fatte cose buone, in passato, dai Suoi undici

Predecessori, avvicendatisi nei molti decenni di storia repubblicana, sembrerebbe

che il Suo impegno a ricucire possa essere destinato a riparare solo strappi

di un tessuto politico e sociale che necessità di totale rinnovo.

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

l'impressione che si ha, al Suo primo apparire, è quella di persona riservata,

di poche parole, qualità che deporrà a Suo favore se darà luogo alla semplificazione

dei criteri a presidio di ordinamenti stringati nella forma, ma anche rispettosi

dei principi basilari a irrinunciabile garanzia verso Tutti i Cittadini.

 

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

i Giocatori già in campo, di cui chiede l'aiuto, necessitano, Tutti, di una rigorosa

rieducazione ai semplici criteri usati tra privati Cittadini nella vita quotidiana, sfrondando

 prerogative dei pubblici amministratori, dalle aspirazioni quasi sempre risultate

 solo colpi di teatro per la effettiva impossibilità di realizzazione.

  

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus Le chiede di esprimere il Suo giudizio sulla fattibilità di applicare

allo Stato gli stessi criteri amministrativi tipici dei Condomìni o Consorzi, che si basano

sulla ripartizione delle spese comuni indivisibili in proporzione ai beni privati,

archiviando, così, l'attuale caotico sistema impositivo sui redditi.

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus La invita a valutare la portata storica di un simile provvedimento,

che consentirebbe di mettere al primo posto di una scala di valori veramente degna di

questo 3° Millennio quel Lavoro tanto tribolato e tartassato da una società che

 mostra massima cura solo per la ricchezza, comunque acquisita!

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus La esorta a considerare gli enormi vantaggi realizzabili in termini di

efficienza di sistemi fiscali basati sulla elementare rilevazione della ricchezza reale dei

Paesi, costituita dai beni mobili, immobili, civili, commerciali, industriali, religiosi

non dedicati al culto, ignorando la liquida ricchezza finanziaria!

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus La prega di riflettere sulla differenza, in termini di strutture e servizi

 pubblici richiesti, tra la ricchezza fisica costituita da beni reali, richiedenti strade, porti,

aeroporti, cura dei territori, ecc., e la ricchezza finanziaria, che, per sua natura,

assume rilievo sociale solo con l'investimento in beni economici.

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus insiste di impiegare la Sua autorità nel convincere il Parlamento

a cambiare strategia fiscale e smetterla di inseguire la ricchezza finanziaria nelle varie

forme, come capitali, depositi, azioni, partecipazioni, retribuzioni, pensioni, etc.,

e limitare l'imposizione solo sui beni residenti, mobili ed immobili.

 

Caro 12° Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella,

Hominibus è consapevole della difficoltà dell'impresa perché contrasta con usi

e costumi europei ed internazionali, purtroppo, però, non si può più sopportare anche

la litania della enorme evasione fiscale,  i propositi di favorire il lavoro con un

assoggettamento che inibisce qualsiasi voglia di intraprendere.

 

Insomma ...

 

"Non si può risolvere un problema con

 lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !" 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Egregio Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,

è necessario ed urgente annullare il forte richiamo

dei paradisi fiscali, facili ricoveri generati dalla

connivenza, incapacità o stupidità politica.

Buon Lavoro!!!

(Ma... attenti alle spalle)

Roma, 3 Febbraio 2015

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate