La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli

(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
Per una Italia con un Parlamento dietro la lavagna e un Governo convinto che basti infierire, senza mutare mentalità 
 
Vertice Alfano-Bersani-Casini, accordo su legge elettorale "Non ci sarà l'obbligo di coalizione"
Si è concluso dopo quasi due ore il vertice di maggioranza con i segretari del Pdl Angelino Alfano, quello del Pd Pier Luigi Bersani e quello dell'Udc Pier Ferdinando Casini a Montecitorio. Durante l'incontro, che si è svolto nello studio di Silvio Berlusconi alla Camera, tra gli argomenti trattati la legge elettorale. Tra i partecipanti al vertice anche Violante, Adornato, Bocchino, Quagliariello, Pisicchio e La Russa. "E' stata una cosa utile. Abbiamo fissato dei paletti sul percorso e sui contenuti". Così Pier Luigi Bersani giudica il vertice sulle riforme annunciando che "ci rivedremo la prossima settimana per definire alcune cose". Nel corso del vertice con Alfano e Casini, ha spiegato il segretario del Pd, abbiamo "fissato un parallelismo tra riforme istituzionali e legge elettorale. Noi, come è noto, insistiamo molto per un serio intervento sulla legge elettorale ma siamo pronti ad affrontare anche i temi costituzionali, a cominciare dalla riduzione del numero dei parlamentari. Il processo può andare avanti".
Bersani: "Insieme possiamo cambiare la legge elettorale" - Il leader del Pd si è detto ottimista: "Se ci si mette al lavoro seriamente c'è il tempo per cambiare la legge elettorale e anche per qualche riforma costituzionale, ma bisogna cominciare con un percorso condiviso. Per noi la legge elettorale è prioritaria e dirimente", ma nel vertice si sono trovati "dei paletti condivisi, il resto è da perfezionare". "Al vertice non abbiamo parlato di riforma del mercato del lavoro perché non c'è stato il tempo, ma quella sull'articolo 18 è una riforma che va corretta".
Casini: "Numero dei parlamentari scende a 500 deputati e 250 senatori" - Il numero dei parlamentari dovrebbe scendere a 500 deputati e 250 senatori. E' quanto prevede la bozza di accordo sulle riforme costituzionali. "Sul numero dei parlamentari la decisione dovrebbe essere questa: al massimo ci potrà essere una norma transitoria" ha spiegato il leader Udc, Pier Ferdinando Casini. L'esame del testo di riforma costituzionale e quello della legge elettorale - hanno spiegato in conferenza stampa Pier Ferdinando Casini, Italo Bocchino e Ferdinando Adornato, esponenti del Terzo Polo - partiranno nel giro di un "paio di settimane". "Uno - ha tuttavia osservato il leader dell'Udc - è un treno che deve fare 500 chilometri, l'altro ne deve fare 200". Se per la legge elettorale - ha spiegato Adornato - la base resta la bozza Violante, per le riforma costituzionali "il testo è già pronto" e prevede una riduzione dei parlamentari a 500 deputati e 250 senatori. "Se poi ci sarà una norma transitoria - ha sottolineato Casini - si vedrà".
La Russa: "Sarà un sistema tedesco bipolarizzato" - "Possiamo chiamarlo un tedesco bipolarizzato dove c'è l'indicazione della coalizione e del premier con un premio di maggioranza per chi vince". Lo afferma il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa conversando con i cronisti alla Camera e spiegando l'accordo trovato al vertice di maggioranza. L'esponente del Pdl sottolinea come "ancora non ci sia un testo ma un accordo sui principi". L'esponente del Pdl ha poi sottolineato l'intenzione comune a Pd, Pdl e Udc "di procedere in contemporanea con le riforme e la modifica della legge elettorale". A chi gli chiede quali saranno i tempi La Russa risponde: "Saranno veloci, sulle riforme c'à già un testo potremmo partire anche domani".
Terzo polo: "Per legge elettorale sbarramento al 4-5%" - Un testo di riforma della Costituzione già pronto e che sarà presentato, sotto forma di emendamento interamente sostitutivo, al Senato dove il provvedimento è già incardinato. E sempre a palazzo Madama, parallelamente, sarà presentato il testo della nuova legge elettorale. Un testo ancora da "limare" ma che dovrebbe prevedere uno sbarramento intorno al 4-5%. E' quanto hanno spiegato in conferenza stampa Pier Ferdinando Casini, Italo Bocchino e Ferdinando Adornato, al termine del vertice di maggioranza. "Si è deciso - ha spiegato Casini - di far procedere in parallelo le riforme costituzionali e la legge elettorale. Si consentirà ai cittadini di scegliere i propri eletti, non ci sarà un vincolo di coalizione ma è previsto un premio alla forza di maggioranza relativa". In pratica, ha osservato Adornato, si tratterà "non di un premio di maggioranza ma di governabilità".
Una legge elettorale senza più obbligo di coalizione. E' questo uno dei punti dell'accordo di maggioranza sulle riforme. L'accordo prevede anche il taglio dei parlamentari, l'indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna, la scelta dei parlamentari affidata agli elettori. "Al termine dell'incontro tra Pdl, Pd e Terzo Polo - si legge nella nota - si è convenuto sulla necessità di incardinare parallelamente la riforma della Costituzione e la legge elettorale. L'accordo sulla revisione della Costituzione prevede, la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione dell'età per l'elettorato attivo e passivo, il rafforzamento dell'esecutivo e dei poteri del premier in Parlamento, l'avvio del superamento del bicameralismo perfetto. Per ciò che attiene la revisione della legge elettorale, l'intesa prevede: la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema non più fondato sull'obbligo di coalizione, l'indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna".
27 marzo 2012 Redazione Tiscali
Il parere di Hominibus
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
come potete ritornare in campo come se nulla fosse accaduto,
dopo così grave squalifica, riprendendo i soliti ritornelli sulle coalizioni,
