La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

 

L'ultima occasione per chiudere una lunga carriera 'double face' , con una proposta shock!

Napolitano non si dimette: "Aspetto consigli da due gruppi ristretti di personalità"

 
Il presidente della Repubblica, giorgio Napolitano, non si dimette. Poco dopo le 13, il Capo dello Stato è apparso davanti ai cronisti e ha letto un comunicato. Preso atto dell'impossibilità di formare un governo, appurato che "persistono posizioni diverse" dopo il secondo giro di consuiltazioni, Napolitano ha detto che si affiderà ai "consiglii di due gruppi ristretti". Personalità di alto profilo, ha detto, non specificando meglio l'identità o la natura delle personalità che ne faranno parte. "Aspetto precise proposte programmatiche oggetto di condivisione" da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo, ha precisato ancora, aggiungendo che i nomi verranno fatti oggi pomeriggio. 
Scelti in autonomia - Secondo fonti del Quirinale, i nomi delle personalità che lavoreranno per facilitare la soluzione della crisi saranno scelti dal presidenti della Repubblica "in piena autonomia" e non è stata indicata una scadenza per il termine del loro lavoro.
Monti ancora in carica - Napolitano ha quindi ricordato che "non può sfuggire agli italiani e alla opinione internazionale che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt'ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento". Nella sostanza, ha detto Napolitano, il Parlamento può operare efficacemente nonostante il governo Monti ancora in carica, ancorché per l'ordinaria amministrazione. E' "essenziale il contributo del nuovo Parlamento con i lavori della commissione speciale presieduta dall'onorevole Giorgetti", ha spiegato.
Provvedimenti urgenti - "Il Governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con la Ue e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall'onorevole Giorgetti", prosegue il Capo dello Stato.
No dimissioni - E sulle sue supposte dimissioni dice: "Continuo ad esercitare fino all'ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l'Italia attraversa".
I gruppi ristretti si insedieranno martedì - I due gruppi ristretti voluti dal presidente Napolitano avranno un carattere "uno politico istituzionale e l'altro economico-sociale" e si insedieranno martedì prossimo. Prepareranno un rapporto - si è appreso - che verrà presentato o a Napolitano o al presidente che verrà dopo di lui e il loro lavoro potrà anche essere una sorta di base programmatica per il nuovo governo.
 
30 marzo 2013  Redazione Tiscali
La preghiera di Hominibus
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
a seguito dell'annuncio odierno della Sua decisione di non dimettersi prima della
scadenza naturale del mandato, fissata al 15 Maggio 2013, e di procedere alla formazione
di due gruppi di lavoro, composti da Personalità scelte autonomamente per avere
consigli, potrebbe dare anche ad Hominibus l'opportunità per un giudizio.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
in tale occasione Hominibus, essendo sotto gli occhi di tutti l'aggravarsi della crisi
che attanaglia ciclicamente l'Italia, l'Europa ed il Mondo intero, chiede di volere uscire dai
soliti schemi e ripartire da una base che, da sola, sembra assicurare l'automatismo
necessario capace di perseguire SPONTANEAMENTE IL BENE COMUNE.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
se si riuscisse ad esaminare, a mente ed animo libero, le situazioni critiche, come
 quella in cui ci troviamo, sarebbe molto facile intuire che qualcosa si sia inceppata e che
le regole applicate siano state insufficienti a prevenire la crisi, e scoprire, anche,
che la causa stia nel sistema fiscale, incapace di perseguire l'arricchimento.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
se è verificata la premessa, si può procedere nell'esame delle conseguenze della
inefficienza fiscale che, nei periodi floridi per tutti non genera crisi sociale per i ceti più
deboli, mentre accentua l'avvitamento dell'economia allorchè i capitali fuggono
dagli impieghi produttivi, delocalizzando, o investendo nei beni di rifugio.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
ora, considerando la situazione che più ci interessa, cioè quella italiana, accade
che il dualismo fiscale imperante, tra reddito e patrimonio, unitamente alla eccessiva
onerosità del lavoro e delle politiche sociali, ricadente interamente sull'impresa,
 porta l'imprenditore a migrare o evadere o a chiudere o spostare i capitali.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
di conseguenza, si provi ad esaminare l'ipotesi in cui l'imposizione fiscale abbia
come oggetto esclusivo il patrimonio, inteso come l'insieme di beni mobili, immobili,
civili, commerciali, industriali censiti in Italia, al valore di mercato, liberando, così,
l'impresa da tutti gli oneri fiscali per creare, fare funzionare e fare lavorare.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
avviata l'impresa, di qualunque dimensione essa sia, essa deve essere soggetta
in base al valore indicato nell'attivo dello stato patrimoniale, con esclusione dei valori
di funzionamento, in base al quale risulta iscritto in una Borsa dei cespiti fiscali,
o, se maggiore, al valore di mercato, che somma beni materiali e prospettive.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
questa modifica del sistema fiscale consente la realizzazione di un meccanismo
automatico che, sgravando i soggetti economici da una imposizione oggi giustificata
dal presunto aumento della capacità contributiva, solo ipotetica e da realizzare
in un futuro spesso lontano, domani avverrebbe solo a risultato raggiunto.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
questo fisco patrimoniale, che esclude l'imposizione su tutte le espressioni della
ricchezza finanziaria, come capitali, depositi, azioni, obbligazioni, partecipazioni, titoli
di debito pubblico, salari, stipendi, pensioni, affitti, noli, ecc., considerata risorsa
sociale, è facile da attuare e agisce sui beni, azzerando evasione ed elusione.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
pertanto, non solo elimina la precarietà e la complicazione della imposizione sul
reddito, ma è la perfetta realizzazione dell'art.53 della Costituzione e, se non bastasse,
consente un vero miracolo di democrazia perchè i valori imponibili sono definiti
dai Cittadini in un'istituenda Borsa dei Cespiti fiscali, con possibilità di O.P.A.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
la preghiera di Hominibus è, quindi, quella di sottoporre all'attenzione del gruppo
di Esperti che sarà a Sua disposizione, la inderogabilità dell'adozione della proposta di
imposizione esclusivamente patrimoniale, che significa il rispetto reciproco tra
Cittadini, ma anche la cessazione dell'arroganza della classe benestante.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
il sistema fiscale basato sul reddito deve essere dismesso al più presto, essendo
 una indebita difesa della ricchezza comunque acquisita, non pretendendo che possa
essere fatto subito, ma è meglio che i Governanti comincino ad metterlo nella loro
agenda per ridimensionare le istituzioni finanziarie e porre fine alla tale farsa.
 
Caro Presidente uscente della Repubblica Italiana, GIORGIO NAPOLITANO,
insomma, è tempo di realizzare lo Stato Condominiale, dove i Cittadini siano messi
in condizione di concentrarsi sulle attività da svolgere, finalmente liberati dagli obblighi
dettati dai Poteri forti che sono sempre in condizione di trasferire i loro oneri fiscali
verso i ceti più deboli, i veri percossi finali dal nefando sistema sul reddito.
 
Rifletta, Presidente NAPOLITANO, insieme ai Suoi Esperti,
aiuti ad affermare il valore della esperienza contro la improvvisazione
e a mettere fuori gioco presuntuosi rottamatori e finti riformisti!
 
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio. 
Traduciamola in realtà!
 
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...
 
STATO CONDOMINIALE
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
 
intanto...
 
BUONA PASQUA 2013 A TUTTI !
 
Roma, 30 Marzo 2013
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.