Quando finirà il
'combinato disposto' di arroganza ed ottusità, giovanile e senile,
nazionale e internazionale?
Padoan
e Renzi in conferenza stampa (Ansa)
Legge
di Stabilità: meno tasse, bonus e tfr in busta paga. Renzi:
"Una rivoluzione". Padoan: "Più lavoro"
Una manovra espansiva lievitata fino a 36 miliardi coperta da tagli
alla spesa per 15 miliardi e utilizzando la leva del deficit per
11,5 miliardi, senza però sforare il tetto del 3% del deficit.
Nessun aumento delle tasse, fanno sapere da palazzo Chigi,
ma spinta alla lotta evasione fiscale
da cui si punta ad incassare circa 3 miliardi.
Il valore del provvedimento è salito per la decisione di destinare
18 miliardi al taglio delle tasse e alla riduzione del costo del
lavoro.
Padoan: "Manovra a favore lavoratori, creerà più
occupazione" - La
legge di stabilità " è fortemente a favore dei lavoratori e creerà
più lavoro", assicura il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,
a Radio Anch'io. "Ci sono risorse per i redditi più bassi e
per le partite Iva - ha aggiunto - con un'espansione dell'operazione
di sostegno ai redditi" avviata con gli 80 euro. "La
legge di stabilità punta a voltare pagina", ha spiegato il ministro
dell'Economia sottolineando la presenza di "misure permanenti" come
la conferma del bonus di 80 euro. Padoan ha spiegato che "è una
legge di stabilità che viene attivata in un contesto di recessione,
purtroppo il terzo per il Paese". A
proposito dei tagli previsti dalla legge "ci sono amplissimi margini
per l'aumento dell'efficienza'', ha detto Padoan. Il sacrificio per
i ministeri che hanno contribuito al ddl con ''tagli molto precisi''
è ''stato accolto'', ha aggiunto, ''nulla è stato imposto''. Alla
luce della spending review sugli enti locali le Regioni potrebbero
aumentare le tasse: "Può darsi. Saranno i cittadini a valutare se
eventuali manovre saranno giustificate o meno".
Renzi: "Una rivoluzione nel mercato del lavoro" -
Soddisfatto il premier Matteo Renzi. "Abbassare
le tasse, come tagliare gli sprechi, non è di destra nè di sinistra:
in Italia è semplicemente giusto #lavoltabuona", ha cinguettato il
presidente del Consiglio su Twitter. Poi è
tornato sull'argomento intervenendo all'Asia-Europe Business Forum a
Milano: "L'Italia ha fatto delle riforme strutturali di portata
straordinaria, in 7 mesi abbiamo impostato una rivoluzione nel
sistema del mercato del lavoro lo rendiamo più semplice, meno era
difficile". Per poi aggiungere: "O
da questa vicenda si esce tutti insieme o la crisi non avrà
vincitori".
Fassina: "Non è di sinistra" - I tagli alla spesa
sociale "non sono sostenibili e quella parte va corretta". Il
deputato Pd Stefano Fassina ha commentato così la legge di Stabilità
approvata dal Consiglio dei ministri. "Sono tagli insostenibili, non
si chiedono alle Regioni ma alle famiglie per le mense scolastiche;
si chiedono ai pendolari che utilizzano il trasporto pubblico; alle
persone che hanno bisogno di assistenza; agli studenti che avevano
le borse di studio. Si chiedono alle mamme e ai papà per gli asili
nido dei figli. Significano anche minori prestazioni nella sanità".
E sottolinea: "i tagli previsti per gli enti territoriali e per lo
Stato colpiscono i servizi fondamentali".
16 ottobre 2014 Redazione Tiscali
L'ormai solita nota di Hominibus
Se si pretendesse di far passare simili
accordi in rapporti tra privati Cittadini,
ci scapperebbe
sicuramente il morto a causa della evidente faccia tosta
dei proponenti,
per il semplice motivo che mancano le
scuse anticipate per il caos amministrativo provocato da
generazioni di amministratori politici,
incapaci di intendere e di volere il bene comune e
testardamente legati a prassi che
confondono interesse pubblico e privato.
