La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
Ecco perché rottamare il rottamatore Renzi che vuole rottamare il 740 rottamato negli anni '90
"Negli altri paesi, fortunatamente per loro, il 740 non ce l'hanno. Ma fra poco non ce l'avremo più nemmeno noi, perchè dal prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazione dei redditi. Al suo posto ci sarà un nuovo modello per semplificare la vita fiscale dei contribuenti". Così il Premier Matteo Renzi - a margine della sua giornata all'Ansaldo di Genova - ha delineato le linee guida di quella che sarà la sua riforma fiscale. In cima alla lista l'abolizione dei modelli 730 e Unico (Renzi ha impropriamente parlato di 740, modello in realtà già abolito negli anni '90) e l'introduzione di un modello precompilato.
IL MODELLO PRECOMPILATO - All'Agenzia delle entrate l'ufficio "normativa e modulistica" è al lavoro da settimane: l'obiettivo è quello di varare la dichiarazione dei redditi precompilata subito dopo il via libera del governo che approverà il decreto delega sulla semplificazione fiscale prima dell'estate. La parola d'ordine è semplificare e, se le promesse verranno mantenute, il 31 maggio di quest'anno sarà l'ultimo in cui buona parte dei 18 milioni di contribuenti che oggi compilano il 730 si metteranno in fila ai Caf o dal commercialista per consegnare la propria dichiarazione dei redditi, spendendo dai 30 ai 100 euro. Il documento nel 2015 arriverà a casa o sarà consegnato direttamente sul posto di lavoro, e conterrà già tutti i dati necessari: redditi, mutui, titolarità di immobili e via elencando. Il modello avrà una parte interamente redatta dal fisco e un’altra lasciata in bianco. Nella prima troveranno posto i dati già in possesso del fisco, a partire da quelli anagrafici e reddituali contenuti nel Cud. A questi si aggiungeranno le detrazioni per familiari a carico, per lavoro dipendente e per pensione.
SI PARTE CON
PENSIONATI E DIPENDENTI PUBBLICI - L'operazione
appare inevitabilmente mastodontica, e di conseguenza non potrà riguardare tutti
coloro che compilano il 730 ma soltanto coloro che hanno redditi stabili e
facilmente identificabili: pensionati e lavoratori dipendenti. Questa è la
platea di contribuenti con un reddito sostanzialmente uguale nel corso degli
anni e i cui dati l'agenzia delle Entrate potrà recuperare senza problemi dai
cosiddetti sostituti d'imposta, cioè dai datori di lavoro.
Il 730 precompilato arriverà anche a chi, oltre al reddito stabile, possiede una
casa oppure è chiamato a fare la dichiarazione per detrazioni o deduzioni
facilmente prevedibili: ad esempio gli sconti pluriennali per la
ristrutturazione degli appartamenti, oppure mutui o polizze vita. Coloro che
invece ricorrono al modello per detrarre spese meno prevedibili, come quelle
mediche oppure hanno collaborazioni saltuarie, riceveranno un "precompilato"
base sul quale potranno intervenire da soli o con l'aiuto del Caf o del
commercialista.
Coinvolti anche i 12 milioni di contribuenti che già oggi non compilano il 730:
si tratta di pensionati o lavoratori dipendenti che utilizzano solo il Cud (il
"Certificato unico" che il datore di lavoro consegna in primavera ai dipendenti
in vista delle scadenze fiscali) e che non hanno detrazioni o altri redditi da
inserire nel modello.
La ventata di semplificazioni potrebbe riguardare anche il modello "Unico" (lo
compilano in circa 10 milioni), sebbene non si potrà evidentemente arrivare
all'abolizione delle dichiarazioni di professionisti e lavoratori autonomi.
TEMPISTICA - Al
ministero dell’Economia il viceministro Luigi Casero, nelle settimane scorse, ha
tenuto una prima riunione per stabilire il ruolino di marcia. L’incontro è
servito a fissare un cronoprogramma e ad istituire un gruppo di lavoro composto
dall’Agenzia delle Entrate, dal Dipartimento delle Finanze, dalla Guardia di
Finanza e da Sogei. Nei prossimi giorni è attesa una seconda convocazione da
parte di Via XX Settembre per individuare le fasi successive. La dichiarazione
dei redditi precompilata dovrebbe essere inserita nel primo dei tre decreti
attuativi (gli altri due riguardano la riforma del catasto e il prelievo
forfettario su ditte e società di persone) della delega fiscale che il Consiglio
dei ministri intende approvare a breve. L’Agenzia delle Entrate sta già
elaborando una bozza della norma, che poi verrà condivisa con il dipartimento
delle Finanze e la stessa Sogei. A quest’ultima spetta, d’altra parte, il ruolo
di gestore tecnico dell’intera operazione.
Nel 2016 prenderà poi il via la seconda tappa dell'operazione che punta a
coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti. In questo modo, il fisco italiano
invierà la dichiarazione precompilata ad almeno 3 contribuenti su 4.
Per far decollare la riforma, il governo sta individuando i criteri per lanciare
un sistema premiale, con controlli fiscali ridotti per chi aderisce alla
dichiarazione precompilata. Un meccanismo utile all’Agenzia delle entrate che
potrebbe così liberare risorse dai controlli strumentali (come quelli sulle
detrazioni o deduzioni usufruite) da destinare al contrasto dell'evasione
fiscale.
L'opinione di Hominibus.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
visto che la parola d'ordine è semplificare e l'intenzione, però, rimane quella
di insistere su metodi dirigistici senza una effettiva capacità di saper valutare la situazione,
sarebbe il caso, allora, di prendere in esame la proposta di Hominibus, che,
dà soluzione alla semplificazione, ma anche alla correttezza.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
per percepire la grande differenza tra la Sua proposta e quella di Hominibus
è necessario riuscire a concepire la maturità dei tempi che, addirittura, impone la sottrazione
della responsabilità al potere politico, vista la resistenza su posizione errata,
basata sulla sostanziale protezione della ricchezza acquisita.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
Lei , così, rischia di subire la stessa sorte delle presunte vittime, perché non
è più ammissibile la soluzione politica, specialmente se è espressione di una maggioranza
del 40% di un'affluenza alle urne appena superiore a metà degli aventi diritto,
riducendo la rappresentanza effettiva a 1 su 5 degli Elettori.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
il motivo molto importante è fornito dallo squilibrio tra patrimonio e lavoro
dell'imposizione fiscale basata sul reddito, che è anche la principale causa scatenante delle
crisi cicliche, dovute dalla tendenza all'immobilizzazione della economia per
il vezzo di mettere al sicuro i denari, sottraendoli all'impresa.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
per mettere un freno a questi andamenti altalenanti, che diventeranno più
gravi per la reale impossibilità di sottrarsi al confronto con tutte le economie del mondo,
è urgente riformare la fiscalità pubblica, sostituendo le forme preventive
di prelievo fiscale con l'imposizione solo sulla ricchezza finale.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
la sostituzione dell'attuale fiscalità con quella sulla sola ricchezza reale offre
immensi vantaggi, come la estrema semplificazione amministrativa, l'applicazione delle
imposte sugli effettivi risultati, rimozione dell'anticipazione degli oneri fiscali,
ma, innanzitutto, l'eliminazione dell'arbitrio politico nel fisco.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
non dovendo più emettere fatture e scontrini fiscali, rimane solo la corretta
rilevazione della ricchezza mobile, immobile, civile, commerciale, industriale, religiosa
non dedicata al culto, per la quale va istituita una Borsa dei Cespiti Fiscali
ed autorizzare l'esercizio della offerta pubblica di acquisto.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
l'applicazione di questi criteri, oltre a ridicolizzare misure strampalate, come
la munifica concessione di incrementi in busta paga ed altre fesserie, consentite dalla
anacronistica licenza di disporre misure ormai insopportabili nel III° Millennio,
ridurrebbe l'arbitrio solo alla definizione della spesa pubblica!
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
tramite queste elementari regole, Lei e quanti vorranno insistere nei vecchi
comportamenti, rischiate di autorottamarVi, perché solo così è possibile dare dignità
a tutti i Cittadini, che potranno partecipare alle spese comuni indivisibili in
proporzione alla reale ricchezza, in modo semplice e onesto!
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
inoltre, se l'onestà sarà la qualifica fondamentale dei Governanti del Mondo,
si avrà una straordinaria conseguenza nella semplificazione delle attività economiche,
sia pubbliche che private, perché migliorerà, finalmente, il rapporto tra il vero
lavoro produttivo e quello imposto dalla disonestà del Potere!
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
faccia propria la proposta che consentirebbe di equiparare gli Stati a semplici
condomini, con qualche servizio in più di interesse comune, come difesa esterna, ordine
interno, giustizia, istruzione, ecc., con obbligo di solidarietà verso i più deboli
per mettere fine agli attuali tragici fenomeni di migrazione.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
accetti il consiglio di non insistere nel promettere la spedizione a domicilio di
740 fuori corso, facendo passare sotto silenzio la assurda complicazione di tutti i giorni,
dichiari la disponibilità ad aprire la discussione pubblica sul fisco patrimoniale,
che richiede solo l'abituale attenzione alla ricchezza intorno.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
insomma, si tratta di sottrarre il destino dei Popoli da discussioni condotte in
maniera vigliacca nei mezzi di comunicazione di massa, in cui l'esercizio dei Manovratori
consiste nel mantenere la disamina nell'alveo di argomentazioni trite e ritrite,
che non permettono la critica sui pilastri della sopraffazione.
Egregio Presidente del Consiglio, rottamatore di professione,
approfitti della funzione, pervenutaLe per la mediocrità
dei Suoi predecessori, e dichiari al Mondo che è
giunta l'ora di ridistribuire gli oneri
di questo vivere insieme!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
Roma, 18 Giugno 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresente