La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

L''enfant prodige" della politica italiana ed internazionale si concederà al massimo fino al 2023 ! 

Matteo Renzi alla Leopolda (Ansa) 

Renzi: "Il posto fisso non c'è più e l'art.18 è come un iPhone a gettoni. Non farò tornare il Pd al 25%" Commenta

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L'IPhone e i gettoni del telefono, i professionisti della gufata e le maglie rosa che hanno voluto la bicicletta. Matteo Renzi chiude la Leopolda con un intervento durissimo contro la Cgil e la minoranza Pd tra applausi da stadio dei partecipanti alla kermesse. "Il posto fisso non c'è più", suona la sveglia il premier accusando chi difende l'art.18 di essere fuori tempo, come chi "mette il gettone nell'iPhone". E il futuro per il rottamatore è arrivato anche nel Pd: la nuova guardia renziana "non restituirà un partito del 40% ai reduci che l'hanno lasciato al 25". Altrimenti, avverte, "non ho paura se si crea qualcosa di diverso a sinistra". Nella giornata clou dell'iniziativa renziana, il lavoro è al centro: quello che c'è o si inventa, come dimostrano le tante storie piccole e grandi raccontai sul palco. Ma anche quello che non c'è o si rischia di perdere, secondo il grido d'allarme lanciato dai lavoratori Meridiana o dalla delegazione dell'Ast di Terni, che Renzi incontra e rassicura.

Contro i "professionisti della gufata" -Ma è nell'intervento conclusivo che il premier sfida chi ieri è sceso in piazza a Roma. E dichiara "guerra" ai tanti, intellettuali come euroburocrati, che "credono che l'Italia non ce la farà e non vedono l'ora di vedere il nostro fallimento". Gufi che, è sicuro il premier, "al traguardo ci vedranno perché avremo la maglia rosa". Perché, "se il governo è una bicicletta che ci siamo andati a prendere, non è per scaldare una sedia ma per cambiare il paese". Nello spirito anche un po' giocoso della Leopolda ma, assicura il "ragazzo" diventato premier, "prendendoci terribilmente sul serio". Nella "madre di tutte le battaglie", come Renzi chiama lo scontro in atto sull'art.18, si contrappongono due mondi opposti. E il premier non sembra intenzionato a conciliarli. "Il precariato non si combatte organizzando manifestazioni o convegni", accusa chiedendo un "cambio di mentalità" alle imprese e nuove regole del gioco.... 

 

26 ottobre 2014  Redazione Tiscali

La solita riflessione incontenibile di Hominibus

Questa straordinaria risorsa della politica nostrana ed internazionale, dunque,

non sarà disponibile 'sine die', anzi, dichiara di volere limitare il Suo prezioso apporto

non oltre a 2 mandati, facendo intendere, così, che non gli passa neppure per l'anticamera della

Sua 'capa to...nta' che possa correre il rischio di essere l'oggetto di un sollevamento

popolare che Lo costringerà ad una rapida ritirata, prima che sia troppo tardi!

 

Purtroppo la Sua gradevole presenza, sorriso accattivante e voce fischiettante,

non bastano a far quadrare i conti alla gran parte della Popolazione che sta soffrendo

i danni provocati da una classe politica, di qualsiasi età ed estrazione, incapace di riconoscere

la corretta funzione da svolgere, ma abituata ad usare l'occasionale potere in critiche

senza vero costrutto verso i precedenti titolari, sufficienti, solo però, ad illudere.

 

E così accade l'avvicendarsi sul palcoscenico italiano di improbabili moderati,

 di nuovi centristi di destra, di incredibili affratellamenti, di tecnici civici con pedigree di

tutto rispetto sulla carta, di ferventi religiosi, di democratici senza se e senza ma, di ecologisti

amanti della libertà, di comunisti riformisti in riserva, ...tutti convinti di dover escludere

dai loro programmi la realizzazione di una società per Cittadini di pari grado.

 

Ma per costruire una società per Cittadini di pari grado è necessario escludere

i politici, che si distinguono per la innata capacità di complicare le cose semplici, come

si può constatare principalmente nell'inquadrare e risolvere la corretta ripartizione delle spese

comuni indivisibili, e per i quali risulta inconcepibile utilizzare criteri che abbiano il fine

di ridurre o, addirittura, eliminare l'esecrabile esercizio del loro libero arbitrio.

 

Quindi, vale insistere nell'invito a perdere meno tempo in sterili schermaglie

politiche e prendere in seria considerazione la proposta di Hominibus, che consiste in

pochi punti, facili da capire e condividere con menti animate da sentimenti di sincera cura del

benessere comune, e indica nel modello dell'amministrazione condominiale o consortile

la soluzione per declassare l'azione politica ad elementare prassi esecutiva.

 

Solo così si può fermare il degrado della rappresentanza della nostra Italia,

offrendo un ottimo esempio all'Europa ed al Mondo intero della urgenza documentata

dalla reiterazione dei soliti metodi, anche ricorrendo a giovani rappresentanti che dimostrano

di essere già formati nei vecchi schemi e che bisognerà riformare insieme alla nutrita

schiera di maturi o anziani tromboni annidati nelle posizioni di alto prestigio.

 

La prima cosa da fare consiste nel rendere responsabili e partecipi alla sorte

del proprio Comune, Provincia, Regione, Stato, Confederazione, tutti i Cittadini, a cui

saranno intestati i titoli di credito/debito degli Enti di appartenenza in proporzione alla ricchezza

 personale conseguita, censita alla fine di ogni esercizio, stabilendo, così, una stretta

 connessione tra il benessere personale e quello dei vari Enti di appartenenza.

 

La seconda cosa da fare, conseguente alla prima, impone di eliminare qualsiasi

forma di imposizione fiscale sulla ricchezza finanziaria, attualmente esercitata per la

 copertura delle spese comuni indivisibili, lasciandola libera di circolare all'interno ed all'esterno

verso gli impieghi più redditizi, e spostando tale onere sulla sola ricchezza materiale

 residente, mobile, immobile, civile, commerciale, industriale, al valore di mercato.

 

La terza cosa da fare, conseguente alle prime due, consiste nella istituzione della

Borsa dei Cespiti fiscali (B.C.F.), in cui debbono confluire tutti i dati relativi a qualsiasi

bene materiale, non finanziario, censito nel territorio, e le transazioni riguardanti la costituzione,

importazione, esportazione, compravendita, trasformazione, lavorazione, distruzione,

insieme ad offerte pubbliche di acquisto, per l'allineamento automatico dei valori.

 

La quarta cosa da fare, conseguente alle prime tre, consiste nella seria revisione

della elefantiaca amministrazione fiscale, pubblica e privata, per la mancanza materiale

del contendere, essendo tutto a carico del genuino, spontaneo e gratuito interesse dei Cittadini,

che, liberati dagli asfissianti ed inconcludenti impegni precedenti, pensati appositamente

per distogliere l'attenzione dalla vera ricchezza, si amministreranno da soli e meglio!

 

La quinta cosa da fare, conseguente alle prime quattro, impone la chiusura dei Partiti

per porre termine ai raggruppamenti spesso fuorvianti e favorire la consapevolezza personale

del Cittadino che, oggi, finalmente, ha la grande opportunità di poter partecipare direttamente alla

 formazione delle decisioni da prendere, basandosi su valutazioni a livello personale, d'ordine

morale o economico, contingente o lungo periodo, contribuendo a fotografare il Paese.

 

La sesta cosa da fare, conseguente alle prime cinque, richiede la sostituzione dei Partiti

con semplici Cittadini che parteciperanno alle assemblee ai vari livelli, dalle comunali a quelle 

internazionali, sulla base di deleghe personali, fino a revoca, obolo volontario, costituzione di giunte

in base alle semplici graduatorie, voto pro-capite per le questioni di principio, in futuro il voto

ponderato per tutte le decisioni che prevedono una votazione sui piani di investimento.

 

La settima cosa da fare, conseguente alle prime sei, consiste, a buon diritto, nel godersi

la vita pubblica nei Comuni, Province, Regioni, Stati, Confederazioni di appartenenza, avendo

 eliminato l'esorbitante ed anacronistica cialtroneria politica dalle amministrazioni ai vari livelli, grazie

alla partecipazione diretta, e stabilito riferimenti inappuntabili e fondamentali per garantire per

sempre il buon funzionamento ed il rispetto reciproco con un costo minimo e controllato.

 

Dunque, bisogna rendere più snella l'amministrazione pubblica e, di conseguenza, anche

quella privata, riducendo il rapporto tra controllori e lavoratori, evitare iniziative come

il Jobs Act per affermare a chiare lettere che il diritto al lavoro deve basarsi sul

rispetto reciproco tra Datore di lavoro e Lavoratore, riconoscendo al

primo il diritto a difendere il capitale impiegato ed al secondo

quello di non essere sfruttato, e ad entrambi  il ricorso

alla giustizia ordinaria, evitando l'esasperazione

di un rapporto che non può proseguire.

 

Insomma, ...

 

"Non si può risolvere un problema con

 lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !" 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

 

Roma, 28 Ottobre 2014

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate