Entrambi i Titolari delle due maestose magioni si
dichiarano
molto sensibili ai problemi che assillano gli Uomini del
pianeta, come
la fame, la sete, la malattia, il caldo, il freddo,
l'ignoranza, la servitù, l'isolamento,...,
ma, purtroppo, non danno, come i Loro predecessori,
segni di avere
a cuore serio impegno a rimuoverne le vere cause
storiche.
Anzi, si ha l'impressione che ci sia un tacito accordo
che ha
lo scopo di mantenere l'equilibrio tra due missioni
complementari, in
cui il Potere politico deve garantire, comunque, la
creazione di ricchezza, mentre
il Potere religioso ha, però, l'opportunità di
esercitare la missione di
carità in soccorso ai bisognosi contro ricchi oboli in
cambio.
Così, il Politico non deve rispettare elementari vincoli
di equità
fiscale nella ripartizione delle spese comuni
indivisibili per consentire la
formazione di una classe imprenditoriale capace di
competere e sostenere sforzi
produttivi anche in campo internazionale, affidando
al Religioso la cura
delle ferite inferte ai Cittadini che subiscono gli
oneri derivati.
Però, forse è giunto il momento di spezzare questo
sodalizio,
facendo assumere allo Stato laico l'impegno a
ridistribuire l'onere fiscale
in base alla reale capacità contributiva tra i diversi
ceti sociali, spostando il prelievo
dal reddito al patrimonio, includendo anche quello
religioso non dedicato
al culto, risolvendo insieme due squilibri storici della
società.
Il provvedimento, possibilmente preso di comune accordo
tra
le parti interessate, gioverebbe ad entrambi, al fine di
mettere ordine nella
Pubblica Amministrazione, che fa sprecare una enorme
quantità di risorse proprie
e private, favorendo evasione e malversazioni, ma anche
donazioni, come
penitenza, per gli animi terrorizzati dalla dannazione
eterna.
Allora, Hominibus rivolge la seguente preghiera al
Titolare del
del Palazzo del Quirinale, affinché, prima di lasciare
la carica di Presidente
della Repubblica Italiana, apra la discussione sulla
evidente scorrettezza del nostro
sistema fiscale che, anche se ripetuto in moltissimi
altri Paesi, necessita di
una profonda revisione per traghettarlo nel terzo
millennio.
Infine, Hominibus rivolge la preghiera anche al Titolare
del
Palazzo del Vaticano di fare quanto è in Suo potere
alfine di favorire la
partecipazione della ricchezza religiosa, non dedicata
al culto, alla ripartizione delle
spese comuni indivisibili dell'Italia, facendola
rientrare nel patrimonio
imponibile, come unico riferimento da prendere in esame.
Dunque, è giunto il momento di realizzare la democrazia
fiscale,
a cui rimane, anche nelle forme più avanzate, di
accettare
le sane regole del mercato per la corretta
distribuzione
delle spese comuni indivisibili, affinché i Cittadini
partecipino in base alla personale ricchezza,
valutata al valore corrente, autorizzando
l'uso dell'offerta pubblica di acquisto.
...
Ma la soluzione è avversata
dai Poteri forti, avvezzi a
2 pesi e 2 misure!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo
stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
www.parlamentopopolare.it
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime
elezioni. Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per
consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i
Cittadini,
che
avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del
binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia
entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel
Mondo entro il 2050 !
Roma, 7 Settembre 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle
popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi
benestanti, sempre peggio rappresentate