La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

L'appello al Presidente della B.C.E., per il quale è il momento più delle profonde riforme che della flessibilità ...

 

Draghi: «Il Patto non va annacquato. Servono più riforme che flessibilità»

di Beda Romano, inviata del  Sole 24 Ore - 15 Luglio 2014

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha colto l'occasione ieri della sua prima audizione dopo il recente rinnovo del Parlamento di Strasburgo per avvertire i deputati che «annacquare» le regole di bilancio sarebbe dannoso per la credibilità della zona euro.».

«Dobbiamo - ha detto Draghi - fare molta attenzione a non mettere a repentaglio» le recenti riforme che hanno rafforzato il Patto o «ad annacquare la sua applicazione a tal punto che il quadro non sarebbe più credibile». Sottolineando che le attuali regole di bilancio contengono già sufficiente flessibilità, il banchiere centrale ha spiegato che la stessa flessibilità deve essere associata a un «profondo processo di riforme il cui impatto di bilancio deve poter essere quantificato».

In questo senso, secondo il banchiere centrale, è sbagliato considerare la flessibilità nell'applicazione del Patto come l'unico modo per rilanciare la crescita economica. La presa di posizione è giunta mentre l'establishment europeo discute animatamente se applicare il Patto di Stabilità e di Crescita in modo più flessibile. Tenuto conto che «regole sono regole», la flessibilità nell'applicazione del Patto, ha aggiunto Draghi, deve essere «ben definita» e «applicata con precauzione».

Il presidente della Bce ha ancora precisato: «Non mi è chiara, ma forse perché non sono un uomo politico, la chimica di flessibilità che garantisca alle regole l'essenziale credibilità». A molti, la presa di posizione è sembrata una critica alle richieste del premier italiano Matteo Renzi che da settimane chiede maggiore spazio di manovra sul fronte dei conti pubblici. Sul versante economico, Draghi ha ribadito che intende tenere i tassi agli attuali livelli «per un periodo esteso», anche per via dei «rischi di un cambio forte»...

Ripetendo quanto detto di recente in un discorso a Londra, Draghi ha spiegato ai deputati della Commissione affari economici del Parlamento che bisogna approfittare «dell'opportunità di un nuovo parlamento e di una nuova commissione per riflettere sull'architettura della zona euro. In particolare credo vi sia spazio per un governo comune delle riforme strutturali». In questo contesto, la disoccupazione troppo alta «può diventare una minaccia esistenziale» per la zona euro....

L'appello di Hominibus
 
Egregio Presidente della Banca Centrale Europea, dr. Mario Draghi,
vista la mancanza di proposte con le caratteristiche da Lei indicate, nel rispetto
di una flessibilità associata a profondi processi di riforme ad impatto di bilancio quantificato,
Hominibus, una semplice, ma estesa comunità di Cittadini dall'onesto sentire,
La prega di volerle prestare ascolto, anche se non ha tutti i requisiti.
 
La proposta di Hominibus consiste in una operazione molto chiara,
perché è imperniata sulla equazione di Stato=Condominio, che, a prima vista,
può sembrare una cosa strampalata, ma se ci si pone nella giusta prospettiva, è un esercizio
in grado di sviluppare una straordinaria messe di vantaggi, richiedendo, solo,
al Politico di porre sullo stesso piano interesse pubblico e privato.
 
Il primo vantaggio è fornito dal metodo, estensibile alla Comunità
Europea, in cui gli interessi economici, che sono la parte più importante delle
relazioni domestiche ed internazionali, costituiti dalla ricchezza statica, reale consistente in
beni mobili, immobili, privati, pubblici, civili, commerciali, industriali, religiosi
non dedicati al culto, sono utili per le ripartizioni di spese comuni.
 
Questo metodo ignora tutte le forme di ricchezza finanziaria, che
assume come risorsa sociale, e si concentra su quella sopra descritta, su cui
applica solo l'obbligo di pubblicità in una istituenda Borsa dei Cespiti Fiscali, autorizzando
l'offerta pubblica di acquisto (OPA) per quei beni dichiarati con valori troppo
bassi rispetto al valore reale di mercato, seguendo l'interesse privato.
 
L'impatto di questa rivoluzione in campo fiscale consiste nell'enorme
risparmio di spesa amministrativa pubblica, che, oltre alla maggiore efficienza,
efficacia, coerenza, consente la semplificazione delle procedure di rilevazione della ricchezza
impiegando il normale, spontaneo, genuino, interesse dei Cittadini verso quei
cespiti rivalutabili, garantendo l'allineamento al mercato a costo zero.
 
Accogliendo l'apporto privato nella riorganizzazione della ripartizione
delle spese comuni indivisibili, etichettandolo come la privatizzazione della più
importante e delicata funzione amministrativa, ne consegue il depauperamento della funzione
politica tradizionale, a cui bisogna addebitare un comportamento vergognoso,
dettato dall'interesse non tanto nascosto di difesa della vera ricchezza.
 
Basta pensare all'attuale organizzazione che insegue redditi e rendite
con percentuali e valori aggiunti che non hanno alcuna coerenza, salva quella
della necessità di fare cassa in base a spese altrettanto caotiche, per comprendere l'urgenza
di adottare il sistema fiscale, basato sulla ricchezza patrimoniale, ottenendo
equità di riparto e la stretta connessione privata alla spesa pubblica.
 
Sulla base di questa grave responsabilità e leggerezza della Politica,
si renderebbe necessario lo smantellamento dei tradizionali Partiti, ma resta
oggi solo un sogno, essendo i Cittadini in una posizione ancora difficile per difendersi, però
sarebbe possibile ottenere, in prospettiva, una rappresentazione politica che
sia meno onerosa, mediante deleghe provvisorie e obolo volontario.
 
Egregio Presidente della Banca Centrale Europea, dr. Mario Draghi,
la chiusura dei Partiti sarebbe sostituita dalla partecipazione
diretta dei Cittadini al voto per le questioni richiedenti
 risposte elementari, mentre per le altre si ricorre
a nomina di un delegato con poteri limitati
per l'esercizio di voto pro-capite o
ponderato, in proporzione al
patrimonio del delegante
per piani di spesa.
 
Insomma, ...
 

"Non si può risolvere un problema con

 

lo stesso modo di pensare

 

che lo ha creato !"

 

(Einstein)

 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
 
Roma, 18 Luglio 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.