La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Egregio "Premier", se non riformi seriamente il fisco, tutto quello che dici o fai è solo "demagogico"!

 

Renzi in direzione Pd: "Tagliamo il cuneo fiscale al ceto medio. La vendita delle auto blu è demagogica"

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Tagliamo il cuneo al ceto che prende 1300 euro - Taglieremo "il cuneo fiscale non con un'operazione in burocratese puro ma tagliando a quelli che dicono meno abbienti ma che prendono 1300 euro e una volta erano ceto medio. E' un pezzo di popolazione cui cerchiamo di restituire un po' di fiato. Con quale coraggio - ha aggiunto il capo del governo - diciamo che siamo una Repubblica fondata sul lavoro se i miei 100 euro mi conviene di più investirli in una operazione finanziaria che nel creare lavoro? Abbiamo la tassazione sul lavoro più alta d'Europa e una tassazione finanziaria fra le più basse d'Europa".

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Su scelte economiche vi chiedo sostegno - Il presidente del Consiglio ha ricordato i passi recentemente compiuti, con l'adesione del Pd al Pse e con "i primi contatti internazionali. Mi ha molto colpito discorso di Obama su rapporti fra Europa e Stati uniti. L'Europa porta con sé il tema delle politiche economiche, delle scelte che si possono fare, dell'attenzione ai vincoli di bilancio e però ai parametri della crescita, al dato drammatico disoccupazione sempre più forte ed evidente". "Si tratta - ha spiegato il premier - di un tema forte anche alla luce delle scelte che il governo ha fatto e su questo vorrei chiedervi un sostegno".

Spending review - "La spending review non è semplicemente un taglio qui, togli la, ma il tentativo di ripensare il sistema amministrativo", ha detto Renzi ricevendo un applauso che ha frenato osservando che "è meglio se non applaudiamo tra di noi". "Dobbiamo ripensare la forma mentis della amministrazione pubblica", quindi ha confermato che "ad aprile ci concentreremo su riforma della Pubblica Amministrazione".

Apprendistato e contratti a termine - La riforma dell'apprendistato e dei contratti a termine per Renzi è "intoccabile". "Vedo - ha ammonito il leader del Pd - una discussione che capisco poco, con toni da ultimatum sui temi del lavoro. Non è una parte a piacere, è un pacchetto che sta insieme: tenta di mettere insieme alcune raccomandazioni che abbiamo ricevuto dall'Ue o dai nostri compagni di partito che fanno gli imprenditori: provate e fare i fornai con le norme attuali sull'apprendistato. Apprendistato e contratto a termine sono due punti intoccabili, si possono migliorare, discutere, ma non sono due argomenti a piacere, questo dev'essere chiaro. Se abbiamo scelto di fare un decreto legge su questo e un ddl su tutto il resto è perché abbiamo immaginato un'esigenza di risposta che è un pezzo fondamentale della credibilità dell'Italia non soltanto rispetto ai mercati ma di equilibrio della manovra: reddito a chi è in difficoltà, lavoro a chi non ce l'ha".

Sulle Province dimostriamo che politica funziona - "Di fronte alla crisi della politica rispondiamo avendo il coraggio di utilizzare la politica per cambiare le cose e non di giocare come tanti in Europa sull'antipolitica", ha spiegato ancora Renzi, parlando della riforma delle Province. "Speriamo si possa chiudere alla Camera nel secondo passaggio per evitare che si voti nelle Province", ha aggiunto ricordando il voto del Senato. "Questa roba qui spiegata bene è una potente dimostrazione di funzionamento della politica. Stiamo facendo ciò che avevamo promesso ai nostri elettori. Queste tesi sono le tesi del Pd da anni".

Vendita auto blu ha componente demagogica ma sono troppe - "La vendita delle auto blu ha sicuramente una componente demagogica obiettiva", ha confessato il premier. "Nessuno pensa - ha aggiunto - si risolvano i bilanci dello Stato ma è anche vero che in Italia c'è un numero di auto blu che non ha corrispettivi in altri Paesi".

 

28 marzo 2014  Redazione Tiscali

L'opinione di Hominibus

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei dimostra chiaramente di insistere nei soliti metodi dei Governanti,

che amano decidere, apprezzando solo il gusto di poter fare qualsiasi cosa passi

per la testa, a prescindere dal dover perseguire l'unica strategia  che

è imposta dalla delittuosa distribuzione della ricchezza.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei, quindi, induce a pensare che o 'non ci arriva' o 'ci fa', come si dice

 volgarmente, perché è accertata una ricchezza che si è concentrata nelle mani del

20% della Popolazione, che ha anche la vigliacca tendenza a preferire

 l'asporto nei paradisi fiscali, con grave danno erariale.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei, dunque, se vuole veramente qualificarsi come il nuovo che avanza,

ma non a chiacchiere, non perda tempo nelle consuete quisquilie e pinzillacchere,

e rifletta, insieme al Suo Ministro dell'Economia, affinché, nottetempo,

si decreti la privatizzazione del nostro debito pubblico(*)!

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei, allora, potrà veramente guardare dall'alto tutti i falsi Potenti della

Terra, a cui offrirà il limpido esempio della corretta amministrazione per un Paese

che sa riconoscere i diritti di Tutti i suoi Cittadini, ridistribuendo, così,

i disagi provocati dagli smodati profitti dei Ceti più forti.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei, in tal modo, darebbe prova di usare il Suo arbitrio a favore della

Cittadinanza, provvedendo a definire la percentuale di debito da far sottoscrivere,

che, se si attestasse intorno al 50%, farebbe rientrare il disavanzo

nella media certificata dai bilanci dei Paesi della C. E.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei, anzi, non eserciterebbe un arbitrio, ma sarebbe obbligato dalle

semplici regole contabili ed amministrative, che, addirittura, Le imporrebbero, in un

Paese veramente democratico, la redistribuzione degli effetti di una

politica che colpisce il lavoro e protegge la ricchezza.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

Lei deve sostenere questo provvedimento, non solo perché è giusto,

ma anche perché rappresenterebbe una svolta storica nella prassi amministrativa,

a ridimensionamento e riqualificazione di una politica che, finora, ha

 tenuto comportamenti disonesti, edulcorati da elemosine.

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,

non basta essere più giovani, ma bisogna avere

il coraggio di riconoscere i diritti dei più

deboli, spesso in tale stato

dalla prepotenza

dei più forti!

 

Insomma, ...

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

L'ITALIA

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

 

Roma 29 Marzo 2014

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.

 

(*) Sottoscrivere il debito pubblico in proporzione alla ricchezza patrimoniale netta personale.