La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

Che male fanno gli Italiani con l'offshore?

 
L'opinione di Hominibus
Che male fanno gli Italiani che domiciliano le società nei paradisi fiscali?
Certamente non fanno male a se stessi, e non farebbero male a nessuno solo se la Politica
si decidesse a correre ai ripari, apportando una sola modifica, fondamentale, ai sistemi fiscali in uso,
che consiste, incredibilmente, nel distogliere l'attenzione impositiva dai capitali impegnati
 nell'avviamento e nell'esercizio delle attività, fino ai risultati di fine periodo!
 
Questa morbosa ed inutile attenzione, che nasconde l'accordo delittuoso
tra politica di basso profilo e imprenditoria che regge il moccolo, concede la opportunità
a chi non soffre di vertigini nel cogliere i vantaggi della extra-territorialità per la residenza societaria,
che offre la possibilità di scegliere nel fornitissimo ventaglio dei cosiddetti paradisi fiscali,
lasciando di stucco, non tanto i governi, ma i Paesi defraudati dai Politici.
 
Perché non si riesce a capire che non sono importanti le entità finanziarie
nelle intraprese, di cui non si vuole minimizzare il peso, ma le percezioni omnicomprensive
delle attività che si svolgono nei territori, partendo da impianti, attrezzature, infrastrutture, know-how,
indotto, marketing, aspettative, indirizzi, piani di sviluppo, dati di bilancio, anche se spesso
 di difficile lettura, ma che sono ben riepilogate nelle quotazioni di mercato?
 
E che fa l'Europa per combattere l'evasione fiscale?
(dalla Rappresentanza in Italia di MIlano - newsletter n. 275 del 24 aprile 2013)
 

Continua la lotta contro l'evasione fiscale

La Commissione europea persevera nella lotta all'evasione fiscale: questa settimana ha infatti inaugurato una nuova Piattaforma per la Buona Governance in materia fiscale negli Stati membri, come parte integrante del piano d'azione contro la frode e l'evasione fiscale approvato dalla Commissione stessa il dicembre scorso.

La piattaforma sarà composta da un'ampia rappresentanza di soggetti interessati -come le autorità tributarie nazionali, il Parlamento europeo, le imprese e altri portatori di interesse - e monitorerà i progressi degli Stati nell'applicazione delle due raccomandazioni chiave del piano.

La prima raccomandazione invita gli Stati a contrastare lo sviluppo dei cosiddetti "paradisi fiscali", grave minaccia per la concorrenza leale tra le imprese europee e per il corretto funzionamento del mercato interno. Gli Stati sono dunque invitati ad individuare i paesi terzi che non rispettano le norme minime di buona governance in materia fiscale e ad inserirli in una "lista nera", limitando quindi gli scambi commerciali con questi ultimi.

La seconda raccomandazione riguarda invece la pianificazione fiscale aggressiva, contraria ai principi della responsabilità sociale d'impresa. Attualmente infatti alcune imprese riescono ad eludere la tassazione grazie a modalità complesse, talvolta artificiose, che risultano in un trasferimento della loro base imponibile verso altre giurisdizioni all'interno o al di fuori dell'Unione. La raccomandazione suggerisce quindi le azioni da intraprendere per contrastare la diffusione di questa pratica.

Il piano d'azione e la nuova piattaforma contengono esortazioni che possono dare risultati concreti a tutti gli Stati membri nella lotta contro la frode e l'evasione fiscale, grazie anche ad un approccio più coordinato a livello europeo.

 

Come sottolinea Algirdas Šemeta, Commissario europeo per la fiscalità e l’unione doganale, le statistiche, l’audit interno e la lotta antifrode, 

 

“Battersi contro l’evasione fiscale significa battersi per proteggere l’equità del nostro sistema fiscale,

la competitività della nostra economia e la solidarietà tra gli Stati membri. Non possiamo permetterci

di perderla questa battaglia, la posta in gioco è troppo preziosa! La piattaforma che nasce oggi permetterà

 agli Stati membri di restare all’erta e di raggiungere risultati all’altezza delle aspettative nella lotta all’evasione.”

 

Fabrizio Spada e Camilla Puglisi 
Rappresentanza a Milano

 Ma perché anche in Europa si insiste nelle solite strategie fasulle,

che servono solo a duplicare all'infinito le strutture che evitano sistematicamente

di fare quello che è più semplice da fare, che, addirittura, potrebbe essere fatto direttamente

dalla stessa Comunità di Cittadini, a costo zero, perché avverrebbe sulla semplice

spinta dell'interesse privato, azzerando evasione ed elusione fiscale?

 

Perché non si passa al fisco patrimoniale, evitando la presa in giro

perseguita con il riferimento evanescente del reddito, che permette il raggiro delle

domiciliazioni dove più conviene, ed effettuare l'imposizione per il valore corrente di mercato

delle strutture produttive realizzate sul territorio, facendole partecipare in quota alla

ripartizione delle spese comuni indivisibili, come sui beni nazionali?

 

Adottando i criteri della fiscalità patrimoniale, che è più facile capire

e condividere se si usa il parallelo con il Condomìnio, in cui non interessa il reddito

del Condòmino, ma i millesimi della sua abitazione, permette di adottare l'equazione di Stato

condominiale e, di conseguenza, il riconoscimento degli oneri di partecipazione, in

tale configurazione, di tutti i beni, a prescindere dai legittimi Titolari.

 

Hominibus propone un sistema fiscale che prescinda da qualsiasi

forma di ricchezza finanziaria, come capitali, depositi, azioni, partecipazioni, titoli,

 stipendi, pensioni, rendite di varia origine, ritenendola risorsa sociale, da esonerare da ogni

onere fiscale per alleggerire il costo della vita principalmente per i ceti più deboli,

che rappresentano i Cittadini che sopportano il totale del conto finale.

 

Il primo vantaggio di questa proposta di fisco solo patrimoniale, con

esclusione della ricchezza finanziaria, è costituito dall'annullamento del fascino

dei paradisi fiscali, perché i capitali potrebbero migrare liberamente, seguendo il richiamo

delle aree che offrono le migliori occasioni di impiego, e gli Stati si limiterebbero ad

amministrare solo i beni censiti nei propri territori per i servizi offerti.

 

Il secondo vantaggio di questa proposta di fisco solo patrimoniale, con

esclusione della ricchezza finanziaria, è costituito dal mutamento della destinazione

della imposizione che, essendo diretta principalmente sui beni censiti come cespiti fiscali,

diventa semplice, sicura nell'accertamento e riscossione, eliminando i fenomeni della

evasione, elusione, oltre ad offrire una migliore efficienza amministrativa.

 

Il terzo vantaggio di questa proposta di fisco, che sarebbe meglio definire,

tout court, condominiale, è dato dal collegamento con il mercato, inteso come forza

spontanea per l'aggiornamento del valore corrente dei beni imponibili, che potrebbe offrire

l'occasione straordinaria di realizzare l'utopia della 'automazione' dell'azione fiscale,

resa possibile, infine, con la istituzione della Borsa dei Cespiti fiscali (B.C.F.).

 

Il quarto vantaggio di questa proposta di fisco condominiale, collegato con

il mercato, consiste nella obbligatorietà della registrazione e pubblicazione di tutti i

cespiti fiscali, con rischio di sanzioni o sequestro per i beni non denunciati, autorizzando

l'esercizio della O.P.A. (Offerta pubblica di acquisto) per i cespiti dichiarati per valori

non corrispondenti a quelli di mercato, essenziale strumento d'adeguamento.

 

Il quinto, ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,

collegato con il mercato, si rileva anche nella pratica della cosiddetta triangolazione,

che consiste nel comprare all'estero tramite un proprio avamposto o, anche, un operatore

amico di quel Paese, beni da importare a prezzi gonfiati, al fine di esportare capitali,

 perché in Patria subirebbero un'imposta proporzionale al valore d'importazione.

 

Il sesto, ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,

collegato con il mercato, è realizzato nel costringere ad assoggettarsi ad una regola

che vale per tutti i Cittadini, qualunque sia il loro censo e l'entità del patrimonio posseduto,

con una aliquota non definita dall'arbitrio del Potere politico, ma dal semplice rapporto

tra spesa pubblica decisa / ricchezza reale censita nel territorio di riferimento.

.....

L'ennesimo , ma non ultimo, vantaggio di questa proposta di fisco condominiale,

collegato con il mercato, consiste nella certezza dei termini nella definizione dell'onere

corrispondente per ogni Contribuente, con la conseguente modifica dell'atteggiamento nei

confronti della spesa pubblica, essendo più stringente la percezione della sua incidenza

 nell'economia di tutti e l'obbligo di partecipare alla costruzione del bene comune!

 

Hominibus, insomma, chiede a tutti gli Allevatori mondiali di Polli di capire che

sia ormai urgente dare, veramente, attuazione ai principi di democrazia, sbandierati

finora a sproposito da tutti, di destra, di centro, di sinistra, e perfino dai religiosi, nel prestare

 sostegno ad iniziative macchiate da reticenze ormai imperdonabili, continuando ad

ignorare l'importanza della fondamentale correttezza dell'imposizione fiscale.

 

E così, anche il Sig. Algirdas Šemeta, Commissario europeo, che invita a battersi

 per proteggere l’equità del nostro sistema fiscale(!), con misure di contrasto, chiedendo di

stare all'erta alle autorità tributarie nazionali, malgrado esse abbiano dato prova del contrario,

confermando la percezione della incapacità, purtroppo, anche ai livelli più alti, di capire,

sperando che non si tratti di ordini di facciata, affinché tutto continui come prima!

 

Insomma, ...
 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
 
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle elezioni di ottobre)
 
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
 
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...
 
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.