La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
 
IL PREMIER AL «FINANCIAL TIMES ITALY SUMMIT»

Patrimoniale, Monti apre ma da Palazzo Chigi arriva la precisazione: «Nessun annuncio»

Il capo del governo: «Guerra all' evasione». La ripresa economica attesa nella seconda metà del 2013

 Mario Monti (Ansa) Hanno scatenato un putiferio le riflessioni «laiche» di Mario Monti sull' opportunità di introdurre anche in Italia la patrimoniale, «una tassa che va sdrammatizzata considerato che esiste già in alcuni paesi estremamente capitalisti» . A stretto giro con l'intervento del premier al «Financial Times Italy Summit» a Milano, Palazzo Chigi ha dovuto precisare con un comunicato diffuso da Roma che Monti «non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni». Le parole del premier avevano sollevato la reazione compatta del Pdl, con i «no» pronunciati in rapida successione dal capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, al capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, al portavoce Daniele Capezzone. Malumore anche in alcune associazioni di categoria, come Confedilizia.

LA NOTA - «Dopo aver precisato di non essere pregiudizialmente contrario ad una modesta tassazione generalizzata del patrimonio - ricostruisce l'ufficio stampa di Palazzo Chigi nella nota - il presidente ha ricordato il contesto in cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all'estero. Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l'approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile. Tutto ciò Monti ha chiarito come spiegazione delle decisioni allora adottate, non come premessa di futuri interventi».

L' INTERVENTO - «Vorremmo introdurre una tassa generalizzata sui patrimoni ma non avendo gli strumenti non vorremmo favorire l'allontanamento dei capitali» aveva detto Monti assicurando in ogni caso che l'eventuale tassa «non verrà introdotta nottetempo, ci sono passi che stiamo facendo». Poco minuti prima Monti aveva parlato di «guerra a evasione e corruzione», rivendicando a un anno dall'insediamento del suo governo, le scelte già compiute per il contrasto all'evasione. Misure «come il redditometro, il tetto ai pagamenti in contanti». «Non c'è società civile che si possa basare sulla fiducia tra individui e Stato e viceversa se non si abbatte l'evasione fiscale e la corruzione», ha affermato.

PATRIMONIALE STORY - «Il mio approccio è laico: non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà da come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato». «Il 4 dicembre scorso - ha raccontato Monti - avevamo considerato di introdurla. Ma da una parte 1,5 dei tre componenti della nostra maggioranza era contrario. Dall'altra, a differenza di altri sistemi fiscali, in Italia non erano disponibili informazioni sulla proprietà dei beni. Abbiamo allora approssimato la cifra aumentando la percentuale su alcuni beni già tassati. E alla fine abbiamo preso la decisione sulla tassa sulla prima casa che era stata rimossa dal governo che ci ha preceduto e che però esiste in tutti i paesi». Monti ha comunque indicato che sulla questione «vorrei sdrammatizzare: la tassa patrimoniale esiste già in alcuni paesi estremamente capitalisti».

Da Il Corriere dela Sera del 12/11/2012

Il suggerimento di Hominibus
per "mappature" patrimoniali e parlamentari (1),
alla ricerca di valori materiali e morali nell'ambito dei due gruppi
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
ormai i tempi sono maturi per fare intendere, almeno in modo larvato,
che non si può più ignorare la impellente urgenza di rivoluzionare il sistema fiscale,
sostituendo la ridicola 'mappatura' di fatture e scontrini con la 'mappatura', oggi inesistente,
della ricchezza patrimoniale, escludendo, però, proprio quel tipo di ricchezza di cui
 si paventa la conseguente fuga all'estero, perché bisogna permettere
che i capitali possano poter migrare in assoluta libertà.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
altrettanto urgente è istruire i baldanzosi concorrenti passati e futuri
alle varie primarie, che hanno dato e daranno spettacolo, nel tentativo di respingere
l'ipotesi di imposta patrimoniale, affinché si confrontino sull'ipotesi di alternativa all'attuale
sistema misto, dove si prevede l'assoluta separazione tra il reddito ed il patrimonio,
perché è inammissibile che si debba pagare contemporaneamente
il pasticcio di irpef ed iva, condito dall'imposta sui beni.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
se il Suo governo non propone una patrimoniale perché si è accorto
improvvisamente che non esistono informazioni attendibili, Hominibus suggerisce
di procedere con la emanazione di un atto legislativo che chieda a tutti i soggetti ad imposta
di compilare un elenco dei beni mobili ed immobili, registrati e non in pubblici registri,
escludendo capitali, depositi, titoli del debito pubblico e privato, con
l'annotazione dei valori presunti per la mappatura iniziale.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
Hominibus, però, consiglia al Suo governo di avvertire il Compilatore
che i dati inviati saranno accettati anticipatamente, ma pubblicati e resi disponibili alla
pubblica attenzione, allo scopo di stimolare quel reciproco controllo che, solo se affidato agli
stessi Cittadini, potrà portare ad una "mappatura" vicina alla realtà, sia in termini della
quantità che dei valori, dettagliati e complessivi, perché sarà autorizzata
la denuncia e, se non basta, l'offerta pubblica di acquisto.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
Hominibus, inoltre, La prega di volere intervenire nella competizione sulla
compilazione delle nuove regole da adottare nelle prossime elezioni politiche, perché
sembra che abbia ancora pretese sull'argomento l'autore del precedente 'porcellum', dando
uno spunto nuovo di riflessione l'accertata incapacità di tutte le formazioni partitiche
di autoescludersi come soggetti non più degni di ruolo, stante la loro messa
in disparte dalla sostituzione con un governo di pulizia.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
Hominibus consiglia di ignorare qualsiasi considerazione per i Partiti, con
annesso l'indifendibile corredo del premio di maggioranza, ed il nuovo Parlamento,
 costituito dai Candidati più votati, dia luogo al nuovo governo, con il medesimo criterio, a
prescindere da qualsiasi altro cervellotico criterio, perché bisogna tenere nel dovuto
conto l'attuale miserabile rappresentanza che, ancora una volta, sarà in
grado di poter tornare, e premiarla sarebbe un vero insulto.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
grazie per tutto quello che il Suo governo vorrà e potrà fare per migliorare
la obbligatorietà di questo stare insieme, in cui bisogna conciliare la coesistenza di
nababbi, allenati al lusso, e morti di fame, allenati alla miseria, che possono stare insieme
solo con la rivoluzione dell'attuale sistema fiscale, da sostituire urgentemente per
moralizzare l'esistenza dei primi e consentire ai secondi di raggiungere
un tenore di vita che li sottragga dal rischio di cedimento.
 
Egregio Presidente del Consiglio tecnico, MARIO MONTI,
Lei che gira il mondo e parla con i Suoi Pari,
provi a diffondere l'idea di una ...
 
ITALIA,
la prima nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
 
Grazie, e buon lavoro, a Lei ed al Suo governo!!!
 
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.

(1) Si chiede scusa per gli immancabili onesti dei gruppi parlamentari, che abbiano, però, il coraggio di sganciarsi .