La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

L'Italia del 25 Aprile non è quella di una parte, ma quella di tutti, ...a chiacchiere!

Festa del 25 aprile, Renzi su Twitter "Viva l'Italia libera, un grazie ai ribelli di allora"

 
 
Il tweet di Renzi - "Viva l'Italia libera. Un grazie ai ribelli di allora - scrive Renzi - . Scorrono i loro nomi; Silvano, Eda, Giorgio, Liliana, Elia e tanti altri. Viva l'Italia libera #unamattina". In intervento sull'Unità, dal titolo "Le radici dell'ottimismo", il premier scrive: "Ci sono ancora occhi che, oggi, possono testimoniare cio' che accadde ieri. Alcuni sono stati rintracciati e fotografati settant'anni dopo: sono occhi,volti, rughe e ombre di chi scampo' alla strage di Sant'Anna di Stazzema. Occhi che hanno visto razzie, morte, devastazioni. Ma non si sono arresi alla violenza e hanno vissuto per costruire un futuro di libertà, non di vendetta". "L'Italia che oggi ha lo sguardo fiero è quella uscita settant'anni fa da tragedie, lutti e indicibli sacrifici - scrive ancora Renzi - . Ed è a quanto è costato a tutti il percorso per arrivare sin qui che penso quando penso al 25 aprile. E penso, ancora, al fatto che un Paese in grado di rialzarsi da quelle macerie e ricostruirsi così, è un Paese in grado di affrontare e superare tutto. Tutto. Il volto di oggi è stato pagato a caro prezzo ieri". E scrive ancora Renzi, "forse e' arrivato anche il momento di capitalizzare quei sacrifici: l'Italia del 25 aprile non è quella di una parte ma quella di tutti (abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro, come diceva Arrigo Boldrini). E' grazie a quel passato che oggi possiamo immaginare il nostro futuro e immaginarlo con fiducia: l'ottimismo - conclude Renzi - che deve accompagnarci non e' dunque un auspicio, un io-speriamo-che-me-la-cavo ma e' la certezza di poter contare su radici come queste. Da li' arriviamo. Dall'aver scelto di ripartire dalla liberta'. Dall'aver scelto di ripartire insieme"...
 
25 aprile 2014  Redazione Tiscali
L'opinione di Hominibus
Perché nelle feste come quella di oggi si sentono solo cretinate?
Il politico di turno, seppur giovane, inneggia ad una Italia libera grazie ai Ribelli
di allora, ma non continua invocando nuovi Ribelli di oggi, perché ritiene che non ce n'è
più bisogno, essendo sufficiente usare solo quelle radici per capitalizzare quei
sacrifici, perché quella Italia non è di una parte, ma quella di tutti!
 
Le fesserie che si sentono in simili occasioni le dicono i politici.
Il politico di turno, benché giovane, sproloquia come una vecchia cariatide di
altri tempi, perché, malgrado la giovane età, sembra che abbia già maturato un rapporto
consolidato con la tradizionale politica, a cui è consentito di dire frasi come...
"l'Italia del  25 Aprile non è quella di una parte, ma quella di tutti!"
 
Sara' farina del suo sacco o gli è stata suggerita dal Partito?
Il politico di turno, purtroppo giovane, è senza freni, avendo capito che non
trova ostacoli, né dall'uditorio politico, perché corresponsabile di esercizio disonesto
nella comunicazione e formazione della opinione pubblica, né, altrettanto,
dai Cittadini, costretti a scegliere attraverso le opzioni politiche.
 
Allora, proviamo ad ipotizzare una dichiarazione più consona:
"Cittadini, oggi celebriamo un  sacrificio che, purtroppo, già richiederebbe
una urgente ripetizione per mettere fine all'odierna disgregazione politica, economica
e sociale, con la revisione dei canoni, ma senza spargimento di sangue,
perché sono troppo chiari i provvedimenti da mettere in atto."
 
"Il primo e il più urgente dei provvedimenti serve a destituire
la classe politica, connotata dalla tendenza a promettere paradisi futuri,
barattati contro il personale ed immediato vantaggio, travisando le effettive necessità
delle Popolazioni attraverso le formazioni partitiche aventi la funzione
principale di evitare annullamenti di posizioni di privilegio."
 
"Il secondo conseguente provvedimento è quello che impone
la sistematica distribuzione ai privati Cittadini del debito pubblico, con
 l'adeguamento annuale in base alla personale ricchezza patrimoniale netta conseguita,
 al fine di abituare alla responsabilizzazione e partecipazione di Tutti,
ricchi e poveri, alla copertura finanziaria di impegni assunti".
 
"Il terzo provvedimento obbligatorio discende dal bisogno
di sostituire il riferimento all'evanescente concetto di reddito con quello
più semplice, conclusivo e concreto del patrimonio netto posseduto, come imponibile
per la distribuzione delle spese comuni indivisibili, con il vantaggio di
eliminare l'arroganza delittuosa dell'attuale sistema fiscale".
 
"Il quarto provvedimento è conseguenza del precedente e
prevede la privatizzazione dell'accertamento del valore di mercato dei
cespiti imponibili mediante l'obbligo di registrazione nella istituenda Borsa dei Cespiti
fiscali (B.C.F.), che, ammettendo l'offerta pubblica di acquisto, consente
il continuo aggiornamento dei valori imponibili a costo zero".
 
"Il quinto provvedimento serve a chiudere e liquidare a favore
di un Ente benefico tutte le formazioni partitiche, che non hanno mai dato
buona prova della loro funzione, da qualsiasi posizionamento politico assunto, tutte
viziate da esagerazioni o confusioni di onori ed oneri sociali, non avendo
mai la giustificazione derivante solo dal reciproco rispetto."
 
"Il sesto provvedimento suggerisce di assimilare a semplici
condomini Stati, Regioni, Province, Comuni, che saranno amministrati da
Studi professionali, da retribuire con obolo volontario fino a reciproca soddisfazione,
eletti a rappresentare i Cittadini mediante voto pro capite nelle assemblee
ai vari livelli, senza le complicazioni di soglie, premi e turni."
 
"Il settimo provvedimento, correlato alla modifica della base
imponibile, costituita solo dalla ricchezza patrimoniale, mobile, immobile,
civile, commerciale, industriale, religiosa non adibita al culto, resa pubblica tramite la
Borsa dei Cespiti fiscali, istituisce il Voto Ponderato per piani rilevanti di
 spesa, corrispondente al valore della ricchezza del Cittadino"
 
Allora, caro giovane Premier di Governo, Matteo Renzi,
cominci a cambiare il Suo verso per cambiare verso
del Governo, del Partito, dell'Italia, dell'Europa
e del Mondo intero, sostituendo le radici
dell'Italia storica con le urgenze di
oggi che non richiedono morti,
ma semplice onestà di
mente e cuore!
 
Insomma, ...
 

"Non si può risolvere un problema con

 

lo stesso modo di pensare

 

che lo ha creato !"

 

(Einstein)

 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
 
Roma 25 Aprile 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.