La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

CsC taglia stima Pil: +0,2% nel 2014 e 1% nel 2015. Serve una scossa politica forte!

L'economia mondiale accelera, ma in Italia «la ripartenza è ritardata e più debole». Lo rileva il CsC (Centro studi Confindustria), che nel suo rapporto "La partenza ritardata e lenta", presentato in occasione di un seminario a Roma sui "Fondi Europei leva per uscire dalla crisi", ritocca al ribasso le previsioni sul Pil, con un incremento solo dello 0,2% nel 2014 e dell'1% nel 2015 (a dicembre 2013 aveva previsto per il 2014 una crescita dello 0,7% nel 2014 e dell'1,2% nel 2015).

 

Una stima al ribasso alla quale ha replicato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio (intervenuto al seminario): «Per adesso siamo fiduciosi della nostra previsione (il governo prevede per quest'anno una crescita del Pil dello 0,8%, ndr). Siamo convinti che le le riforme messe in campo provocheranno uno shock positivo».

 

La proposta di Hominibus

Egr. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio,

 Lei è convinto che le riforme messe in campo provocheranno uno shock positivo,

mentre per il Centro Studi della Confindustria si tratta di un Paese malato di lenta crescita e

a rischio stagnazione, che richiede l'urgenza di una scossa politica molto forte, per

la quale Hominibus chiede di esaminare la seguente proposta:

 

La situazione dell'economia italiana è determinata da un errore

di fondo, condiviso in forma più o meno accentuata in tutti i Paesi del Mondo, dove

resiste e persiste una gara verso la privatizzazione della ricchezza reale, favorita da sistemi

fiscali che si ostinano a voler controllare le minute fasi di presunto arricchimento o

impoverimento, mentre basterebbe rilevare il risultato finale.

 

Questa mania, conseguenza di una mentalità amministrativa,

a dir poco, prepotente, ma che sarebbe più giusto classificarla almeno vigliacca,

se non delinquenziale, servaggio di vecchie abitudini millenarie, oltre a creare una disparità

rilevante nella distribuzione delle spese comuni indivisibili, è causa dell'aumento

della struttura amministrativa pubblica e privata, a supporto.

 

Questo bubbone sociale non è stato rimosso neppure dalle

moderne 'democrazie', forse perché non si voleva dare motivo allo sfoltimento

di occasioni occupazionali con la razionalizzazione dei processi cognitivi della dislocazione

della vera ricchezza, malgrado il risultato, che poteva essere quello di ridurre a 1

il lavoro, pubblico e privato, svolto da 5 persone, in media!

 

Quindi, il danno creato alla società non consiste soltanto

nella criticità del metodo usato, dovuto dalla incertezza dei risultati ottenuti, ma

anche al maggiore onere di rilevamento per una funzione che potrebbe essere svolta, udite,

udite, direttamente dai Cittadini grazie al semplice, spontaneo interesse privato,

con l'istituzione di una Borsa dei Cespiti Fiscali (B.C.F.).

 

La B.C.F. imporrebbe l'onere di registrazione per i beni

reali, aventi la rilevanza e le caratteristiche necessarie per la pubblicazione, ma,

ove questa non sia stata fatta, essa potrebbe avvenire su sollecitazione dei Cittadini, a cui

si ricoscerebbe il diritto di presentare offerta pubblica di acquisto (O.P.A) per i

beni dichiarati con valore inferiore a quello di mercato. 

 

L'enorme vantaggio derivante dalla semplificazione del

sistema fiscale è dato da una imposizione che avverrebbe con l'applicazione di

una sola tariffa, fornita automaticamente dal rapporto tra spesa comune indivisibile e il totale

della ricchezza risultante dai dati della B.C.F., riguardanti beni mobili, immobili,

civili, commerciali, industriali, religiosi non adibiti a culto.

 

Questa soluzione permetterebbe, quindi, di rivoluzionare

l'anacronistico sistema vigente, giungendo al punto che la si potrebbe definire

come la sua privatizzazione, essendo generata, alimentata dal naturale, spontaneo interesse

degli stessi Cittadini, che, in ogni angolo del territorio, ne potranno riscontrare

la correttezza e validità, a costo quasi a zero per lo Stato!

 

Solo a fronte di questa proposta si può percepire il grande

danno che arreca l'arbitrio politico con l'imposizione, a casaccio, su redditi e 

rendite varie, dove non esiste alcuna giustificazione contabile, ma soltanto il bisogno di fare

comunque cassa, martellando i Cittadini, tenendo presente, sempre, la difesa

della ricchezza comunque acquisita, anche dai politicanti.

 

E così, la Società si trova ad affrontare i danni provocati

dal sistema fiscale, che passano quasi sempre inosservati, massacrando il lavoro

e l'impresa anticipando oneri che spesso non si applicano a veri arricchimenti, ma hanno

solo lo scopo di dare alla politica i mezzi per iniziative a volte cervellotiche, se non

scellerate, data l'incerta connessione con l'interesse privato.

 

Concludendo, stabilire delle regole semplici e chiare serve

a creare uno stretto rapporto tra interesse generale e particolare, essendo vana

la speranza di non essere coinvolti dalle spese pubbliche, potendo calcolare già in anticipo

la interessenza a livello personale, stimolando, così, una partecipazione critica

che limiterebbe enormemente l'arbitrio politico nella spesa.

 

E così, essendo l'Italia un Paese privo di ricchezze naturali,

tranne quella paesaggistica, che, però, ha bisogno di

grande cura del suo patrimonio, sarebbe meglio

spostare l'impegno delle risorse pubbliche

e private dal solito controllo maniacale

di fatture e scontrini, all'assetto

 idrogeologico, al risparmio

energetico, al progresso

 scientifico, culturale,

arti e mestieri,

ecc., ecc., ecc.!

 

Intanto, da domani 30 giugno 2014,

 l'ipocrisia politica infierisce con l'obbligo del pagamento

via pos per importi superiori a 30 euro!

Insomma, si insiste nell'errore, quindi ...

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

Allora è giunto il momento di chiamare in causa LORO:

 &

affinché dicano se è vero o no che il sistema fiscale, basato sul reddito e rendite varie,

sia una invenzione del diavolo o dei poteri forti, per mettere a riparo la vera ricchezza

dagli oneri derivanti dalla necessità di dover vivere insieme, ricchi e poveri, in cui

la salvaguardia per i primi ricade sui secondi, aumentandone il grande disagio

esistenziale, che potrebbe essere evitato solo dal riconoscimento di ...

 

STATO = CONDOMINIO !!!

 

 

Roma, 29 Giugno 2014

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.