
Il software online
Il software per simulare i controlli è disponibile sul sito Internet
dell'Agenzia e può essere scaricato sul proprio Pc, senza lasciare alcuna
traccia sul Web. E questo un punto cruciale, su cui l'agenzia ha insistito
molto, spiegando che i dati dei concorrenti non possono essere intercettati (Privacy
a rischio? leggi il parere degli esperti interpellati dal Sole24ore.com)
Un milione di famiglie a reddito zero
Dalla simulazione attuata sulle famiglie italiane per definire il Redditest e il
nuovo redditometro sono emerse 4,3 milioni di dichiarazioni non coerenti:
inoltre quasi un milione di famiglie dichiara redditi "molto vicini allo zero"
ma spende molto, molto di più. Lo ha affermato il direttore generale
dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, presentando i nuovi strumenti a
disposizione del fisco. Le famiglie devono quindi temere controlli?
Il Redditest è un problema? Solo per gli evasori
«Se uno non é evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha
nulla da temere. Il problema ce l'avrà chi é evasore, perché con i quattrini che
evade danneggia la nostra economia». Così il direttore dell'Agenzia delle
Entrate, Attilio Befera, ha risposto a chi gli domandava se il nuovo
redditometro rischia di ridurre ulteriormente i consumi nell'attuale periodo di
crisi.
Come funziona il test
Per dare inizio al test occorre indicare la composizione della famiglia, il
Comune di residenza e vanno poi inserite le spese più significative sostenute
dal nucleo familiare durante l'anno. Le voci di spesa sono aggregate in sette
"macrocategorie": abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi,
istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti
immobiliari e mobiliari netti. Sul canale Youtube dell'Agenzia, «entrate in
video» sono stati pubblicati un
filmato che illustra passo dopo passo il funzionamento del redditest e
un cartoon che risponde ai dubbi dei contribuenti sul nuovo software.
Nel paniere anche barche e cavalli
Il nuovo redditometro, che partirà a gennaio, tiene conto di oltre 100 voci di
spesa, dalle auto alle barche, dal possesso di cavalli al risparmio e ai
movimenti bancari, dai contributi versati alle assicurazioni, ai mutui e ai
lavori immobiliari, gallerie d'arte e tour operator. L'Agenzia delle Entrate
precisa che lo strumento considera «elementi certi» come la potenza delle auto e
la lunghezza delle barche, non più solo quelli presuntivi, come gli incrementi
patrimoniali e il risparmio dell'anno. Inoltre, considera la composizione della
famiglia.
Il nuovo redditometro si applica dall'anno di imposta 2009
Il nuovo redditometro, previsto dal decreto 78 del 2010, si applica a partire
dall'anno di imposta 2009 e tiene conto di 100 voci di spesa e della residenza
del cittadino. Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a
differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall'applicazione
di coefficienti, bensì su dati certi come le spese sostenute.
Più garanzie per i contribuenti: il doppio contraddittorio
Alla molteplicità delle informazioni utilizzate si aggiunge la garanzia del
doppio contraddittorio. L'agenzia é infatti tenuta a dialogare con il
contribuente: in fase preventiva, chiedendogli di fornire chiarimenti e di
integrare, con i dati in suo possesso, le informazioni a disposizione
dell'amministrazione. In una eventuale seconda fase, per definire la
ricostruzione del reddito in adesione. In questo modo il contribuente può sempre
fornire la prova contraria prima della quantificazione della pretesa.
Befera: la non coerenza non è automacamente evasione
Il direttore dell'agenzia delle entrate, Attilio Befera, garantisce «dialogo»
con i contribuenti e assicura che le famiglie «non debbano tenere una
contabilita di tutte le spese» e la mancata coerenza «può avere mille
giustificazioni, come eredità o donazioni». Il problema sorge «solo quando ci
sono grandi differenze» e «spese significative». La non coerenza, infatti, ha
ripetuto Befera più volte anche durante la conferenza stampa, «non é
automaticamente rappresentativa di un'evasione. Il contraddittorio potrebbe
portare la non coerenza a coerenza, oppure ridimensionare l'incoerenza».
Befera: useremo il nuovo redditometro solo per differenze eclatanti
«Il nuovo redditometro è già pronto, e siamo in fase di approvazione del
relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile».
«Noi lo adopereremo - ha sottolineato Befera - con la massima cautela e soltanto
per differenze eclatanti» tra le spese e i redditi dichiarati.
Befera, con nuovo redditomentro il 20% delle dichiarazioni sono incoerenti
«Da una simulazione sull'intera platea delle famiglie, oltre 4,3 milioni (circa
il 20%)» delle dichiarazioni dei redditi «risultano non coerenti»: «tra le
diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità é maggiore nel reddito di
impresa e nel reddito di lavoro autonomo».
L'opinione di Hominibus
Il Redditest è un problema?
Non per gli evasori, ma per la credibilità
dell'Agenzia delle Entrate e della sua Dirigenza
in sintonia con l'arroganza della Committente politica!
Egregio Direttore Generale, Attilio Befera,
al tempo della proposta dei bollini blù poteva sembrare
forse eccessiva la richiesta di una Sua messa a riposo anticipato
o in mobilità, ma, dopo la straordinaria comparsata organizzata ieri nel
salotto 'buono' dell'ammiccante officiante Bruno Vespa, bisogna
insistere nell'invito a ritirarVi, ma Entrambi, da ruoli che
richiedono massimo senso di responsabilità.
Egregio Direttore Generale, Attilio Befera,
allora lasci perdere i bollini blu e i redditest, inutili palliativi
che servono solo a creare lavoro parassitario per la Sua Agenzia,
annulli tutte le iniziative in atto, si riduca i Suoi emolumenti principeschi,
che contribuiscono al grave danno per i Cittadini, e non frequenti
Bruno Vespa, perché non può aiutarLa come spalla, ed
imponga bollini rossi sui baveri parlamentari!
Egregio Direttore Generale, Attilio Befera,
se poi vuole riguadagnare miracolosamente credibilità
ed evitare mobilità o messa a riposo, potrebbe fare pubblica