Certamente bisogna dire che, data
questa incessante consuetudine, sarebbe
scioccante affermare finalmente a viso
aperto la parità, in termini di riconoscimento e di
rispetto, nella partecipazione alle spese
comuni indivisibili, la quale non può essere più intesa in
maniera rabberciata, in misura "più
o meno", ma, semplicemente ed onestamente, nella
proporzione della ricchezza posseduta con
una elementare aliquota unica.
Allora, visto che il cammino da
percorrere è lungo, ma non più procrastinabile,
sarebbe un grande passo avanti se si
dichiarasse, a chiare lettere, l'intenzione di volerlo
intraprendere, rendendo più facile la
distinzione tra buona e cattiva amministrazione, perché non
sarebbe ammessa una generica
dichiarazione di lotta all'evasione per recuperare 3 miseri
miliardi contro almeno le centinaia
presunte senza un credibile piano complessivo.
E non sarebbe più accettabile
l'affermazione che la legge di stabilità, confezionata
come al solito, sia fortemente favorevole
ai Lavoratori, anzi sembra confermare la volontà
di insistere sulla consuetudine di far
pagare a caro prezzo l'ostinazione a pretendere un lavoro, con
uno sconto massimo di 80 euro per certi
fortunati, e niente di più e se tutto va bene, con
la certezza di lasciare le cose come
prima, anzi sempre peggio, finché può durare.
Insomma, è
urgente ridurre la delega politica in materia economica e fiscale, al
fine
di eliminarne tutte le coloriture fasulle
appiccicate a questioni fondamentali per una corretta
soluzione alla componente più importante,
cioè il lavoro, per il quale non c'è giustificazione alcuna per
insistere a renderlo più oneroso prima
ancora che possa costituire vera ricchezza, sia per il
prestatore d'opera, sia per il datore di
lavoro, tranne quella di proteggere qualcuno.
E, purtroppo, questo qualcuno spesso è lo
stesso politicante che pensa, prima di tutto
a se stesso e alla parte più tranquilla
della società, e, di conseguenza, la legge di stabilità viene
fuori con pochi rimaneggiamenti,
sbandierati come grosse conquiste, anzi rivoluzioni, mentre rimane
di
estrema urgenza almeno indicare come
obiettivo finale l'eliminazione di qualsiasi onere fiscale
dalle retribuzioni e la totale
privatizzazione della copertura previdenziale e assistenziale.
Quindi, il problema maggiore consiste
nella riduzione dell'acqua di coltura per politicanti,
senza distinzione di età ed appartenenza,
comprendendo gli estremi di destra e di sinistra, che
contengono spudorati moderati, civici,
liberali, religiosi, democratici, ecologisti, comunisti, ma tutti
uniti,
però, in pratiche di arricchimento
personale e sfruttamento di masse inermi, tutti esperti nella
distinzione tra dire e fare, come
l'annunciare rivoluzioni e permanenti 'bonus' di 80 euro!
Concludendo, cari
politicanti, tutti confusi in un tragico groviglio inestricabile,
è giunto il momento
inderogabile di fare chiarezza nelle vostre intenzioni
per mettere fine al
massacro di principi sbandierati e non rispettati,
altrimenti non rimane
che la democrazia diretta, supportata da
dovizia di mezzi di
comunicazione che possono aiutare
a fare crescere
e formare tutta la Cittadinanza,
finalmente
direttamente responsabile del
bene comune e del
proprio futuro.
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo
stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è
indicato in
www.parlamentopopolare.it
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime
elezioni. Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per
consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti
i Cittadini,
che
avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna
del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia
entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030,
nel Mondo entro il 2050 !
Roma, 18 Ottobre 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa'
onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza
delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle
classi benestanti, sempre peggio rappresentate