Governo, alta tensione tra Renzi e
Letta. Il premier rilancia con "Impegno Italia", il nuovo patto di
coalizione
Giornata
incandescente per la politica italiana e per il governo Letta che
appare sempre più appeso ad un filo. L'incontro a Palazzo Chigi di
questa mattina tra il premier e Matteo Renzi non ha portato ad un
chiarimento. Fonti qualificate riferiscono che ognuno dei 2 leader è
rimasto sulle proprie posizioni. Letta prova a resistere e a
rilanciare l'azione dell'esecutivo. Alle 18 presenterà "Impegno
Italia" proposta di patto di coalizione tra i partiti di
maggioranza, si legge un comunicato della Presidenza del
Consiglio. "Se il Pd vuole un passo indietro mi deve sfiduciare"
avrebbe affermato il premier. "Leggo tante ricostruzioni sul
governo. Quello che devo dire, lo dirò domani alle 15 in direzione.
In streaming, a viso aperto" ha scritto invece Renzi su twitter
Alfano: "Governo Renzi? Rifletteremo, nulla
di scontato" - "Se il 'se' eventualmente sarà tolto nelle
prossime ore rifletteremo. Noi non diamo nulla per scontato" ha
affermato il vicepremier Angelino Alfano a proposito di un eventuale
esecutivo guidato da Matteo Renzi.
Napolitano: "Parola spetta al Pd" -
Sul Governo, e soprattutto su chi dovrà guidarlo, ''la parola è al
Pd''. L'efficace sintesi di quanto sta accadendo nella maggioranza
viene da Giorgio Napolitano che in meno di 24 ore ha consultato sia
Renzi che Letta. Il Quirinale guarda alla stabilità del Paese e,
avendo ricevuto assicurazioni dal segretario del Pd che non si andrà
- almeno per ora - a elezioni anticipate assiste da spettatore alle
dinamiche in area Dem in attesa della segreteria di giovedì prossimo
e delle scelte del premier Enrico Letta che sta provando a
rilanciare il patto di Governo.
In tanti non vogliono andare al voto nel 2014
- Scelta Civica, con il capogruppo alla Camera Andrea Romano, ha già
formalizzato la richiesta di passaggio del testimone Letta-Renzi. I
neo centrodestrorsi di Alfano ed ex Pdl come i centristi di Mauro e
quelli di Casini hanno sottolineato il no assoluto a elezioni nel
2014 ed espresso soddisfazione per l'anticipazione a domani del
chiarimento interno al Pd. Dove la minoranza tifa e fa pressing per
l'impegno forte di Renzi nel governo. E dove la "staffetta" divide
lo stesso entourage del Sindaco di Firenze-Segretario fra chi la
ritiene possibile immediatamente e chi invece la giudica
potenzialmente "suicida" senza il voto popolare e per questo
continua ad indicare ancora come possibilità le elezioni quest'anno,
in caso di insuccesso del rilancio di Letta. Tutti temi sul tavolo
nei giorni scorsi al Quirinale, stamani a palazzo Chigi e domani,
per la parola definitiva, a largo del Nazareno dove ha sede il Pd.
L'opposizione di Forza Italia, Brunetta:
stiamo tornando a prima Repubblica - "Stiamo tornando alla
prima Repubblica, fuori dai contenuti, fuori dai programmi, fuori
dagli interessi del Paese". Così Renato Brunetta, capogruppo di
Forza Italia alla Camera dei deputati. "Se Renzi andasse a fare il
presidente del Consiglio sarebbe il terzo presidente del Consiglio
che non è passato per un voto popolare, Monti, Letta, adesso forse
Renzi. Monti un professore, un tecnico, poi Letta, con il Pd che ha
perso o non ha vinto le elezioni e con le larghe intese, e adesso
Renzi, che ha vinto le elezioni a Firenze e dintorni. Dove andremo a
finire?" ha concluso Brunetta.
