La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli

Cresce la tensione tra il Partito democratico e il governo che nell'incontro di ieri con le parti sociali ha ribadito l'intenzione di andare avanti con la propria prosposta di riforma.  "Sono sereno che sull'art.18 si vorrà ragionare altrimenti chiudiamo il Parlamento e così i mercati si rassicurano"  ha dichiarato Pier Luigi Bersani incontrando i lavoratori di Fincantieri. "Molte cose di questa riforma del lavoro le appoggiamo, altre no. Ma sia chiaro che quando si arriverà al dunque il Partito Democratico starà dalla parte dei lavoratori" ha aggiunto il leader del Pd. Sul tema del lavoro è intervenuto anche il presidente della Repubblica. "Non credo che noi stiamo per aprire le porte ad una valanga di licenziamenti facili sulla base dell'articolo 18", ha risposto Napolitano ai giornalisti che gli facevano notare come ci fosse preoccupazione nel Paese su questo tema. 

Hominibus: Perché non si propone, allora, la partecipazione del Lavoratore al rischio di impresa?

Bersani: "Se monetizziamo lavoro è un film americano"  - "Non si può concepire che per i licenziamenti economici ci sia solo la monetizzazione, è il punto base altrimenti entriamo in un film che non è nostro, non é europeo ma americano. Tutto il mondo dice che le cose funzionano meglio in Germania, quali mercati possono obiettare se anche noi adottiamo il modello tedesco sull'articolo 18?" ha affermato il leader del Pd.  "Il sindacato fa il suo mestiere ma noi siamo un partito - ha proseguito - e abbiamo una concezione ben precisa del lavoro. Con questa norma sull'articolo 18 si indeboliscono troppo i rapporti di forza tra lavoratori e impresa. L'articolo 18 non è una bandierina del Pd e riguarda tutti i partiti e gli elettori che rappresentano". "Nel chiedere correzioni alla norma sui licenziamenti per motivi economici - ha concluso Bersani - noi siamo molto convinti. Su tutti i decreti il Parlamento è intervenuto e sono sereno che anche questa volta si vorrà ragionare altrimenti il Parlamento lo chiudiamo e così i mercati si rassicurano".

Bersani: Napolitano saggio ma norme da sorvegliare" - "Voglio ben credere che non ci sia una valanga di licenziamenti. Il presidente Napolitano ha detto una cosa saggia, tuttavia bisogna che noi le norme le sorvegliamo". Così Bersani ha commentato le parole del presidente della Repubblica sulla riforma del lavoro. 

Bersani: "Io isolato? Io sto con gli italiani" - "Leggo sui giornali di un Bersani isolato, desolato... io sono tranquillissimo, il Pd sta con gli italiani". "C'é un momento di straniamento, di sbandamento e grave disagio soprattutto tra gli strati popolari profondamente colpiti dalla crisi. Gli amministratori devono fare i conti con questa situazione e noi dobbiamo anche raccontare la nostra visione, che i nodi sono arrivati al pettine dopo un ciclo economico e politico segnato dalle destre in Italia e in Europa e ci siamo trovati in questo ruzzolone" ha affermato il segretario del Pd. 

Bersani :"Appoggio a Monti gesto di generosità" - "Noi non vogliamo vincere sul disastro economico del Paese quindi abbiamo fatto un gesto di generosità favorendo l'arrivo di Monti, un gesto che confermiamo" ha affermato Bersani. "Quando arrivò Monti e tutti erano contenti io dissi che questo sarebbe stato il battesimo del Pd. E oggi a tutti gli avversari un po' nascosti e ai finti amici che pensano si possa inventare un'altra eccezionalità italiana dico: 'Attenzione giocate con il fuoco perche' in questa situazione può venire fuori qualcosa di più simile al populismo che alla tecnocrazia. Non si può cercare di azzoppare chi tiene questo Paese perché lavoratori e pensionati li incontriamo noi" ha aggiunto. 

Bersani: "Riforma ha un buco e non molliamo" - Per il segretario nazionale del Pd non c'é solo il problema della riforma del lavoro, "la riforma delle pensioni ha un buco e su questo non molliamo". "Ci sono persone - ha detto oggi a Genova - che rischiano di restare senza pensione, senza salario e senza ammortizzatori sociali. Il governo si è impegnato a emanare un provvedimento a giugno e su quello ci batteremo".

Napolitano: "Il Parlamento ne discuterà ma la riforma era da fare" - Sulla riforma del mercato del lavoro ci sarà "la discussione in Parlamento", ha affermato Napolitano rispondendo proposito dell’alternativa fra decreto legge o legge delega. Quanto alla frattura, con la Cgil, il Capo dello Stato ha detto: "Si confronteranno preoccupazioni e proposte ma io sono convinto che si arriverà ad un risultato di cui si potranno riconoscere meriti e validità". "Perché - ha proseguito - era una riforma da fare e normalmente ci sono posizioni contrastanti".

Napolitano: "Problema sono le crisi aziendali" - "Il problema più drammatico - ha detto Napolitano - sono le crisi aziendali, le aziende che chiudono, i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro non attraverso l'articolo 18 ma per il crollo di determinate attività produttive". "Bisogna puntare soprattutto - ha concluso - a nuovi investimenti, nuovi sviluppi e nuove iniziative in cui possano trovare sbocco soprattutto i giovani".

23 marzo 2012  Redazione Tiscali