"Cancelleremo
l'Imu sulla prima casa." Con questo slogan Berlusconi per un soffio non ha
vinto le elezioni. In un Paese tartassato dalla imposte non è difficile
capire perché questa promessa suoni come musica alle orecchie di molti
elettori. Il programma del Pdl, però, non colpiva tutte le imposte alla
stessa stregua. Per l'Irap era prevista solo una riduzione nel giro di
cinque anni, per l'Iva si escludeva solo un aumento, mentre per l'Irpef le
proposte erano ancora più vaghe, forse per far dimenticare le promesse non
mantenute. Non si trattava neppure di una riduzione del carico fiscale
complessivo: per il Pdl l'Imu doveva essere sostituita da imposte sui giochi
ed i tabacchi. Perché allora tanta enfasi sull'eliminazione dell'Imu? Perché
Berlusconi aveva capito che l'Imu è oggi l'imposta più odiata dagli
italiani. Ma perché è così odiata?
Da un punto di vista economico, un'imposta sulla proprietà della casa ha
molte ragioni d'essere. Innanzitutto, è un modo per diversificare il peso
fiscale. Ogni imposta ha un effetto distorsivo tanto maggiore quanto più è
elevata. Per questo è meglio diversificare il prelievo attraverso tipi di
imposte diverse. In secondo luogo, perché la distorsione provocata da
un'imposta è tanto peggiore quanto più è mobile il soggetto tassato. Se si
tassano le imprese, queste possono spostarsi all'estero, se si tassano le
persone, queste possono emigrare, ma se si tassano le case, queste non
possono sfuggire. Al peggio verranno ridotti gli investimenti in nuove
abitazioni, un problema relativamente limitato in un Paese in cui l'82 per
cento delle famiglie possiede una casa. Per finire, un'imposta locale sulla
casa facilita il collegamento tra imposizione e servizi resi. Negli Stati
Uniti il modulo per il pagamento dell'imposta annuale sulla casa contiene
una dettagliata descrizione dell'uso che il comune fa dei proventi. Questo
responsabilizza le amministrazioni locali di fronte ai propri elettori.
Se un'imposizione sulla casa ha tutti questi benefici, perché è così odiata?
In parte è la modalità del prelievo. Per la maggior parte delle persone, il
prelievo dell'Irpef avviene alla fonte e l'Iva viene incorporata nel prezzo
di acquisto. Il peso di queste imposte, quindi, è meno visibile di quello
dell'Imu. La diffusione della proprietà della casa, contribuisce
all'impopolarità dell'Imu.
Ma quello che la rende così impopolare è la difficoltà che i cittadini
incontrano quando aumentano le tasse sulla casa. Di fronte ad una nuova
imposta sui tabacchi, un cittadino può limitare il proprio carico fiscale
riducendo il numero di sigarette fumate. Di fronte a un aumento dell'imposta
della benzina, può fare altrettanto acquistando una macchina con un consumo
più contenuto. Per la casa, però, questo aggiustamento parziale è molto più
complicato. Non è facile ridurre di una stanza la propria abitazione ed è
estremamente costoso vendere la propria casa per traslocare in una più
piccola. Nel lungo periodo, la gente si abitua comprando meno case o case
più piccole, ma nel breve periodo questo aggiustamento è costosissimo. Le
persone anziane, per esempio, che vivono in case acquistate decenni orsono
si trovano spesso a possedere una casa di un valore spropositato rispetto al
proprio reddito e non possono facilmente vendere un pezzo di casa per pagare
l'imposta. Se non è giusto accollare sui giovani lavoratori il peso fiscale
dei servizi per le ricche magioni dei pensionati, è ancora più crudele
costringere dei vecchietti alla scelta tra vendere casa e non mangiare.
Per rendere l'Imu meno impopolare si sarebbe dovuto offrire ai proprietari a
basso reddito l'opzione di posticipare il pagamento dell'imposta al momento
della vendita o del passaggio di eredità dell'immobile. In altri termini,
trasformare per loro l'imposta in un mutuo nei confronti dello Stato, un
mutuo i cui gli interessi vengono pagati tutti alla vendita. In questo modo
si sarebbero aiutati gli anziani, senza sovraccaricare i giovani lavoratori.
Per assicurare il gettito immediato allo Stato, la Cassa Depositi e Prestiti
avrebbe potuto scontare questi mutui a tassi agevolati. Se Monti avesse
disegnata l'Imu in questo modo, forse oggi non avremmo il Pdl al governo ed
avremmo più spazio per ridurre altre imposte.
Egregio laureato in economia 'summa cum laude' alla Bocconi,
prof. Luigi Zingales,
se, poi, si intenerisce al punto di volere salvare tutti,
giovani e vecchi, ricorrendo al grande Padre
Stato per consentire agli uni di non dovere pagare per la quieta
vecchiaia dei genitori che si ostinano
a trincerarsi in case ormai divenute troppo grandi per le loro
necessità, allora non è possibile che
si possa continuare ad apprezzare tanto tempo dedicato allo
studio dell'economia.
Egregio laureato in economia 'summa cum laude' alla Bocconi,
prof. Luigi Zingales,
quei genitori che amano le stanze vuote, con le finestre chiuse,
per evitare polvere, spesso hanno
dei figli, molto operosi, magari con contratti di lavoro a tempo
indeterminato, presso accoglienti uffici,
che possono permettersi residenze separate e, nella prospettiva
di poter entrare nel possesso ed
uso, in tempi non troppo lunghi, degli immobili aviti, da
cui pretendere il soccorso.
Egregio laureato in economia 'summa cum laude' alla Bocconi,
prof. Luigi Zingales,
allora c'è da rallegrarsi che non siete riusciti a fermare
il declino, altrimenti avreste potuto dare la
spinta per la catastrofe finale, caricando sulle
finanze pubbliche altri oneri giustificabili con leggerezza
solita, suggerita dalla posizione sociale occupata e dalla
distanza da mantenere, che si respira o
si impara nello studio dei sistemi fiscali, confezionati
ed imposti dai ceti benestanti.
Egregio laureato in economia 'summa cum laude' alla Bocconi,
prof. Luigi Zingales,
Hominibus desidera pregarLa di volere prendere in esame il
progetto di
riforma politica, economica e sociale che non è nato in
prestigiosi
atenei, ma nella vita comune, di tutti i giorni, e pretende di
poter sostenere l'equazione: Stato = Condominio.
La spinta è data dalla considerazione che ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione. Prevista apertura al pubblico in data 1/Ott/2013)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Roma 13 Settembre 2013
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.
Nel 2012 è stato inserito nella lista redatta
dalla rivista Foreign Policy dei 100 pensatori più influenti al mondo, unico
italiano presente oltre al Presidente della BCE Mario Draghi