sbarramenti, polarità, premierati, ecc., con la sola misera novità della consistenza
della rappresentanza parlamentare, riducibile di una percentuale risibile,
quando sembrano ormai maturi i tempi per aggiornare l'intero
 meccanismo, cogliendo i vantaggi del progresso?
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
c'é la sensazione che possa trattarsi di una squalifica defintiva
se non vorrete assoggettarVi alla verifica diretta con gli effettivi Elettori,
saltando le Vostre storiche organizzazioni, oggi sempre più simili a conventicole,
consentendo il monitoraggio della corrispondenza della azione politica,
con l'adozione dei moderni mezzi di comunicazione elettronica,
per rapidi sondaggi, ma anche per pareri vincolanti.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
data la passata disarmante esperienza, non si può più permettere
l'incapacità di controllare l'azione quotidiana del proprio Rappresentante,
a cui si deve poter impedire il frequente tradimento della vera missione affidatagli,
dovendo aspettare la successiva consultazione per riassegnare l'incarico.
Oggi sarebbe possibile consentire questo cambio, anzi, addirittura
sarebbe possibile anche sostituirsi personalmente!
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
si avrebbe l'incredibile privatizzazione della volontà pubblica,
auspicabile specialmente per potere contare sulle decisioni più importanti,
da un lato per non gravare sulle Vostre spalle, spesso non sufficientemente robuste,
dall'altro per evitare o almeno ridurre gli enormi oneri derivanti dalla delega,
tenendo in debito conto la immensa soddisfazione di contribuire
al bene comune con il proprio bagaglio esistenziale.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
insomma, sembra che, anche per Voi, sia giunto il momento in cui
dovete riflettere seriamente su un cambio traumatico di regole sulla delega,
non più obbligatoria ma facoltativa, grazie alle risorse tecnologiche oggi disponibili,
che rendono praticabile la composizione dinamica delle Camere parlamentari,
in base a verifiche eseguite con periodicità non superiore all'anno,
integrate da sondaggi diretti della pubblica opinione.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
il principale obiettivo di riforma deve consentire anche ai più deboli
di contare nella formazione della direzione di governo per costruire un modello
amministrativo che garantisca l'armonizzazione automatica tra gli interessi generali e
particolari con la riduzione fino all'annullamento completo del dirigismo dall'alto,
che tanti danni ha procurato fino ad oggi a causa di miopia politica,
incline a perseguire il proprio vantaggio immediato.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
nel nuovo modello sociale, quindi, bisogna ridurre il ricorso alla delega,
per evitare le posizioni oligarchiche, proporzionali alla deresponsabilizzazione,
che genera ignoranza e sudditanza di medievale memoria in mentite spoglie moderne,
permettendo, come oggi é accaduto, che tre Capi-partito si incontrino e si ridiano
il compito di trovare la soluzione dei problemi odierni, benché siano stati
appena dichiarati inidonei a svolgere tali funzioni.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
Hominibus può darVi una opportunità per il Vostro rapido recupero,
se vorrete dare il Vostro appoggio per affermare e realizzare i seguenti principi:
1) I Partiti politici debbono essere sciolti, perché saranno sostituiti dai Cittadini politici;
2) I Cittadini politici, cioé i Cittadini elettori, costituiscono il Parlamento Popolare;
3) I Cittadini politici partecipano direttamente alle decisioni più importanti;
4) I Cittadini politici possono delegare altri Cittadini.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
l'esercizio di delega prevede un accordo tra un Delegante e un Delegato,
che dura finché il rapporto é di reciproco interesse e soddisfazione, perché basato
anche su un obolo volontario del Delegante a favore del Delegato a titolo di compenso,
dando la possibilità al primo di ritirare la delega e al secondo di restituire la delega
senza preavviso, in qualsiasi momento, essendo liberi entrambi di usare
il solo telefono per comunicare la propria decisione.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
entrambe le Camere parlamentari saranno composte dai Delegati con il
maggior numero di deleghe e gli emolumenti dipenderanno dagli oboli volontari
offerti dai Cittadini deleganti, senza alcun onere a qualsiasi titolo per la finanza pubblica,
prevedendo, così, la revisione di tutti i trattamenti in corso del personale politico
ai criteri contributivi e di età pensionabile dettate secondo le norme vigenti,
a causa di eccessi nella assegnazione di privilegi.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
per quanto riguarda la composizione numerica delle Camere parlamentari,
avendo eliminato ogni onere a carico dello Stato, può rimanere come quella attuale,
malgrado si consiglierebbe ridurne le dimensioni perché, in presenza di una Costituzione,
sarebbe meglio che molte delle attività, specialmente quelle che hanno un compito
solamente interpretativo o attuativo, venissero demandate alla magistratura
forse più attrezzata e qualificata intellettualmente.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
questa ipotesi di ridurre gli apparati legislativi e di potenziare quelli giudiziari
serve ad eliminare dibattiti infiniti, come quello attuale sul famigerato articolo 18 dello
Statuto dei Lavoratori, che, se non ci fosse il forte dubbio del pretesto per agitare le masse,
potrebbe essere risolto dal magistrato, così come alla fine avviene, nel pieno rispetto
 dei diritti di entrambi i contendenti, applicando gli esistenti criteri giuridici che
sono disposti per valutare interessi contrapposti.
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
aderendo a questa iniziativa, Vi riguadagnereste la posizione di guida nel ...
 
La democratizzazione del sistema politico
 
con la costituzione del ...
Parlamento Popolare(1)
composto direttamente dagli stessi Cittadini Elettori,
a cui compete votare, dalle proprie residenze nel mondo,
sulle materie più importanti e delegare l'esercizio del voto ad
altri Cittadini Elettori contro un obolo volontario, consentendo
ai Delegati con maggior numero di deleghe l'onore e l'onere di
rappresentarli nella formazione delle Camere Parlamentari,
finché conservano la fiducia dei loro Cittadini Deleganti. 
 
Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
così avreste l'ottima opportunità di partecipare,
addirittura in posizione di attenti censori,
 alla grande revisione del sistema
 politico italiano e, forse
Europeo con ...
D.D.T.
che é l'acronimo di  "DEMOCRAZIA DI TUTTI",
 
Questa sigla richiama un concetto fondamentale di una società civile
ed é un invito a riformare la nomenclatura politica, di destra e di sinistra,
abituata a concedere regalie contro sacrosanti diritti dei Cittadini più deboli,
a cui non si riconosce neppure il vantaggio di pagare, in quota, meno tasse,  
e a riservare trattamenti di favore verso i ceti più forti, sempre più arroganti.
 
Grazie, Egregi  nuovi e vecchi immarcescibili Capi-partito,
se vorrete riciclarVi partecipando a questa iniziativa.
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio! 
Roma, 31 Marzo 2012
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.
 
(1)
Il punto é descritto nel sogno di mezza estate , al seguente indirizzo: http://www.hominibus.it/TP%20Tema%20n.112.html