La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

Anche miscelando esperienze internazionali e simpatici cinguettii il risultato non cambia! 

 

Il ministro Padoan: <<L'economia italiana peggiora, la velocità delle riforme è tutto>>

Sulla faccia di Pier  Carlo Padoan, persona seria e timoniere dell'Economia, è stampata la delicatezza del momento, l'attesa dei dati dell'Istat di questa mattina per lui è già un'amara realtà, il ciclo non si è invertito e non siamo nemmeno immobili, la verità è che continuiamo a scendere, il motore dell'economia italiana perde giri.

«Finiremo con la troika» butto lì. «No, no, assolutamente no» urla e aggiunge: «La prego, lo scriva a caratteri cubitali». Si ferma un attimo, ancora uno scatto, e poi di getto: «Il Paese deve riformarsi da solo e lo sta facendo. Dobbiamo farlo ancora più in fretta». Sulla crescita in Europa quasi tutti sono messi male, ma noi stiamo sempre peggio di tutti e abbiamo un debito pubblico che non teme confronti. Sulla debolezza italiana pesano ovviamente i focolai di crisi internazionale, soprattutto quelli che riguardano l'energia e l'Ucraina, dobbiamo coprirci da nuovi rischi. Il quadro finale non può che uscire ulteriormente deteriorato e alimentare gli interrogativi dei mercati. «Io so, e i mercati sanno, che il Paese è fortemente orientato a sostenere la crescita, ci vorrà più tempo ma non li deluderemo», scandisce con voce ferma.

Ministro Padoan è un po' di tempo che la sentiamo ripetere che l'economia è ferma, non si riprende. Che fa: si iscrive anche lei al partito dei gufi? 
No, non mi iscrivo a nessun partito dei gufi, sono sempre stato iscritto al partito dei realisti e qui resto. I dati dell'economia anche più recenti confermano un'economia che stenta a uscire dalla recessione. Rimango, però, convinto che esistano segnali positivi che andranno apprezzandosi nei prossimi trimestri e nei prossimi anni. 
Parlo del 2015 e del 2016. E dico questo non per una banalità contabile, ma perché è importante mantenere una prospettiva di medio periodo e i primi atti del governo Renzi sono, per me, tutti orientati a un obiettivo: realizzare politiche con impatto duraturo e crescente nel lungo termine.

Non ho capito: è vero o no che l'economia sta andando male, male, non è ferma, addirittura in recessione? 
I dati negativi che ci arrivano dall'Istat riguardano, soprattutto, gli investimenti mentre, invece, i dati su consumi e esportazioni sono moderatamente positivi. Questo fa sperare bene sul recupero di fiducia delle famiglie e conferma che c'è una fase di uscita dalla recessione che è molto faticosa perché la recessione è davvero profonda. Non dimentichiamoci che il 2013 ha chiuso con un risultato finale di meno 1,9.

Il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, ha detto che l'effetto degli 80 euro è «quasi invisibile». Renzi ha risposto che la ripresa è come l'estate: prima o poi arriva. Si è mai pentito di avere iniziato dal bonus Irpef e non dall'Irap? 
No, non mi sono mai pentito, naturalmente avrei voluto avere a disposizione risorse per fare di più, ma è importante del bonus Irpef ricordare due cose. La prima: riguarda 11 milioni di persone. La seconda: sarà permanente. Questo è importante perchè le famiglie devono avere più risorse e più fiducia per fare sì che queste risorse vengano spese.

Quanto dell'aumento record della Tasi, da un capo all'altro del Paese, è dovuto indirettamente alla copertura del bonus Irpef? 
L'aumento della Tasi è slegato da coperture del bonus, ha a che fare con politiche fiscali del governo precedente che noi abbiamo ereditato. 

Insisto: se i Comuni non sono in grado di fare i tagli richiesti, non crede che seguano la scorciatoia di aumentare la Tasi e, quindi, mettano una parte del bonus sul conto a carico dei contribuenti? 
Questa è una scelta successiva, i Comuni hanno a disposizione questo strumento, ma certo il Governo Renzi non vuole utilizzare la Tasi per finanziare il bonus.

