La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

Csc pessimista: Pil piatto nel 2014, la ripresa «non è nemmeno cominciata» -

da Il Sole 24 Ore -  23 luglio 2014

Bene nel mondo Usa e nei mercati emergenti, grazie al traino Usa, benino in Europa, dove si registrano già segnali di affanno, male in Italia, dove «non è nemmeno cominciata». Questo il giudizio sulla ripresa economica secondo il Centro Studi Confindustria, che nella sua analisi congiunturale di luglio dà le pagelle alle politiche anticrisi dei vari paesi, e boccia gli sforzi italiani. Il nostro paese «era in crisi prima della crisi e continua a esserlo», come conferma la «dinamica piatta» del Pil nel 2014 stimata dal Csc.

Guardare al 2015, ripresa più difficile se si parte da fermi 
Per il centro studi degli industriali, occorre ora volgere lo sguardo e gli sforzi al 2015, «il cui risultato va costruito nella seconda metà di quest'anno». Costruire la ripresa della nostra economia «piatta» non sarà facile, perchè «Partendo da fermi l'impresa è più difficile», ma «non impossibile se si agisce in prima battuta sul credito, sulla competitività e sugli investimenti pubblici. E se si lavora con ancor più lena sui molti fronti delle riforme, per restituire fiducia alle famiglie e alle imprese».

 

·                         L'analisi mensile del Centro studi di Confindustria

Spesa delle famiglie ancora «fiacca», continua credit crunch 
Il pessimo stato di salute della nostra economia nonostante gli sforzi del governo emerge con chiarezza dagli indicatori presenti nel rapporto, come la spesa delle famiglie nel secondo trimestre, rimasta «fiacca» dopo il +0,1% nel primo trimestre. In calo le immatricolazioniauto (- 2,0% congiunturale, dal +4,2% nel primo trimestre), nonostante il +0,6% di giugno, e scende in volume anche l'indicatore ICC (Confcommercio) -0,3% in maggio su aprile.

In controtendenza ordini e fiducia dei consumatori 
In controtendenza però l'indice della fiducia dei consumatori (+6,4 punti nel trimestre), pur scendendo in giugno di 0,5 punti su maggio per valutazioni peggiori sulla situazione economica famigliare. Per quel che riguarda la domanda interna il Csc annota come il saldo dei giudizi sugli ordini interni di beni di consumo è salito di 3 punti a giugno (+4,3 nel 2° trimestre) e come siano diventate più favorevoli le condizioni per investire: nel 2° trimestre il saldo dei giudizi è salito a giugno a +1,9 da -7,4 in marzo.

Il mercato del lavoro, deterioramento arrestato 
Il deterioramento del mercato del lavoro, invece, «appare essersi arrestato», al di là delle fluttuazioni mensili, dice ancora il Csc anche se la «ripartenza degli occupati, tuttavia, sarà frenata dall'utilizzo ancora alto della Cig e dai processi di ristrutturazione ancora in atto». Il numero di persone occupate in Italia è rimasto pressoché stabile nei primi due mesi dell'anno e ha oscillato nei tre successivi:+91mila unità in marzo, -87mila in aprile e +52mila in maggio. Il tasso di disoccupazione in maggio si è attestato al 12,6%, sui livelli dell'autunno scorso (12,5% in settembre).

Le pagelle positive per i paesi trainanti 
Nella sua analisi congiunturale di luglio, il Csc promuove a pieni voti l'economia Usa, che «grazie alla corretta sequenza e al pragmatismo delle politiche, si è instradata su un sentiero di solida espansione ed è ben oltre i picchi pre-crisi». Bene l'India, tornata a «marciare più speditamente» e Cina che «pur non tornando ai ritmi passati, ha acquisito una stazza tale da dare un forte contributo alla domanda internazionale».

