La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

C'è ancora un Signore che ci tiene a ribadire di non essere un Tecnico, ma un Politico!

Letta: il 2014 sarà l'anno delle riforme e di un fisco diverso, più amico

Risorse da spending e rimpatrio dei capitali all'estero per ridurre le tasse sul lavoro. Il premier Letta conferma l'impegno di ridurre il cuneo fiscale. Nella conferenza di fine anno, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, durante la quale fa il bilancio di otto mesi di governo, spiega: «Capisco l'impazienza di molte parti sociali, ma io avevo detto a novembre, quando é nata l'idea del fondo come meccanismo di automatismo per finalizzare alla riduzione delle tasse sul lavoro i proventi della spending review e del rietro dei capitali dall'estero. Confermo l'impegno, questi interventi porteranno risorse che serviranno a ridurre le tasse sul lavoro: il costo del peso fiscale sul lavoratore e il costo del peso fiscale su chi da e genera lavoro».

Sulla crescita: da qui alle Europee i San Tommasi si ricrederanno 
I conti pubblici sono messi a rischio dalla bassa crescita? Il presidente del Consiglio si dice ottimista. Ci sarà un «gioco di squadra» tra le forze politiche che sostengono l'Esecutivo. «Da qui alle Europee si vedranno i primi dati che renderanno possibile ai tanti San Tommasi del nostro paese che la prospettiva é quella giusta».

Il dividendo della stabilità vale 5 miliardi di euro.

L'opinione di Hominibus
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
Lei continua ad insistere sul ruolo fondamentale del potere politico nella direzione
economica del Paese, al punto di irritarsi al solo pensiero di apparire un Tecnico nella scelta
delle misure da prendere per superare la grave crisi economica ed istituzionale che
si sta vivendo particolarmente in Italia, alla fine di un ventennio nefasto.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
certamente l'ingiuria di 'tecnico' può offendere, ma solo nel caso in cui si persegue
uno scopo malefico, altrimenti è la etichetta di un comportamento conseguente al rispetto di
condizioni che impongono delle scelte preconfigurate ed escludono l'analisi critica
delle cause all'origine della deriva, per evitarne il ripetersi nel futuro.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
quindi, secondo Hominibus, Lei è un tecnico perché è obbligato ad operare scelte
di pronto intervento. ma dal punto di vista politico non dimostra di avere una visione tale da
far ben sperare in una soluzione permanente per eliminare le crisi cicliche, che solo
il Tecnico può dare, perché usa la conoscenza e non vende futuro.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
per esempio, se dovesse governare un Tecnico, che già oggi sarebbe auspicabile
per evitare di ripetere gli errori del passato, addebitabili a guide prevalentemente politiche,
Egli non direbbe che bisogna ridurre le tasse sul lavoro, ma 'CASSARE' qualsiasi
onere fiscale nelle fasi di impianto e lavorazione della produzione.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
solo un politico riesce a sostenere il vantaggio di anticipare consistenti imposte
prima di realizzare un prodotto o servizio, e così anche i suoi ricchi compensi, di cui ama
approvvigionarsi subito, remunerano le sue promesse verso gli elettori di futuri
risultati, appioppando impegni immediati contro improbabili ritorni.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
Hominibus consiglia, allora, di qualificarsi come Tecnico, a cui si chiede prima
il conseguimento di un risultato e, solo dopo, si esegue l'operazione di pagamento, che mai
può essere anticipato e spesso solo a completamento di un periodo di 'test' o
's.b.f.', garantendo maggiormente il beneficiario della attività svolta.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
dunque, se Lei riuscisse ad entrare nei panni di un Tecnico, capirebbe che la
prima cosa da fare è quella di riscrivere tutte le norme fiscali, rispettando il rigoroso criterio
di attendere la formazione della ricchezza prima di esercitarne l'imposizione,
 al valore di mercato, per ripartire tutte le spese comuni indivisibili.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
quindi, solo i beni di qualsiasi natura, che abbiano, però, un valore di mercato,
possono essere assoggettati ad imposta, e sotto questo profilo sono incoerenti le imposte
sugli investimenti per la produzione, sui trasferimenti di beni, sul lavoro, sui
materiali di consumo o sulla ricchezza finanziaria, risorsa sociale.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
Hominibus Le consiglia, non da politico, ma da Tecnico, di indicare, come
obiettivo di medio termine, la rivoluzione del sistema fiscale, prendendo come riferimento
la semplice amministrazione condominiale, a cui bisogna solo aggiungere
lo sforzo per aiutare i più deboli, non la insita difesa del territorio.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
quindi, difendere il proprio Condomìnio dalle invasioni barbariche ed aiutare
gli altri Condomìni a progredire nel riconoscimento di pari diritti e nel dovere d'impegnarsi
affinché siano eliminati poteri che impediscono il riconoscimento dei territori
come beni da impiegare al meglio nel rispetto dell'interesse comune.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
da questa visione ne consegue la possibilità di semplificare i regolamenti del
vivere insieme, eliminando parecchi fronzoli che servono solo a rendere più difficile questa
corrispondenza Stato-Condominìo che comporta la riclassifica del ruolo, se
non la eliminazione, della classe politica e dei partiti tradizionali.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
rimarrebbero, quindi, i Tecnici, con una importante funzione iniziale in cui si
stenderebbero regolamenti sulla falsa riga di quelli condominiali, si ridurrebbero gli accenti
statuali, le figure e gli apparati di rappresentanza, si semplificherebbero gli
Istituti ministeriali, perché tutto sarebbe rapportato al Condòmino.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
così, come non ci sono guerre tra condomìni, non vi saranno guerre tra Stati,
il Presidente del Condomìnio Italia dovrà rinunciare all'apparato principesco, i Parlamenti
nazionali e locali saranno i luoghi dove si riuniranno i rappresentanti nominati
 direttamente dai Cittadini-Condòmini con deleghe a rinnovo annuale.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
riepilogando, gli Stati e gli Enti locali Condominiali eserciterebbero l'imposizione
fiscale solo sulla ricchezza territoriale di competenza, partecipando alle spese comuni in
base ai beni civili, commerciali, industriali, religiosi non adibiti al culto, al valore di
 mercato, realizzando semplicità e correttezza con grande risparmio.
 
Egregio Presidente del Consiglio di un Governo di intese residuali,
dunque, cancelli dal Suo curriculum i molti anni di carriera
politica, benché ancora rientri tra i quarantenni
d'assalto, e si qualifichi come Tecnico di
Governo, brandendo lo strumento
più sicuro ed efficiente:
l'asse giroscopico:
 
MERCATO - FISCO
 
con la Borsa dei Cespiti Fiscali (B.C.F.)
e l'autorizzazione di Offerta Pubblica di Acquisto
contro i beni dichiarati con valori commerciali incongrui,
rottamando l'imposizione su capitali, redditi e rendite varie!
 
Insomma, ...
 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione. Rimandata apertura in vista delle prossime elezioni)
 
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
 
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
Intanto, confidando in una seria riflessione, a Tutti, Politici e Tecnici compresi ...
... affinché dalla loro simbiosi si educhi il vero Amministratore Pubblico ...
Buon Anno 2014 !

 

 
Roma 26 Dicembre 2013
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.