(Il tentativo di esortare i
più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta
via)
Sarà una
gran fatica, ma capace di dare uno scopo serio, di valore
incommensurabile
La
vittoria di Hollande non piace ai mercati. Spread Btp-Bund torna
sopra 400. Giù le borse
Come previsto ai mercati finanziari non piace
Francois Hollande. L’ottimo risultato al primo turno del candidato
socialista alla presidenza francese è stato accolto negativamente
dai mercati europei. La borsa di Parigi ha iniziato la seduta in
netto ribasso. Stesso andamento per Piazza Affari e le altre
principali borse europee. Sotto pressione anche il mercato
obbligazionario con lo spread Btp-Bund che risale sopra 400 punti e
raggiunge quota 414, il livello massimo da inizio febbraio. Venerdì
il differenziale aveva chiuso a 396. Il rendimento del decennale
italiano si colloca al 5,71%. Sale anche lo spread spagnolo a 432
punti contro i 426 di venerdì e quello francese che supera i 150
punti.
Prospettiva di vittoria socialista mette
in dubbio politiche di austerity - Il timore dei mercati è
che una vittoria di Hollande possa mettere in discussione la
politica di austerity perseguita fino ad ora dall’Europa. Gli
elettori francesi hanno infatti punito Sarkozy a causa della
sudditanza mostrata nei confronti del cancelliere tedesco Angela
Merkel che sta imponendo al resto d'Europa una dura politica di
rigore di bilancio. Preoccupa anche la prospettiva che il candidato
francese, in caso di vittoria, possa avere un atteggiamento meno
favorevole agli interessi della grande finanza internazionale,
accusata da più parti di aver sottoposto la politica ai propri
interessi di parte. E' sempre più numeroso infatti il partito di
coloro che chiedono una maggiore regolamentazione del sistema
finanziario in particolare per quanto riguarda l'utilizzo degli
strumenti di investimento speculativi.
Snobbato potenziamento risorse Fmi
- Sullo sfondo pesa anche la crisi politica in Olanda dove il
governo è caduto su questioni ancora una volta legate
all’implementazione di piani di austerity. In questo clima di
generale incertezza viene snobbata la notizia che il Fondo Monetario
Internazionale ha ottenuto dai Paesi membri 430 miliardi di dollari
di risorse aggiuntive da usare per alzare una barriera contro la
diffusione della crisi del debito. Le nuove risorse sono state
conferite dai paesi emergenti. Non hanno partecipato invece gli
Stati Uniti.
A Piazza Affari vendite su tutti i titoli
principali - A metà mattina prosegue il calo della borsa
milanese che vede il Ftse Mib in flessione di quasi 3 punti
percentuali. Le vendite colpiscono tutti i principali titoli del
listino, ma come sempre in queste settimane le perdite maggiori sono
accusate dai bancari. Segno meno per tutte le principali piazze del
Vecchio Continente: Francoforte -2,61%, Londra -1,65%, Parigi -
1,80%, Madrid -2,94% -
23 aprile 2012
La riflessione di Hominibus
E' evidente che la reazione alla sola
prospettiva
di una rivincita della politica
socialista, contraddistinta
da esercitazioni in scommesse sul
benessere di oggi contro
l'onere di domani, non sembra essere una
evenienza
che fa dormire sonni tranquilli alla
parte opposta.
E' come il periglioso navigare tra Scilla
e Cariddi,
a causa dei gravissimi difetti
di entrambe le concezioni
nel perseguire l'obiettivo del bene
comune, in cui ci si dibatte
tra l'offerta di patrocinio, declassando
diritti in regalie,
e la persuasione che il sofferente è
predestinato!
Ecco perché oggi é giunto il momento
giusto per
fare una proposta che,
partendo dai fallimenti evidenti
di entrambe le esperienze, di ieri e di
oggi, ragionevolmente
possa indicarne la corretta sintesi
evolutiva mediante
l'assunzione, a guida, di due forze
contrapposte:
MERCATO &
FISCO
Patrimoniale
La Politica, di ieri e di oggi, non
ha mai permesso
il libero funzionamento e la sana
interazione di queste due
vitali variabili, capaci, da sole,
di esautorare eserciti di politici,
che ne hanno percepito con timore la
straordinaria forza
nell'equilibrare spontaneamente il
bene comune.
La Politica, di ieri e di oggi, non ha mai permesso
il naturale funzionamento di questo miracoloso
binomio,
capace di contrastare, se lasciato libero di agire,
l'arricchimento
con minimo sforzo e l'impoverimento col massimo
della
sofferenza, entrambi stimolo per politici disonesti.
La Politica, di ieri e di oggi, non ha mai
permesso
l'eliminazione di questi due estremi, perché ha
venduto
con profitto entrambi i prodotti, come meri
venditori di sogni,
l'agiatezza da condividere con i beneficiati,
permettendo
vantaggi illeciti, protezione a chi con spalle
al muro.
La Politica, di ieri e di oggi, non ha mai
permesso
che il Mercato svolgesse l'azione sferzante
della libera
concorrenza, alzando barriere e rallentando
la formazione e
lo sviluppo di distretti produttivi capaci
di confrontarsi
nei mercati globali, vendendo, intanto, atti
politici.
La Politica, di ieri e di oggi, non ha
mai permesso
che il Fisco perseguisse la vera
ricchezza, quella che dà
l'acquolina in bocca agli amatori del
benessere ad ogni costo,
dirottando la costosa attenzione di
altri imponenti eserciti
di individui, si spera inconsapevoli, su
falsi obiettivi.
La Politica, di ieri e di oggi, non
ha mai permesso
la lettura delle tracce evidenti
della vera ricchezza, e si é
inventato il Reddito, di cui, non
avendone la necessaria cultura ,
non ne ha percepito la
complessità di determinazione,
ma la facilità a venderlo come
prodotto versatile.
La Politica, di ieri e di oggi,
non ha mai permesso
di denunciare la velenosità
della imposizione sul reddito,
che è strumento di
straordinaria perversione
amministrativa,
in combinazione con la
imposizione sul valore aggiunto,
altra favola per creare
flussi di finanza pubblica.
E, così, la Politica, di ieri e di
oggi, si é scritta da
sola la sentenza della
sua condanna a dissolversi nel nulla,
con la chiusura e liquidazione dei
Partiti, i cui beni confluiranno
in Enti di beneficenza, a titolo
di irrisorio risarcimento rispetto
ai gravissimi danni provocati alla
povera Gente.
Tutto questo sarà oggetto di azione
politica
nel 2013 sotto il segno
emblematico di...
D.D.T.
che é il
semplice
acronimo
di
"DEMOCRAZIA
DI
TUTTI",
ma
può
richiamare
il disinfestante
in
uso
in
tempi
di
guerra.
Questa
sigla
richiama
un
concetto
fondamentale per
una
società
civile
ed é un
invito a
riformare
la
nomenclatura
politica, di
destra e
di
sinistra,
abituata
a concedere
regalie
contro sacrosanti
diritti dei Cittadini
più
deboli,
a cui
non si
riconosce
neppure il
vantaggio di
pagare,
in
quota, meno
tasse,
e a
riservare
trattamenti
di
favore
verso i
ceti più
forti,
sempre
più
arroganti.
Hominibus
propone
cose
giuste,
facili
da fare,
sicuramente
in nome
di una
idea
onesta
per
una società del
3°
Millennio.
Traduciamola in
realtà!
Roma, 23 Aprile 2012
Hominibus
Movimento di opinione per la
costruzione di una società
onesta,
che riconosca finalmente i
diritti della maggioranza
delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche
vergognosamente favorevoli
alle classi benestanti,
sempre peggio rappresentate.