Se la crescita è zero o addirittura negativa e non 0,8, la strada che ci separa dal 3% di deficit/pil si stringe pericolosamente. Sarà larga a sufficienza per evitare una manovra in autunno? 
Il 3% nel 2014, e anche nel 2015, non sarà superato.Non ci sarà bisogno di una manovra aggiuntiva.

Sia sincero, ministro: premesso che il Paese non è in grado di sopportare un'altra manovra, come fa con questi numeri a essere così sicuro di poterla evitare? 
In base alle informazioni che ho adesso e alle previsioni che abbiamo aggiornato con le nuove informazioni Istat, ribadisco quello che ho appena detto...

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Da Il Sole 24 Ore - 6 Agosto 2014  -  Roberto Napoletano

 

La riflessione di Hominibus

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

perché bisogna sopportare di rimanere in balia di questi politici,

come il ministro Padoan, che, anche se apprezzato collaboratore di organismi

internazionali, riesce a trovare naturale lavorare con giovani che

non hanno simili credenziali, anzi senza esperienza?

 

 Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

può essere che ci sia poca differenza tra i due profili professionali

o non sia importante avere o non avere questo attributo, perché tutto dipende

dalla solidità dell'appoggio politico e, non essendoci regole scritte,

la soluzione, brutta o buona che sia, non conta molto?

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

come fare per toglierci di dosso una simile cappa opprimente, che

serve solo a garantire il buon fine per la classe dominante che ama nascondersi

dietro le etichette di destra-destra fino a sinistra-sinistra, ma tutta

coesa nella conservazione dei privilegi del comando?

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

il problema non è circoscritto nella nostra povera Italia, perché si

ripete in tutti i Paesi del Mondo, essendo una prerogativa condivisa e ripetuta

dovunque, e potrebbe essere imbrigliata imponendo il passaggio

dalla fiscalità su redditi e rendite a quella patrimoniale.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

questo passaggio potrebbe apparire fuori luogo, ma è una scelta

fondamentale e prioritaria per imporre una svolta alla gestione fiscale della

pubblica amministrazione, che mette in evidenza il distacco degli

opposti interessi tra amministratori ed amministrati.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

è urgente giungere insieme all'adozione di questa soluzione per

impedire che i capitali vengano esportati ed investiti in Paesi non aderenti

all'accordo, realizzando l'esenzione nel Paese di origine e il più

leggero regime sul patrimonio in quello di arrivo.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

se, finalmente, le stragrandi maggioranze dei Paesi del Mondo

prendessero coscienza della propria forza e si unissero sotto lo scudo del

fisco esclusivamente patrimoniale, si avrebbe il riscatto biblico

degli ultimi che saranno i primi, all'insegna di equità.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

ma, se ciò avverrà, essere primi non vuol dire essere privilegiati

come erano quelli di prima, ma, semplicemente, maggiormente considerati

nella ripartizione delle spese comuni indivisibili, perché il carico

sarà proporzionale solo alla personale ricchezza.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

il maggiore impedimento all'avveramento di questa rivoluzione

è costituito dalle attuali formazioni partitiche che, purtroppo, necessitano

di masse dolenti, non troppo, ma neppure poco, e si adoperano

alacremente affinché esse permangano nello stato!

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

questo stato di cose assicura la presenza dei rappresentanti che,

per diversità di aspirazioni con i propri rappresentati, marcano sempre più

le distanze a causa della diversa velocità di arricchimento, per la

cura maniacale dimostrata nel personale interesse.

 

Egregi Cittadini Italiani, Europei e del Mondo intero,

oggi nulla vieta di ridimensionare il ruolo politico

perché è possibile partecipare in massa alla

gestione della cosa pubblica grazie ai

moderni mezzi di comunicazione

per decisioni che richiedono

risposte semplici, e per

quelle complesse

dare deleghe

con obolo!

 

Insomma, ...

 

"Non si può risolvere un problema con

 

 lo stesso modo di pensare

 

che lo ha creato !" 

 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

 

Roma, 7 Agosto 2014

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate