Caro
Presidente uscente della Repubblica
Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
questo fisco patrimoniale, che
esclude l'imposizione su tutte le
espressioni della
ricchezza finanziaria, come
capitali, depositi, azioni,
obbligazioni, partecipazioni, titoli
di debito pubblico, salari,
stipendi, pensioni, affitti, noli, ecc.,
considerata risorsa
sociale, è facile da attuare e
agisce sui beni, azzerando evasione
ed elusione.
Caro Presidente uscente della
Repubblica Italiana, GIORGIO
NAPOLITANO,
pertanto, non solo elimina
la precarietà e la complicazione
della imposizione sul
reddito, ma è la perfetta
realizzazione dell'art.53 della
Costituzione e, se non bastasse,
consente un vero miracolo di
democrazia perchè i valori
imponibili sono definiti
dai Cittadini in un'istituenda
Borsa dei Cespiti fiscali, con
possibilità di O.P.A.
Caro Presidente uscente della
Repubblica Italiana, GIORGIO
NAPOLITANO,
la preghiera di Hominibus è,
quindi, quella di sottoporre
all'attenzione del gruppo
di Esperti che sarà a Sua
disposizione, la inderogabilità
dell'adozione della proposta di
imposizione esclusivamente
patrimoniale, che significa il
rispetto reciproco tra
Cittadini, ma anche la
cessazione dell'arroganza della
classe benestante.
Caro
Presidente uscente della
Repubblica Italiana, GIORGIO
NAPOLITANO,
il sistema fiscale
basato sul reddito deve essere
dismesso al più presto, essendo
una indebita difesa
della ricchezza comunque
acquisita, non pretendendo che
possa
essere fatto subito, ma
è meglio che i Governanti
comincino ad metterlo nella loro
agenda per
ridimensionare le istituzioni
finanziarie e porre fine alla
tale farsa.
Caro Presidente uscente
della Repubblica Italiana,
GIORGIO NAPOLITANO,
insomma, è tempo di
realizzare lo Stato
Condominiale, dove i
Cittadini siano messi
in condizione di
concentrarsi sulle attività
da svolgere, finalmente
liberati dagli obblighi
dettati dai Poteri
forti che sono sempre in
condizione di trasferire i
loro oneri fiscali
verso i ceti più
deboli, i veri percossi
finali dal nefando sistema
sul reddito.