Salvini: "Non diciamo no a priori a Renzi" - "Vogliamo
chiedergli cosa vuole fare. Non diciamo no a priori". Così il
segretario della Lega Matteo Salvini, arrivando a un incontro con la
stampa estera, ha replicato a chi gli chiedeva di un eventuale
Governo Renzi. "Ma se saranno solo chiacchiere - ha aggiunto -
faremo la guerra parlamentare".
Vendola: "Se è schema Letta, no sostegno a
Renzi" - "Se lo schema resta quello del governo Letta, non
esiste alcuna possibilità per Sel di sostenere Renzi a Palazzo
Chigi". Così Nichi Vendola. "Io mi siedo a ragionare solo se si
discute di sofferenza sociale e di avanzamento nei diritti civili.
Ed è impossibile farlo insieme a Giovanardi e pezzi del
centrodestra. Il resto è fantapolitica".
12 febbraio 2014 Redazione Tiscali
Il suggerimento di Hominibus
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
il Suo 'competitor' politico,
appartenente al Suo stesso partito, Matteo Renzi,
in uno sforzo straordinario delle ancor
esili meningi, ha paragonato lo stato del Suo governo
a quello di uno smartphone che abbia
ridotto la carica, ponendo il problema
di ripristinarne la potenza o, da
preferire, cambiare la batteria.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
un avversario di tale levatura, così
diretto ed immediato nella comunicazione,
appositamente elementare per essere
facilmente compreso da tutti, non deve essere preso
sotto gamba, perché non tutti
riescono a percepire la limitatezza strutturale
della mente del giovane virgulto,
cadendo nella trappola tesa.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
la trappola, però, non è tesa
consapevolmente, è un laccio che è provocato
dall'insieme della insolita sembianza
per il ruolo ricoperto e della elementare esposizione,
facendo supporre una semplicità
estendibile ai complessi problemi politici,
una promessa non intuibile nella
ieratica figura dell'avversario.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
la promessa non è intuibile nel Suo
aspetto, anzi, fa temere una sequela di
provvedimenti 'lacrime e sangue',
facendoLa partire svantaggiato, ma solo a prima vista,
perché la Sua preparazione politica
fa sperare che possa avere facilmente
il sopravvento nel medio termine con
le scelte giuste per l'Italia.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
Lei avrà sicuramente il sopravvento
perché sarà in grado di confezionare
una linea capace di superare i limiti
di mezzo secolo di amministrazione che innanzitutto
aveva il compito di ricreare
ricchezza dopo il devastante conflitto mondiale,
mentre oggi deve saper competere sui
mercati internazionali.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
oggi non ci si può sottrarre da
questo impegno, che impone la rimozione di
protezioni doganali nel confronto
insostenibile con le economie dei Paesi emergenti nelle
produzioni a tecnologie ormai mature
e
lo sforzo per spostare gli investimenti
verso nuove frontiere con migliori
prospettive di ritorni adeguati.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
è necessario, però, che la politica
si autoimponga la dismissione di valutazioni
di economia domestica e prenda in
considerazione uno scenario, se non mondiale, almeno
europeo, e, per i problemi interni,
dia l'esempio di rivoluzione fiscale, affinché
tutti i Cittadini siano stimolati a
non adagiarsi nei loro privilegi.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
per stimolare i Cittadini a non
adagiarsi nei loro privilegi sarebbe fondamentale
promuovere l'adozione dell'unica
riforma fiscale che può realizzare in un sol colpo l'equità,
la semplicità, la trasparenza,
l'economia di servizio, eliminando le elefantiache
attuali strutture, con apparati
costosissimi, ma poco efficienti.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
Hominibus La prega di prendere in
seria considerazione la proposta dei nuovi
ordinamenti in materia di
rappresentanza politica per consentire veramente la democratica
partecipazione diretta di tutti i
Cittadini, con la urgente eliminazione dei Partiti
che costituiscono una drammatica
complicazione della politica.
Egregio Presidente del Consiglio dei
Ministri, ENRICO LETTA,
Hominibus è consapevole della
apparente complessità
degli argomenti proposti nella
sincera convinzione
della utilità di esplorare nuove
soluzioni
che rimuovano gli attuali difetti
del vivere insieme.(*)
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
(*) E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni. Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Roma 12 Febbraio 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.