La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli

(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
 
Proviamo ad indovinare la proposta del Ministro Fornero nel confronto con i Sindacati, domani 20/03/2012

Elsa Fornero (Ansa)

La Fornero sulla riforma del lavoro: "L'accordo con le parti sociali porterebbe un valore aggiunto"

"Un'intesa sul lavoro con le parti sociali ha un valore aggiunto rispetto ad una riforma senza il loro consenso", afferma il ministro del Welfare, Elsa Fornero, intervenendo in video conferenza ad un convegno sulle pensioni organizzato dal Sole 24 Ore. A tal proposito la ministra, dopo aver auspicato una posizione comune dei sindacati,  ha parlato di una riforma frutto di "un lavoro molto intenso di 21 giorni per allontanare il Paese dalla prossimità al baratro in cui si trovava", su cui però, "c'é un po' di rimpianto per non aver discusso con le parti sociali". La Fornero ha spiegato che per un confronto con le parti "non c'é stato il tempo".
Il ministro, precisa di aver stabilito "modifiche all'agenda di governo per incontri che spero si svolgano oggi e possano portare a qualche risultato primo dell'incontro di domani" con le parti sociali, ha aggiunto di voler "mettere il massimo dell'impegno affinché si raggiunga un'intesa" con il consenso delle parti.
L’esponente del governo esclude inoltre che la riforma del lavoro possa contenere "cambiamenti in senso punitivo" di "regole e garanzie che fanno parte della storia" delle organizzazioni sindacali.
"Posso capire - aggiunge - che ci siano da parte di sindacati attaccamenti simbolici a regole e garanzie che fanno parte della loro storia, ma il mondo cambia e nessuno le vuole cambiare in senso punitivo". Fornero ha però precisato di chiedere ai sindacati "di fare un passo in avanti nell'interesse dei giovani e del paese" un passo che, secondo il ministro "é difficile che possa essere rifiutato".
Un decreto per gli esodati - Fornero si è impegnata inoltre a predisporre "un decreto entro il 30 giugno" che affronti il tema degli esodati, ossia di quei lavoratori in mobilità, che a fine de trattamento non avranno ancora maturato il diritto alla pensione a seguito della riforma del governo.
"C'é molta ansia - ha spiegato - da parte di molte persone che hanno accettato di uscire dal lavoro sulla base di una presunzione di un pensionamento non molto distante". Dopo aver affermato di "comprendere l'ansia di queste persone" il ministro ha spiegato che "la soluzione adottata per loro era troppo facile e metteva a carico del bilancio pubblico e quindi della collettività una forma di pensionamento anticipato sulla base di regole la cui sostenibilità era stata messa in discussione da molti". Fornero ha poi ricordato come "abbiamo cercato di individuare le categorie di persone che dovevano essere esonerate dalle nuove regole, ma il loro numero è stato molto superiore al previsto". Da qui l'intenzione di provvedere al problema con un decreto "entro il prossimo 30 giugno" che si baserà su "principi di equità per non penalizzare i più deboli". Dopo aver precisato che "quest'anno nessuno vedrà cambiata la propria posizione rispetto alla riforma approvata" il ministro ha concluso indicando che "per chi è esodato è indubbio che il percorso si allunga, se non possiamo dare l'esonero a tutti, dobbiamo stabilire chi è più debole e va tutelato e chi invece dovrà aspettare un anno in più".
Lavoratori precoci a 57 anni ma con sistema contributivo - I lavoratori precoci potranno andare in pensione con 57 anni di età "senza sanzioni, purché accettino il calcolo della pensione con il sistema contributivo". E' quanto ha affermato Elsa Fornero, chiarendo uno degli aspetti della riforma delle pensioni approvata in Parlamento. "La possibilità di andare in pensione a 57 anni - ha spiegato - è concessa ma con i contributi che uno ha maturato, perché queste pensioni hanno dentro ancora una parte di eccesso di generosità rispetto ai contributi versati che impone il provvedimento". "L'ora della verità è arrivata - ha concluso il ministro - e questo governo deve adottare la trasparenza". Ancora aperti, secondo il ministro, sono i temi delle pensioni pubbliche e di quelle dei liberi professionisti. "Non ce l'ho con loro - ha detto il ministro riferendosi ai professionisti - bisogna però guardare ai problemi e risolverli nell'interesse del Paese".
 
19 marzo 2012 Redazione Tiscali
 
Premessa la convinzione della necessaria privatizzazione di tutti i trattamenti pensionistici,
per evitare contingenti vantaggi delle forze politiche contro pubblici oneri futuri...
 
