"La
pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter 'ricattare' il Capo dello
Stato" è "risibile". E' quanto si legge in una nota del Quirinale che
respinge con forza "ogni torbida manovra destabilizzante", in riferimento
alle ultime indiscrezioni giornalistiche sulle intercettazioni che
riguardano Giorgio Napolitano. "Il Presidente, che non ha nulla da
nascondere ma valori di libertà e regole di garanzia da far valere, ha
chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi in termini di principio
sul tema di possibili intercettazioni dirette o indirette di suoi colloqui
telefonici, e ne attende serenamente la pronuncia", precisa la nota.
Contro Napolitano manipolazioni e falsi - "Alle tante manipolazioni si aggiungono così autentici falsi", continua il comunicato a proposito delle "ricostruzioni" delle intercettazioni di Napolitano pubblicate da Panorama. - "La 'campagna di insinuazioni e sospetti' nei confronti del Presidente della Repubblica ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si aggiungono, così, autentici falsi".
Manovra destabilizzante - "A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante". "Quel che sta avvenendo, del resto, conferma - si legge ancora nel comunicato - l'assoluta obbiettività e correttezza della scelta compiuta dal presidente della Repubblica di ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma delle prerogative proprie dell'istituzione".
30 agosto 2012 Redazione Tiscali
"Le
ipotesi di Panorama non corrispondono al tenore delle telefonate. Anzi
posso affermare che non è uscito un solo rigo del contenuto di quelle
intercettazioni. Il segreto ha tenuto". In una intervista a la
Repubblica, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia conferma
quanto detto dal procuratore capo Messineo sulle presunte
intercettazioni e la ricostruzione fatta dal settimanale Panorama. E
sottoscrive quanto detto dal comunicato del Quirinale, ieri,
"soprattutto lì dove denuncia 'torbide manovre destabilizzanti'".
"Abbiamo aperto un'inchiesta stralcio. Nel procedimento principale,
quello per cui ci sono gli atti depositati, abbiamo lasciato le
conversazioni rilevanti ai fini dell'indagine. In un altro filone sono
finiti i colloqui non rilevanti. Compresi quelli" tra il presidente
Napolitano e Mancino, spiega Ingroia.Intanto, in attesa delle nuove elezioni politiche nel 2013,
Hominibus augura un buon rientro nelle aule parlamentari,
con la speranza che si possa realizzare il sogno meraviglioso,
foriero di un ordinamento sociale che assicuri il rispetto reciproco: