(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
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Continua la lotta contro l'evasione fiscale
La Commissione europea persevera nella lotta all'evasione fiscale: questa settimana ha infatti inaugurato una nuova Piattaforma per la Buona Governance in materia fiscale negli Stati membri, come parte integrante del piano d'azione contro la frode e l'evasione fiscale approvato dalla Commissione stessa il dicembre scorso.
La piattaforma sarà composta da un'ampia rappresentanza di soggetti interessati -come le autorità tributarie nazionali, il Parlamento europeo, le imprese e altri portatori di interesse - e monitorerà i progressi degli Stati nell'applicazione delle due raccomandazioni chiave del piano.
La prima raccomandazione invita gli Stati a contrastare lo sviluppo dei cosiddetti "paradisi fiscali", grave minaccia per la concorrenza leale tra le imprese europee e per il corretto funzionamento del mercato interno. Gli Stati sono dunque invitati ad individuare i paesi terzi che non rispettano le norme minime di buona governance in materia fiscale e ad inserirli in una "lista nera", limitando quindi gli scambi commerciali con questi ultimi.
La seconda raccomandazione riguarda invece la pianificazione fiscale aggressiva, contraria ai principi della responsabilità sociale d'impresa. Attualmente infatti alcune imprese riescono ad eludere la tassazione grazie a modalità complesse, talvolta artificiose, che risultano in un trasferimento della loro base imponibile verso altre giurisdizioni all'interno o al di fuori dell'Unione. La raccomandazione suggerisce quindi le azioni da intraprendere per contrastare la diffusione di questa pratica.
Il piano d'azione e la nuova piattaforma contengono esortazioni che possono dare risultati concreti a tutti gli Stati membri nella lotta contro la frode e l'evasione fiscale, grazie anche ad un approccio più coordinato a livello europeo.
Come sottolinea Algirdas Šemeta, Commissario europeo per la fiscalità e l’unione doganale, le statistiche, l’audit interno e la lotta antifrode,
“Battersi contro l’evasione fiscale significa battersi per proteggere l’equità del nostro sistema fiscale,
la competitività della nostra economia e la solidarietà tra gli Stati membri. Non possiamo permetterci
di perderla questa battaglia, la posta in gioco è troppo preziosa! La piattaforma che nasce oggi permetterà
agli Stati membri di restare all’erta e di raggiungere risultati all’altezza delle aspettative nella lotta all’evasione.”
Fabrizio Spada e Camilla
Puglisi
Rappresentanza a
Milano
Ma perché anche in Europa si insiste nelle solite strategie fasulle,
che servono solo a duplicare all'infinito le strutture che evitano sistematicamente
di fare quello che è più semplice da fare, che, addirittura, potrebbe essere fatto direttamente
dalla stessa Comunità di Cittadini, a costo zero, perché avverrebbe sulla semplice
spinta dell'interesse privato, azzerando evasione ed elusione fiscale?
Perché non si passa al fisco patrimoniale, evitando la presa in giro
perseguita con il riferimento evanescente del reddito, che permette il raggiro delle
domiciliazioni dove più conviene, ed effettuare l'imposizione per il valore corrente di mercato
delle strutture produttive realizzate sul territorio, facendole partecipare in quota alla
ripartizione delle spese comuni indivisibili, come sui beni nazionali?
Adottando i criteri della fiscalità patrimoniale, che è più facile capire
e condividere se si usa il parallelo con il Condomìnio, in cui non interessa il reddito
del Condòmino, ma i millesimi della sua abitazione, permette di adottare l'equazione di Stato
condominiale e, di conseguenza, il riconoscimento degli oneri di partecipazione, in
tale configurazione, di tutti i beni, a prescindere dai legittimi Titolari.
Hominibus propone un sistema fiscale che prescinda da qualsiasi
forma di ricchezza finanziaria, come capitali, depositi, azioni, partecipazioni, titoli,
stipendi, pensioni, rendite di varia origine, ritenendola risorsa sociale, da esonerare da ogni
onere fiscale per alleggerire il costo della vita principalmente per i ceti più deboli,
che rappresentano i Cittadini che sopportano il totale del conto finale.