Eurozona «buco nero della crescita mondiale» 
Ad andare male, sfiorando la recessione, al punto che il rapporto parla di «buco nero della crescita mondiale» è l'Eurozona, dove «i divari nelle performance sono sempre meno sostenibili e la lista dei paesi che stentano a ritrovare il rilancio va ben oltre i soliti noti». In particolare, pesa la contraddizione tra gli sforzi a 360° della Bce «per contrastare la minaccia di deflazione», e tutte le altre politiche «che verso la deflazione spingono». Ad esempio, «le simultanee restrizioni dei bilanci pubblici».

 

La riflessione di Hominibus

sulla simbolica analogia tra l'Italia e la Costa Concordia

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

questo è un invito a giudicare la somiglianza tra la Costa Concordia, malconcia, trainata

da due rimorchiatori, e l'Italia, altrettanto compromessa, trainata da due personaggi, entrambi critici,

per scarsa e maliziosa esperienza dei patrii problemi, che, se giudicata corrispondente,

significherebbe il medesimo destino, cioè la rottamazione di stati irrecuperabili.

 

Nel dettaglio, i cassoni appiccicati alla nave corrisponderebbero alle toppe della

giovane compagine di governo, in grado di assicurare la resistenza strutturale necessaria

fino all'esito finale, mentre le ferite funzionali sono quelle procurate da una vigliacca strategia politica

 ed economica ultradecennale, di destra, di centro, di sinistra, con una costante ripetitiva

del disconoscimento di uguali diritti di cittadinanza tra i diversi stati economici.

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

come si fa a stupirsi che la ripresa non sia ancora iniziata, se non è stato preso ancora

un solo provvedimento che faccia intendere la presa di coscienza della gravità della situazione in atto,

intendendo, però, un provvedimento veramente capace di scrollare di dosso la sfiducia

 verso la solita incompetenza o arroganza di governanti con la pancia piena?

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

basterebbe distribuire il debito pubblico in proporzione alla ricchezza acquisita, almeno

fino a contenere l'esposizione debitoria entro il 50%, oppure sostituire l'attuale sistema impositivo fiscale

su redditi e rendite varie con quello che faccia riferimento alla effettiva ricchezza reale,

mobile, immobile, civile, commerciale, industriale, religiosa non adibita al culto.

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

purtroppo, però, Voi siete già molto benestanti o in procinto di diventarlo, e, quindi, non

Vi passa neppure per l'anticamera del cervello, non essendo masochisti, di commettere simile fesseria,

ma, tolti questi 2 provvedimenti rimarrebbe lo smantellamento delle formazioni politiche,

da sostituire con professionisti amministrativi, delegati con obolo volontario.

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

in questo caso, il Vostro destino sarebbe legato alla effettiva capacità di amministrare la

Cosa pubblica con perizia, avendo, come semplice regola comportamentale, unire il personale interesse

con quello dei Cittadini deleganti che Vi obbligherebbero ad avere rispetto verso TUTTI,

essendo la stragrande maggioranza che si approprierebbe della forza di voto.

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

eliminando i Partiti, viene a cessare un centro malefico di potere che ha sempre usato la

sua forza per rallentare il corretto esercizio dei diritti dei più deboli, a cui, però, la democrazia vigente

riconosce, da tempo, la parità di diritto al voto, che, se usato direttamente dal Cittadino,

sarebbe indirizzato subito verso la adozione dei provvedimenti sopra citati.

 

Egregi Signori Politicanti che avete in mano il destino di questa povera Italia,

provate a rimandare al Popolo la decisione relativa al destino del Senato

della  Repubblica e, sicuramente, la risposta sarebbe plebiscitaria

sulla completa eliminazione dell'inutile duplicato, che non ha

contribuito significativamente alla stesura delle leggi,

salvo il potere di condizionare il parere della

Camera dei Deputati, ma spesso per

interessi estranei alla tutela

della democrazia.

 

Insomma, .....
 

"Non si può risolvere un problema con

 

lo stesso modo di pensare

 

che lo ha creato !"

 

(Einstein)

 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ....
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
 
Roma, 26 Luglio 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.