Teatrino Politico
Da una notizia commentata e distribuita via mail dall'
On.le Antonio Borghesi, esponente della premiata scuderia I.d.V
 
Enzo Biagi, la libertà di espressione e il decreto “salva Rete 4”    
Ha detto Enzo Biagi:
“E’ la prima volta che un Presidente del Consiglio [Berlusconi] decide il palinsesto, cioè i programmi,
e chiede che due giornalisti, Biagi e Santoro, entrino nella categoria dei disoccupati. L’idea poi di cacciare il comico Luttazzi è più da impresario, quale del resto Lei è, che da statista. Cari telespettatori, questa potrebbe essere l’ultima puntata del “Fatto” dopo 814 trasmissioni, ma non è il caso di commemorare. Eventualmente è meglio essere cacciato per avere detto qualche verità che restare al prezzo di certi patteggiamenti. Signor Presidente Berlusconi non tocca a lei licenziarmi. Penso che qualcuno mi accuserà di uso personale del mio programma, che del resto faccio da anni, ma in questo caso per raccontare una storia che va al di là della mia trascurabile persona, e che coinvolge un problema fondamentale : quello della libertà di espressione.”
La televisione è un grande mezzo di comunicazione, lo dimostra il fatto che un signore che non era votato alla politica, disponendo delle televisioni è diventato il nostro presidente del Consiglio. Siamo l’unico Paese al mondo che ha questo tipo di fenomeni. Non c’è mica stato un colpo di Stato: il presidente del Consiglio è democraticamente alla guida di questo Paese, rispecchia la volontà degli italiani [...]. Al cimitero, quando è morto Indro Montanelli, ho chiesto se potevo restare con lui due minuti perché dovevo dirgli due cose. Se ne sono andati molto rispettosamente e io gli ho detto: «Indro, dicevi che certi personaggi dovevamo provarli. Ho l’impressione che abbiano sbagliato la dose».
Enzo Biagi aveva ragione e con l’approvazione del decreto “salva Rete4” la libertà di espressione in Italia sarà più ridotta.
Per questo Italia dei Valori si opporrà con tutti i mezzi e finché potrà all’approvazione di questo decreto liberticida.
Libertà! Libertà! Libertà
Caro On.le Borghesi,
diceva un cantautore italiano:
"La libertà é partecipazione"
Lei,
come deputato, partecipa al lavoro della Camera dei Deputati,
che é un luogo in cui una persona dabbene può fare molte cose utili,
purché non si fossilizzi in un atteggiamento invidioso verso chi é più forte.
Agli Italiani non importa nulla se l'impresario possiede due o tre televisioni,
perché non ne ricevono un danno, almeno non di più della partitica Tv di Stato.
Nel fare riferimento al denunciato maltrattamento subito dal giornalista Enzo Biagi,
gli Italiani si ricordano, come memorabili interventi, solo di quelli diretti contro di lui,
benché non risultasse a suo carico un uso improprio dei potenti mezzi a disposizione.
Insomma,
il signore in questione ha occupato spazi lasciati vuoti, anticipando concorrenti esteri,
creando ricchezza ed occupazione, anche se di qualità non strategica per il Paese,
ha dimostrato una grande abilità e capacità in tutte le attività in cui si é impegnato,
pertanto,
l'atteggiamento così ostile sbandierato come vessillo dell'azione politica di I.d.V.
non dovrebbe riscuotere il successo sperato dal suo grande capo Di Pietro,
il quale farebbe bene a motivare il suo manipolo di parlamentari
verso obbiettivi più utili per la stragrande maggioranza
degli Italiani, desiderosi di essere considerati
non come polli, ma come cittadini!
Quindi,
Voi che disponete della grande libertà parlamentare,
approfitatene di questo vostro stato per contribuire a risolvere il problema principe:
La disonestà manifesta dell'attuale sistema fiscale
che é l'unico strumento disponibile in una vera democrazia
per costringere i grandi patrimoni, comunque siano stati accumulati,
 a pagare le giuste imposte e sollevare i redditi da lavoro da oneri impropri.
Un esempio, proprio relativo alle vicende del personaggio in questione:
Se fosse vero che abbia esportato capitali a mezzo triangolazioni
nell'acquisto di diritti televisivi nel mercato internazionale,
ciò é stato possibile proprio dal sistema fiscale vigente,
perché,
avendo potuto gonfiare con dei passaggi il prezzo delle forniture dall'estero,
non solo ha esportato capitali, magari poi rientrati pagando miseri tributi,
ma ha anche potuto appesantire artificiosamente il conto economico
delle sue brillanti imprese televisive mediante gli ammortamenti
di costi fasulli, riducendo le imposte sui redditi realizzati,
una cosa che sarebbe resa impraticabile dal ...
Sistema fiscale di tipo patrimoniale
l'unico metodo capace di rendere immune la società
anche dagli attacchi degli squali più in gamba,
perché quello scambio di soldi e diritti
avrebbe attivato una imposta
sui diritti, tale da
riequilibrare
i conti!
Il nostro invito:
Lasciate perdere la questione di Rete 4,
gli Italiani non ce l'hanno con Berlusconi, né fanno il tifo per Europa 7,
ma vorrebbero che il grande rigore del vostro capo Di Pietro
fosse speso sulle questioni che riguardano veramente
il benessere della maggioranza della popolazione,
forse un pò meno per i benestanti come voi,
parlamentari, vostro malgrado.
 
Abbiamo ricevuto il seguente messaggio:
----- Original Message -----
From: lino mattaliano
To: CEG.BIOEDILIZIA@LIBERO.IT
Sent: Wednesday, May 28, 2008 1:17 AM
Subject: Liberta d'informazione e leggi ad personam di Berlusconi

 
Abbiamo chiesto un incontro a Napolitano, e ci auguriamo che questo possa avvenire prima del voto in aula, proprio perché ci auguriamo che il Presidente della Repubblica non controfirmi l’atto, almeno nella parte in cui non da esecuzione ad un provvedimento europeo, ma anzi lo raggiri. Riteniamo che la norma presentata oggi in materia radiotelevisiva dal governo Berlusconi sia una norma truffa, perché raggira la decisione della Corte di Giustizia europea e della Commissione europea.
 
Presidente IDV
Antonio Di Pietro
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Il nostro invito a voi che riuscirete ad avere ascolto:
Al nostro caro Presidente Napolitano
non chiedete di sprecare un intervento contro Berlusconi,
ma un appello più utile a favore del fisco patrimoniale,
che farebbe implodere rapidamente il potere
di tutti i prepotenti, impresario incluso!