Il primo vantaggio di questa proposta di fisco solo patrimoniale, con
esclusione della ricchezza finanziaria, è costituito dall'annullamento del fascino
dei paradisi fiscali, perché i capitali potrebbero migrare liberamente, seguendo il richiamo
delle aree che offrono le migliori occasioni di impiego, e gli Stati si limiterebbero ad
amministrare solo i beni censiti nei propri territori per i servizi offerti.
Il secondo vantaggio di questa proposta di fisco solo patrimoniale, con
esclusione della ricchezza finanziaria, è costituito dal mutamento della destinazione
della imposizione che, essendo diretta principalmente sui beni censiti come cespiti fiscali,
diventa semplice, sicura nell'accertamento e riscossione, eliminando i fenomeni della
evasione, elusione, oltre ad offrire una migliore efficienza amministrativa.
Il terzo vantaggio di questa proposta di fisco, che sarebbe meglio definire,
tout court, condominiale, è dato dal collegamento con il mercato, inteso come forza
spontanea per l'aggiornamento del valore corrente dei beni imponibili, che potrebbe offrire
l'occasione straordinaria di realizzare l'utopia della 'automazione' dell'azione fiscale,
resa possibile, infine, con la istituzione della Borsa dei Cespiti fiscali (B.C.F.).
Il quarto vantaggio di questa proposta di fisco condominiale, collegato con
il mercato, consiste nella obbligatorietà della registrazione e pubblicazione di tutti i
cespiti fiscali, con rischio di sanzioni o sequestro per i beni non denunciati, autorizzando
l'esercizio della O.P.A. (Offerta pubblica di acquisto) per i cespiti dichiarati per valori
non corrispondenti a quelli di mercato, essenziale strumento d'adeguamento.
Il quinto, ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,
collegato con il mercato, si rileva anche nella pratica della cosiddetta triangolazione,
che consiste nel comprare all'estero tramite un proprio avamposto o, anche, un operatore
amico di quel Paese, beni da importare a prezzi gonfiati, al fine di esportare capitali,
perché in Patria subirebbero un'imposta proporzionale al valore d'importazione.
Il sesto, ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,
collegato con il mercato, è realizzato nel costringere ad assoggettarsi ad una regola
che vale per tutti i Cittadini, qualunque sia il loro censo e l'entità del patrimonio posseduto,
con una aliquota non definita dall'arbitrio del Potere politico, ma dal semplice rapporto
tra spesa pubblica decisa / ricchezza reale censita nel territorio di riferimento.
.....
L'ennesimo , ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,
collegato con il mercato, consiste nella certezza dei termini nella definizione dell'onere
corrispondente per ogni Contribuente, con la conseguente modifica dell'atteggiamento nei
confronti della spesa pubblica, essendo più stringente la percezione della sua incidenza
nell'economia di tutti e l'obbligo di partecipare alla costruzione del bene comune!
Hominibus, insomma, chiede a tutti gli Allevatori mondiali di Polli di capire che
sia ormai urgente dare, veramente, attuazione ai principi di democrazia, sbandierati
finora a sproposito da tutti, di destra, di centro, di sinistra, e perfino dai religiosi, nel prestare
sostegno ad iniziative macchiate da reticenze ormai imperdonabili, continuando ad
ignorare l'importanza della fondamentale correttezza dell'imposizione fiscale.
E così, anche il Sig. Algirdas Šemeta, Commissario europeo, che invita a battersi
per proteggere l’equità del nostro sistema fiscale(!), con misure di contrasto, chiedendo di
stare all'erta alle autorità tributarie nazionali, malgrado esse abbiano dato prova del contrario,
confermando la percezione della incapacità, purtroppo, anche ai livelli più alti, di capire,
sperando che non si tratti di ordini di facciata, affinché tutto continui come prima!
"Non si può risolvere un problema con