La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 
E' giunto il momento di affermare la rivoluzione fiscale come la cura dei grandi mali del Mondo!

 

 

Le diseguaglianze sociali nel mondo sono in aumento, mettendo a rischio gli obiettivi fissati dalla comunità internazionale per sconfiggere la povertà. E l'epidemia dell'ebola non aiuta. Anzi, al di là della tragedia umana, sta avendo effetti "devastanti" anche sul fronte economico e sociale. E' l'allarme lanciato dalla Banca Mondiale, che rivolge un appello a tutti i Paesi, sviluppati e in via di sviluppo, perché agiscano sempre più insieme nel mettere a punto le giuste politiche.

Troppe disuguaglianze - "Sono essenziali un'azione coordinata e un sostegno finanziario per contenere e mitigare l'impatto diretto e di lungo termine della crisi'', si legge nel documento finale del Development Committee riunitosi a Washington. Perche' - come ha sottolineato nel suo intervento il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco - "le diseguaglianze sono salite a livelli senza precedenti''.

E troppi squilibri sociali - Non solo tra Paese e Paese, ma all'interno dei singoli Paesi dove ''sono aumentate le diseguaglianze di reddito", e dunque gli squilibri sociali, con tutte le conseguenze negative del caso sul fronte dello sviluppo, anche economico. Ecco allora - ha esortato Visco - che la priorità dei governi deve essere innanzitutto quella di "aumentare i redditi, essenziale per sfuggire alla povertà". Ma solo questo non basta.

Utile la formazione continua - Il governatore di Bankitalia ha sottolineato come sia fondamentale anche "affrontare gli aspetti non legati al reddito, come la mancanza di accesso all'energia elettrica, alla sanità, all'acqua e all'istruzione primaria''. Visco ha quindi invitato tutti a puntare sull'istruzione e sulle riforme del mercato del lavoro, a partire dalla formazione: "Non solo per i giovani ha sottolineato - ma anche tramite un processo di formazione continua".

Lavoratori più flessibili - Perché in un contesto che cambia rapidamente - ha spiegato - non bisogna puntare solo sulla specializzazione, "ma piuttosto consentire ai lavoratori di essere più flessibili di fronte ai cambiamenti e acquistare nuove professionalità in base alle necessità" del mercato del lavoro. Infine, c'è lo strumento degli incentivi alle imprese che va recuperato, ma utilizzandolo soprattutto come leva per creare posti di lavoro e posti di lavoro di qualità.

Le politiche di crescita - Senza sottovalutare - ha aggiunto il governatore - la necessità di politiche di crescita che siano sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale. Nei loro interventi i numeri uno di Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale hanno quindi insistito sul bisogno di dare la giusta risposta all'emergenza ebola, i cui effetti vanno al di là dei morti, provocando danni enormi all'economia.

Aiutare le nazioni più deboli - "Non abbiamo scelta, dobbiamo agire in fretta per fermare l'epidemia, ma senza isolare questi Paesi", è il monito del presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim. Parole a cui fanno eco quelle della direttrice generale del Fmi, Christine Lagarde, che invita "a non terrorizzare il mondo rispetto ai Paesi africani che stanno vivendo il dramma dell'ebola". "L'epidemia va fermata, contenuta. Ma dobbiamo aiutare il più possibile le nazioni che stanno vivendo questo dramma anche continuando a lavorare e a commerciare con loro".

 

12 ottobre 2014  Redazione Tiscali

 

La riflessione (solita) di Hominibus
Porca miseria vigliacca, ma è possibile che non si riesca mai ad individuare
la vera causa del disordine continuo in questo obbligatorio vivere insieme, elencando finte
cause, che sono, invece, effetti, come le eccessive diseguaglianze, gli squilibri sociali, l'assenza di una
formazione costante, della flessibilità del lavoro, delle politiche di crescita, dell'aiuto verso
le nazioni più deboli, essendo la conseguenza di un solo ed unico problema?
 
Il solo ed unico problema è costituito dalla arroganza dei ceti benestanti, sia
laici che religiosi, che, da sempre, manipolano e diseducano animi e menti per un difetto di
di sensibilità, attenuata, fino a sparire, dagli agi di cui amano circondarsi, in forme manifeste e non, ma
sempre molto sostanziose, prediligendo l'impegno a contenere il rischio di crisi appena al
di qua' del punto di non ritorno ed insistendo nelle amministrazioni delittuose.
 
In questi giorni il mondo assiste incredulo alla ripetizione di una sciagura già
vissuta dalla città di Genova, ma questa volta è evidente che la causa non è stata la carenza
di fondi, ma la solita lotta d'accaparramento, senza vincitori né vinti, lasciando le popolazioni in balia di
nubifragi immanenti, che puntualmente hanno provocato danni e tragedie spaventose che non
possono essere lenite dalla puntuale presenza del solito alto prelato di turno.
 
In questo andazzo dominato dai potenti, il Governatore della Banca d'Italia,
Ignazio Visco, fa notare che si rischia di giungere al punto di non ritorno, raccomandando di
aumentare i redditi più bassi per evitare la povertà, ma non entra nel merito del problema evidenziato
anche dalla Banca Mondiale, ed entrambi si limitano ad esortare uno spirito di maggiore unità
tra i popoli, sviluppati e non, per adottare politiche giuste di collaborazione. 
 
Essendo entrambi consapevoli del saccheggio di risorse naturali nei territori
 oggi soggetti all'ebola o, ancora peggio, all'Isis, ambedue fenomeni da addebitare alle nazioni
addestrate alla rapina, in giro per il mondo, Banca Mondiale e, in subordine, Visco, avrebbero potuto
rendere un servizio all'Umanità se avessero puntato il dito non sui redditi troppo bassi, ma
sui sistemi fiscali che proteggono il patrimonio, vera causa di disagio mondiale.
 
Anche Christine Lagarde, direttrice generale del Fondo monetario internazionale,
invita il mondo a non essere terrorizzato dall'epidemia, che va combattuta e fermata, al fine
 di non interrompere i commerci con i Paesi africani, facendo, così, sospettare che la finalità primaria
possa essere quella di non rinunciare alle ricche occasioni di profitto, mentre poteva essere
motivata per sottolineare il diffuso disordine in cui vivono le popolazioni colpite.
 
Insomma, i grandi Capi sono lontani dal volere percepire quello che non va negli
ordinamenti sociali prevalenti in tutto il mondo e, quindi, non sanno che la causa più diffusa
è rappresentata dai sistemi fiscali che si accaniscono nel controllare le minute transazioni economiche
e chiudono uno o entrambi gli occhi sulle evidenti forme di ricchezza reale che costituiscono
l'esito finale di miriadi di operazioni finanziarie, favorendo, così, i ceti benestanti.
 
Per questi motivi Hominibus invita i grandi Capi ad immergersi nelle realtà mondiali
per impiegare il loro potere nella evoluzione dei criteri che guidano il vivere insieme nei piccoli
e grandi territori, in cui sarebbe risolutiva l'applicazione delle regole adottate nelle aggregazioni private,
come consorzi o, tanto per renderne più facile la valutazione, negli elementari condomini, dove
le spese indivisibili sono ripartite in base al valore dei beni serviti dei Consociati.
 
Ecco perché si deve insistere, specialmente in momenti drammatici come questi
che stiamo vivendo, affinché si abbandoni l'arbitrio politico nel determinare
le forme di intervento sui redditi, come gli 80 euro dell'attuale Governo
italiano, sostituendole con la semplice rilevazione della ricchezza
mobile, immobile, civile, commerciale, industriale, il cui valore
potrebbe essere rilevato a costo zero con pubblicazione
obbligatoria in un'istituenda borsa dei cespiti fiscali,
 forse il provvedimento più efficace anche per
combattere insieme povertà ed epidemie!

 

Insomma, ...

 

"Non si può risolvere un problema con

 lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !" 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

 

Roma, 13 Ottobre 2014

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate