Le conseguenze umane della crisi devono far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato
«I risultati elettorali spostano abbastanza di poco l'agenda italiana per l'Europa anche se rendono più agevole la sua realizzazione» dice Mario Monti, aprendo il convegno sulle riforme e la crescita, al quale partecipa anche il commissione europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Durante l'intervento in cui affronta vari punti, Monti accenna anche alla catena di suicidi causati dalla crisi economica: «Dovrebbe preoccupare molto più chi ha portato l'economia italiana a questo stadio che non chi cerca di farla uscire». Dopo un comunicato di Palazzo Chigi, è Monti a tornare sulla vicenda e chiarire: «Non mi riferivo ai suicidi di cui «non mi permetterei di parlare in un contesto come questo», ma di «conseguenze umane», e «non mi sono riferito a nessun particolare governo». Infine conclude: «Mi spiace di essere stato mal interpretato o strumentalizzato. Non siamo qui per fare un approfondimento, non per fare speculazioni politiche».
Mentre Rehn ha parlato fra le altre cose di riforma del mercato del lavoro che l'Europa ha accolto con «favore» ma adesso «è necessaria l'approvazione in Parlamento». Rehn ha evidenziato che eventuali ritardi potrebbero «danneggiare l'Italia in una situazione di mercato molto volatile». Quanto al risanamento dei conti pubblici «la risposta politica italiana è stata molto importante». Ora, ha aggiunto Rehn, «è necessario proseguire nello sforzo di risanamento del bilancio attraverso la spesa, con la spending review, ma anche, su lato del gettito fiscale, sostenere la crescita italiana anche con la rimodulazione del sistema tributario. Bisogna assicurare una maggiore equità fiscale che é fonte di equità sociale»....