Ecco come Hominibus si augura che sia
il testo del Ministro Fornero, 'incisivo', come annunciato da Monti,
sperando che, da un governo tecnico, il valore aggiunto derivi dalla equità oggettiva,
e non dal solito 'papocchio' a cui si é abituati dai confezionamenti
dei testi con le forze politiche preminenti.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
seguendo i criteri forniti al Governo dal movimento d'opinione Hominibus,
si rende urgente chiudere la discussione in atto sulla discriminazione di trattamento
tra lavoratori precari e a tempo indeterminato per inquadrarla nell'esigenza
generale di solidarietà verso le persone in difficoltà.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
per capire bene le differenze con la normativa esistente di Vostro interesse,
bisogna dire che lo stato di difficoltà del lavoratore sarà definito prendendo in esame
esclusivamente il suo reale stato di necessità, riferimento che varrà per tutti,
a prescindere dallo stato di lavoratore dipendente.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
questa estensione di trattamento consente di cancellare molte ingiustizie,
configurandosi come la solidarietà dovuta verso chiunque si trovi in stato di bisogno,
quindi, come reddito minimo garantito dalla Comunità, che rende possibile
la marginalità della disputa sulla durata del lavoro.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
così, l'accezione di indeterminatezza deve presupporre la comune libertà
di dimissioni o licenziamento nel rispetto delle generali norme di comportamento tra i
due contraenti, a prescindere dal numero dei dipendenti, purché coesista
la condizione della corretta convenienza di parte.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
da queste premesse ne deriva che anche nell'impiego pubblico il rapporto
é duraturo finché c'é necessità di una mansione da svolgere ed un comportamento di
reciproco rispetto, altrimenti sono ammesse dimissioni o messe in mobilità
o, addirittura, licenziamenti per evitarne gli oneri.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
siamo entrambi contrapposti su posizioni di minimo significato per il lavoro,
perché il vero obiettivo su ambo i fronti deve essere il chiarimento della imposizione
fiscale della retribuzione che é incostituzionale, non rispettandone l'art.53,
ed oggi rende insostenibile la concorrenza globale.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
diamo un orizzonte temporale all'eliminazione completa della imponibilità,
da estendere dal lavoro a tutte le  forme di reddito e rendita, da concertare con la U.E.,
affinché si realizzi nel più breve tempo possibile la conversione del fisco,
che deve puntare l'attenzione sulla ricchezza reale.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
la Società internazionale ha urgente necessità di dare l'assetto definitivo
alla finanza pubblica, che non può più basarsi su lavoro, transazioni, accise e lotterie,
essendo campi minati dalla interposizione tra Cittadini e Stato del sostituto
d'imposta, spesso dimentico d'essere solo un sostituto.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
lasciate perdere argomenti che ritardano, se non bloccano, quel progredire
ineluttabile verso finanze pubbliche sempre più assimilabili a grandi amministrazioni
condominiali, in cui lo Stato punta direttamente alla ricchezza sul territorio,
aiutato spontaneamente gratis dagli stessi Cittadini.
 
Egregi Lavoratori più o meno protetti e Sindacati,
non ci saranno pianti di coccodrillo, né scioperi ad oltranza dei sindacati,
i quali saranno sempre meno potenti e numerosi, perché quel movimento di riforma
globale comporterà una presa di coscienza e di responsabilità personale
 diretta, grazie al perfezionamento del vivere insieme.
 
Infine, il Ministro Fornero chiuderebbe così la proposta del Governo:
 
Allora, noi governanti e Voi, cari Amici, Lavoratori e Sindacati,

compiendo questo atto, Ci guadagneremmo la posizione di guida,

sostenendo la campagna per il fisco patrimoniale, l'unica soluzione
semplice, economica, onesta, efficace contro l'evasione ed elusione,
capace di evitare il massacro dei più deboli con la quotidiana violenza,
la cui meschinità un giorno risulterebbe chiara in tutta la sua efferatezza,
che sarebbe causa scatenante di un movimento molto doloroso di rivalsa!
Inoltre,
Concertando la partecipazione diretta dei Cittadini nella funzione ispettiva,
a costo zero per lo Stato, e l'attivazione del meccanismo 'domanda-offerta',
si realizzerebbe, nel segno 'mercato-fisco', il sogno della amministrazione
molto vicina a quella condominiale, senza evasione, elusione, né bollini,
fatture, scontrini, bilanci, dichiarazioni spontanee, mediatori, insomma
con semplicità, trasparenza, equità, risparmio, etichettabile come...
 
La democratizzazione del sistema fiscale
 
che manderebbe in soffitta l'indecente sistema basato sul reddito
e sarebbe completato sul fronte dell'altrettanta indecente
rappresentanza tramite la Camera dei Deputati e
del Senato della Repubblica con la
partecipazione diretta alla
attività legislativa
mediante il
Parlamento Popolare(1)
anch'esso a costo controllato direttamente dagli stessi Cittadini
che potranno intervenire personalmente a proprie spese oppure
delegando l'esercizio del voto ad altri contro un obolo volontario. 
 
Noi del Governo Tecnico, insieme ad Hominibus,
sosterremo nelle prossime elezioni il movimento politico
D.D.T.
che é l'acronimo di  "DEMOCRAZIA DI TUTTI",
oltre ad essere un potente disinfestante in uso in tempi di guerra.
Questa sigla richiama un concetto fondamentale di una società civile
ed é un invito a riformare la nomenclatura politica, di destra e di sinistra,
responsabile di sottomettere i cittadini più deboli ad asfissianti regimi fiscali 
per riservare trattamenti di favore verso la vera ricchezza, comunque acquisita.
 
Grazie, Ministro Fornero.
Tutto ciò sarebbe inderogabile, ma troppo bello per essere vero!
(Hominibus non é ancora un movimento d'opinione preminente)
 
Roma, 19 Marzo 2012
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate. 
(1)
Il punto é descritto nel sogno di mezza estate , al seguente indirizzo: http://www.hominibus.it/TP%20Tema%20n.112.html