La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli
(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
 Tempi maturi per la Terza Repubblica con la rivoluzione politica e fiscale?

Napolitano: "Chi evade le tasse non merita di essere Italiano"

"L'Italia della speculazione edilizia e dell'evasione fiscale, comportamenti devianti per quanto diffusi, non merita di essere associata alla parola Italia". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo agli Stati generali del volontariato di Protezione civile. Il capo dello Stato, sottolineando l'importanza del lavoro svolto dai volontari di Protezione civile, ha detto: "Rappresentate un'Italia speciale. L'Italia migliore, anche se questa affermazione si può prestare ad un equivoco perché l'Italia è una come nazione, società e Stato, ma certo il nostro paese presenta di sé diverse immagini e logiche comportamentali - ha osservato Napolitano - un intreccio complesso di positivo e negativo che si manifesta in logiche particolaristiche o asociali di scarsa considerazione o aperto dispregio dell'interesse generale" come "la speculazione o il cieco calcolo individuale che calpestano l'ambiente e il territorio" e come "logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale".
L'auspicio del presidente Napolitano - Il presidente della Repubblica ha però tenuto a precisare: "Non contrappongo all'Italia della solidarietà l'Italia della speculazione edilizia e dell'evasione fiscale, comportamenti che non meritano di essere associati alla parola Italia". E ha concluso auspicando che "prevalga l'Italia migliore rispetto a quello che ci frena e alle difficoltà che viviamo a causa della crisi".
Uil: "Parole del presidente sono da scolpire nelle scuole" - "Le parole del capo dello Stato, sugli evasori fiscali, andrebbero scolpite in tutte le scuole del paese per ribadire il fondamento della cittadinanza repubblicana e della convivenza democratica". Lo dichiara il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. "Partendo dai provvedimenti positivi varati nell`ultimo anno - dice - bisogna continuare a sferrare un attacco epocale all`evasione fiscale. I proventi di questa lotta, che cominciano ad essere rilevanti, vanno destinati, già nel 2012, a ridurre le tasse ai cittadini virtuosi a partire dai lavoratori e pensionati".
13 aprile 2012  Redazione Tiscali
L'opinione di Hominibus
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
data la Sua lunga esperienza politica a tutti i livelli di responsabilità,
i Cittadini potrebbero chiederLe di assumersi buona parte delle colpe per i guasti
che stanno sotto gli occhi di tutti, con la differenza che la maggior parte di loro sono
stati solo destinatari degli atti legislativi ed amministrativi a cui Lei ha partecipato
come esponente di rilievo di partito, parlamentare con alti incarichi,
ed oggi, addirittura, Primo Cittadino di simile masnada.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
certamente Lei avrebbe gradito di poter elogiare i Suoi Concittadini
ed andare fiero di presentare nella ribalta internazionale una Comunità nazionale
 perfetta sotto tutti i punti di vista, come l'economia competitiva, la pace sociale,  i conti
a posto, lo spread premiale, il lavoro soddisfacente per tutti, la pensione a 60 anni,
un sistema di solidarietà sociale da additare e proporre a modello,
grazie ad ottime compagini parlamentari e di governo.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
Ma, purtroppo, l'amata Italia non può ornarsi di queste credenziali
e, di conseguenza, è necessario capire come rimediare ad una situazione pesante,
in parte derivante da cause interne ed aggravata dalla crisi che investe i Paesi europei.
Oggi il lavoro non c'è perché l'Italia non è competitiva nel mercato globale, la pace
sociale è seriamente incrinata per l'insufficienza di risorse finanziarie,
l'enorme debito pubblico riduce il beneamato 'welfare'.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
se, però, si riflette sugli aspetti da Lei sottolineati, come la speculazione
edilizia e l'evasione fiscale, potrebbe venire fuori la mancanza di Chi ci ha guidato,
sia per la testardaggine di usare l'edilizia come attività di primario interesse, quando era
chiaro il degrado del territorio per l'eccesso di cementificazione anche sugli argini
di fiumi, torrenti, spiagge o costoni scoscesi in movimento, ma, anche,
per l'imposizione sul reddito come prelievo primario.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
insomma, Voi, dal Capo in testa fino all'ultimo Consigliere del più  piccolo
Comune della tanto amata Italia, dovete avvertire il peso delle Vostre responsabilità
di Parlamentari e Governanti a vari livelli ed unirVi agli speculatori ed evasori, perché avete
costretto la Popolazione ad adattarsi ai principi di convivenza economica e sociale
che Voi avete imposto, ammettendo, al massimo, improvvisazione, e non
consapevolezza, nel gestire fenomeni più grandi di Voi.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
rendere costoso il lavoro va bene nell'ambito di un mercato domestico,
altrimenti si deve rispettare il criterio della concorrenza, e se si produce a prezzi alti
non rimane che ridurre le imposte sul lavoro, reddito d'impresa, investimenti e consumi,
con l'obiettivo di spostare definitivamente, per passare al livello d'ordine superiore,
l'imposizione fiscale dal reddito alla ricchezza reale, mettendo fine, così,
al gioco tra guardie e ladri, a ruoli intercambiabili.
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
Lei ha visto che mettendo insieme un Testone, una Accademica ed  Altri
di altrettanto lustro, i problemi si incancreniscono e i mercati reagiscono male,
perché non intravedono una via di uscita e si preparano ad alzare l'asta per accedere
 al risparmio, mentre lo scenario cambierebbe rapidamente se la credibilità delle
Vostre azioni dimostrasse maggiore sensibilità al reale stato di difficoltà,
mettendo in campo l'unica soluzione possibile, cioè quella per ...
 
La democratizzazione del sistema fiscale
 
che manderebbe in soffitta l'indecente sistema basato sul reddito
e sarebbe completato sul fronte dell'altrettanta indecente
rappresentanza tramite la Camera dei Deputati e
del Senato della Repubblica con la
partecipazione diretta alla
attività legislativa
con...
 
La democratizzazione della rappresentanza politica tramite il ...
Parlamento Popolare(1)
anch'esso a costo controllato direttamente dagli stessi Cittadini
che potranno intervenire personalmente a proprie spese oppure
delegando l'esercizio del voto ad altri contro un obolo volontario. 
 
Caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
dal Colle aiuti l'Italia ad accogliere le istanze di Hominibus,
che, alle prossime elezioni politiche, scenderà in campo con ... 
D.D.T.
che é il semplice acronimo di  "DEMOCRAZIA DI TUTTI",
ma può ricordare quel disinfestante in uso in tempi di guerra.
 
Oggi è l'invito a realizzare il vero reciproco rispetto tra ceti sociali,
che deve rappresentare lo scopo qualificante di una società moderna,
ed impone la rieducazione delle formazioni politiche di qualsiasi credo,
responsabili di sottoporre i cittadini più deboli ad asfissianti regimi fiscali, 
riservando trattamenti di favore verso la vera ricchezza, comunque acquisita.
Roma, 14 Aprile 2012
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.
 
(1)
Il punto é descritto nel sogno di mezza estate , al seguente indirizzo: http://www.hominibus.it/TP%20Tema%20n.112.html