Hanno
scatenato un putiferio le riflessioni «laiche» di Mario Monti
sull' opportunità di introdurre anche in Italia la patrimoniale,
«una tassa che va sdrammatizzata considerato che esiste già in
alcuni paesi estremamente capitalisti» . A stretto giro con
l'intervento del premier al «Financial Times Italy Summit» a
Milano, Palazzo Chigi ha dovuto precisare con un comunicato
diffuso da Roma che Monti «non ha affatto annunciato un
intervento di tassazione sui patrimoni». Le parole del premier
avevano sollevato la reazione compatta del Pdl, con i «no»
pronunciati in rapida successione dal capogruppo alla Camera
Fabrizio Cicchitto, al capogruppo al Senato Maurizio Gasparri,
al portavoce Daniele Capezzone. Malumore anche in alcune
associazioni di categoria, come Confedilizia.
LA NOTA - «Dopo aver precisato di non
essere pregiudizialmente contrario ad una modesta tassazione
generalizzata del patrimonio - ricostruisce l'ufficio stampa di
Palazzo Chigi nella nota - il presidente ha ricordato il contesto in
cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di
imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base
conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare
massicce fughe di capitali all'estero. Non essendo perciò
realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il governo
nel dicembre 2011 è intervenuto, con l'approvazione di tutti i
partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza
patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche
modo paragonabile. Tutto ciò Monti ha chiarito come spiegazione
delle decisioni allora adottate, non come premessa di futuri
interventi».
L' INTERVENTO - «Vorremmo introdurre
una tassa generalizzata sui patrimoni ma non avendo gli strumenti
non vorremmo favorire l'allontanamento dei capitali» aveva detto
Monti assicurando in ogni caso che l'eventuale tassa «non verrà
introdotta nottetempo, ci sono passi che stiamo facendo». Poco
minuti prima Monti aveva parlato di «guerra a evasione e
corruzione», rivendicando a un anno dall'insediamento del suo
governo, le scelte già compiute per il contrasto all'evasione.
Misure «come il redditometro, il tetto ai pagamenti in contanti».
«Non c'è società civile che si possa basare sulla fiducia tra
individui e Stato e viceversa se non si abbatte l'evasione fiscale e
la corruzione», ha affermato.
PATRIMONIALE STORY - «Il mio approccio
è laico: non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà da
come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o
come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un
taglio al passato». «Il 4 dicembre scorso - ha raccontato Monti -
avevamo considerato di introdurla. Ma da una parte 1,5 dei tre
componenti della nostra maggioranza era contrario. Dall'altra, a
differenza di altri sistemi fiscali, in Italia non erano disponibili
informazioni sulla proprietà dei beni. Abbiamo allora approssimato
la cifra aumentando la percentuale su alcuni beni già tassati. E
alla fine abbiamo preso la decisione sulla tassa sulla prima casa
che era stata rimossa dal governo che ci ha preceduto e che però
esiste in tutti i paesi». Monti ha comunque indicato che sulla
questione «vorrei sdrammatizzare: la tassa patrimoniale esiste già
in alcuni paesi estremamente capitalisti».
Da Il Corriere dela Sera del
12/11/2012
Il suggerimento di
Hominibus
per "mappature"
patrimoniali e parlamentari
(1),
alla ricerca di
valori materiali e morali nell'ambito dei due
gruppi
Egregio Presidente del Consiglio
tecnico, MARIO MONTI,
ormai i tempi sono maturi per fare
intendere, almeno in modo larvato,
che non si può più ignorare la
impellente urgenza di rivoluzionare il sistema fiscale,
sostituendo la ridicola 'mappatura'
di fatture e scontrini con la 'mappatura', oggi inesistente,
della ricchezza patrimoniale,
escludendo, però, proprio quel tipo di ricchezza di cui
si paventa la conseguente fuga
all'estero, perché bisogna permettere
che i capitali possano poter migrare
in assoluta libertà.
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO
MONTI,
altrettanto urgente è istruire i baldanzosi concorrenti
passati e futuri
alle varie primarie, che hanno dato e daranno
spettacolo, nel tentativo di respingere
l'ipotesi di imposta patrimoniale, affinché si
confrontino sull'ipotesi di alternativa all'attuale
sistema misto, dove si prevede l'assoluta
separazione tra il reddito ed il patrimonio,
perché è inammissibile che si debba pagare
contemporaneamente
il pasticcio di irpef ed iva, condito
dall'imposta sui beni.
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO
MONTI,
se il Suo governo non propone una patrimoniale
perché si è accorto
improvvisamente che non esistono informazioni
attendibili, Hominibus suggerisce
di procedere con la emanazione di un atto
legislativo che chieda a tutti i soggetti ad imposta
di compilare un elenco dei beni mobili ed
immobili, registrati e non in pubblici registri,
escludendo capitali, depositi, titoli del debito
pubblico e privato, con
l'annotazione dei valori presunti per la mappatura
iniziale.
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO
MONTI,
Hominibus, però, consiglia al Suo governo di
avvertire il Compilatore
che i dati inviati saranno accettati
anticipatamente, ma pubblicati e resi disponibili alla
pubblica attenzione, allo scopo di stimolare quel
reciproco controllo che, solo se affidato agli
stessi Cittadini, potrà portare ad una "mappatura"
vicina alla realtà, sia in termini della
quantità che dei valori, dettagliati e complessivi,
perché sarà autorizzata
la denuncia e, se non basta, l'offerta pubblica di
acquisto.
Egregio Presidente del Consiglio tecnico,
MARIO MONTI,
Hominibus, inoltre, La prega di volere
intervenire nella competizione sulla
compilazione delle nuove regole da adottare
nelle prossime elezioni politiche, perché
sembra che abbia ancora pretese sull'argomento
l'autore del precedente 'porcellum', dando
uno spunto nuovo di riflessione l'accertata
incapacità di tutte le formazioni partitiche
di autoescludersi come soggetti non più degni di
ruolo, stante la loro messa
in disparte dalla sostituzione con un governo di
pulizia.
Egregio Presidente del Consiglio tecnico,
MARIO MONTI,
Hominibus consiglia di ignorare qualsiasi
considerazione per i Partiti, con
annesso l'indifendibile corredo del premio
di maggioranza, ed il nuovo Parlamento,
costituito dai Candidati più votati, dia
luogo al nuovo governo, con il medesimo criterio, a
prescindere da qualsiasi altro cervellotico
criterio, perché bisogna tenere nel dovuto
conto l'attuale miserabile rappresentanza
che, ancora una volta, sarà in
grado di poter tornare, e premiarla sarebbe
un vero insulto.
Egregio Presidente del Consiglio
tecnico, MARIO MONTI,
grazie per tutto quello che il Suo
governo vorrà e potrà fare per migliorare
la obbligatorietà di questo stare
insieme, in cui bisogna conciliare la
coesistenza di
nababbi, allenati al lusso, e morti di
fame, allenati alla miseria, che possono stare
insieme
solo con la rivoluzione dell'attuale
sistema fiscale, da sostituire urgentemente per
moralizzare l'esistenza dei primi e
consentire ai secondi di raggiungere
un tenore di vita che li sottragga dal
rischio di cedimento.
Egregio Presidente del Consiglio
tecnico, MARIO MONTI,
Lei che gira il mondo e parla con i
Suoi Pari,
provi a diffondere l'idea di una ...
ITALIA,
la prima nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera
circolazione
della ricchezza finanziaria, grande
risorsa sociale!
Grazie, e buon lavoro, a Lei ed al Suo
governo!!!
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di
una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della
maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente
favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio
rappresentate.