La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

E' necessario ed urgente mettere a frutto l'esperienza delle Persone anziane !

Napolitano a Strasburgo: Basta austerity. La Lega lo contesta in aula

Strasburgo, 4 feb. (LaPresse) - Per uscire dalla crisi, "una politica di austerità a ogni costo non regge più". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo lungo interventi al Parlamento di Strasburgo. "Anche se - ha aggiunto - era servita per il riequilibrio dei conti pubblici e non si poteva sfuggire a una disciplina di bilancio rimasta carente dopo l'introduzione della moneta unica". I tempi, però, sono cambiati e per Napolitano si tratta di fare un passo in più: è essenziale, ha precisato, "rompere il circolo vizioso" tra le "politiche restrittive nell'ambito della finanza pubblica" e "l'arretramento delle economie europee" e rilanciare la crescita e l'occupazione.
 
 
 
LA CONTESTAZIONE DELLA LEGA. Mentre il capo dello Stato parlava al parlamento europeo dai banchi dei deputati si sono alzati alcuni esponenti della Lega, tra cui Mario Borghezio. Prima urla e fischi contro il Capo dello Stato e poi alcuni cartelli e magliette con le scritte 'No euro'. Una contestazione durata appena qualche minuto, al termine della quale Napolitano ha ripreso il suo intervento.
 
"ELEZIONI EUROPEE SONO MOMENTO VERITA'". Il momento attuale, ha quindi proseguito il presidente della Repubblica riferendosi alle prossime elezioni europee, è quello "della verità da affrontare fino in fondo e con tutte le sue implicazioni per verificare le basi dell'Unione". Basi, che Napolitando paragona a "fondamenta talmente profonde" che è "impossibile" pensare di tornare indietro, anche se "mai come oggi è stata messa in questione la prosecuzione del cammino intrapreso in Europa".
04 febbraio 2014
L'opinione di Homnibus
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
ieri, sul palcoscenico europeo, vi sono stati due interventi di rilievo, entrambi
espressione del grave disagio che si sta vivendo in Italia, paese emergente nel gruppo dei
 "PIGS" della CEE, nel tentativo di ottenere consensi per rimanere o per uscire
da una associazione economicamente e culturalmente disomogenea.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
entrambi  gli interventi, purtroppo, denunciano l'arretratezza della nostra cara
e bella Italia, sia dal punto di vista politico che produttivo, essendo il primo la manifestazione
del disagio di un Capo di Stato, da sessanta anni protagonista della Politica
sociale, il secondo il viziato e beneficiato da un mercato domestico.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
Lei, quindi, è l'autore della vibrata difesa della spesa a debito, insistendo sulla
autorizzazione a spostare in avanti il pareggio di bilancio, anzi a forzare il limite del 3 x cento
di sforamento, mentre la Lega chiede, addirittura, di uscire dall'area dell'Euro,
perché è convinta della convenienza a tornare alla cara e vecchia lira!
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
questo è il risultato emblematico della maturazione dell'apparato politico, che
ritiene ancora possibile aumentare la spesa, magari incrementando il numero dei corazzieri di
servizio al Quirinale, mentre sarebbe urgente, con il plauso della Comunità,
impegnarsi nel riequilibrio della imposizione fiscale tra i ceti sociali.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
Lei, in questo modo, aiuterebbe anche i coprotagonisti della sceneggiata nella
arena europea, perché spiegherebbe ai trogloditi del tondino che è possibile ridurre, fino ad
azzerare in pochi anni l'assurdo cuneo fiscale, insieme al pittoresco valore
aggiunto, invertendo il fenomeno della delocalizzazione delle imprese.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
dunque, sembra chiara la colpa della amministrazione politica, che ha usato
il rubinetto di spesa per inventare, prima in lire, poi in euro, entrambi a debito, redditi che non
corrispondevano a creazione di vera ricchezza in beni e servizi utili, e che ora
deve assoggettarsi alle regole ineludibili del confronto internazionale.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
Hominibus La prega di fare quanto è nelle Sue possibilità per frenare l'irruenza
belluina di chi è stato finora aiutato a crescere con la protezione doganale, informandolo che
non sono più possibili, nè consigliabili, artifici e circoscrizioni inconciliabili con
la progressiva ed inarrestabile integrazione delle economie mondiali.
 
Egregio Presidente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
Hominibus La implora di usare la Sua innegabile rispettabilità
anche a livello internazionale per aiutare i Paesi 'avanzati'
affinché si decidano ad abbandonare i criteri finora
 adottati nella amministrazione pubblica, per
aderire alle oneste e chiare regole di..
STATO = CONDOMINIO
con l'adozione dell'asse giroscopico
MERCATO - FISCO
 
Perché, ...
 

"Non si può risolvere un problema con

 

lo stesso modo di pensare

 

che lo ha creato !"

 

(Einstein)

 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni.  Nell'anno?)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
Roma 5 Febbraio 2014
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.