TEATRINO POLITICO

La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli

(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Si può condannare il posto fisso se non si applica lo stesso rigore ad altri totem?

Dure reazioni alle parole del premier. Bersani "Il posto fisso è monotono quando uno ce l'ha"

Non ha mancato di sollevare polemiche la dichiarazione fatta da Mario Monti durante la sua partecipazione al programma Matrix su Canale 5 a proposito del posto fisso a cui i giovani dovrebbero dire addio. Molto dure le parole usate da esponenti del Pd, della Idv e della Federazione della Sinistra. Ma non è mancata neppure la reazione dei sindacati.
Per Bersani "il posto fisso diventa monotono quando uno ce l'ha, quando non ce l'ha è desiderabile". Così il segretario del Pd che aggiunge però: "Per come lo conosco credo che il pensiero di Monti sia più articolato di così".
Per Casini, invece, le parole di Monti non devono scandalizzare, la sua è una provocazione efficace per aprire un dibattito sul mutamento del mercato del lavoro. Il leader dell'Udc si schiera con il presidente del Consiglio a proposito della riforma del mercato del lavoro. Interpellato a Montecitorio, ha spiegato: "Quella di Monti è una frase provocatoria che mira ad aprire un grande dibattito nel paese e sarebbe da provinciali non coglierla capendo cosa c'è dietro quelle parole. Solo chi fa finta di non vedere i mutamenti sociali e del mercato del lavoro - sostiene il leader Udc - può scandalizzarsi. Ci sono tanti sepolcri imbiancati che si scandalizzano ma sarebbe meglio andare alla sostanza".
L'ex ministro del welfare Maurizio Sacconi sostiene che "la tutela del lavoro non è più affidabile a istituti giuridico-formali difensivi ma, soprattutto, a significativi ed efficienti investimenti nelle conoscenze di base, nell`integrazione tra apprendimento teorico e pratico, nel continuo aggiornamento del saper fare. Quindi, nessuno scandalo".
Oliviero Diliberto sfida il professore a “spiegare pubblicamente la 'monotonia' del posto fisso a quel 31% di giovani senza lavoro certificato dall'Istat e a quei milioni di ragazze e ragazzi, anche laureati, che non riescono a pagare l'affitto".
Per l'ex ministro Rotondi "da Monti è arrivato un luogo comune irrispettoso di una generazione che fa del precariato la sua definizione e la sua nevrosi. Questi giovani sono conservatori se preferiscono la monotonia dei padri?".
Il vicepresidente dei deputati Idv Antonio Borghesi invita il premier Mario Monti a "chiedere scusa" per le sue parole "inopportune e inappropriate tipo quelle di Padoa Schioppa quando disse che le tasse sono bellissime" sul posto di lavoro. "Monti - ha detto - ha sbagliato profondamente e dovrebbe chiedere scusa a tutti quegli italiani che in questo momento vivono un momento estremamente difficile".
Molto più dura la Federazione della Sinistra che invita le forze politiche a "licenziare per giusta causa" il Premier e il suo Governo, a seguito delle affermazioni del Presidente del Consiglio alla vigilia dell'incontro con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. "Il senatore a vita Monti vada a dirlo ai milioni di italiani che hanno una famiglia da mantenere e il mutuo sulla casa da pagare quanto è monotono avere un posto fisso. Questo governo va licenziato al più presto, nel rigoroso rispetto dell'art. 18: c'è una causa giusta, ed è la sua dannosità", ha affermato in una nota il portavoce nazionale della Fds Massimo Rossi.
Dura critica al Premier Mario Monti anche dal Vicepresidente dei senatori del Pd Nicola Latorre per le sue ironie in tv sul valore del posto di lavoro fisso. "E' stata - ha detto una delle peggiori performance televisive del presidente del Consiglio Monti, lo dico col rispetto dovuto. Teorizzare - ha detto Latorre sulle parole di Monti a 'Matrix'-che la società non è dinamica perché c'è l'articolo 18 e perché c'è il posto fisso è una sciocchezza". Così come "teorizzare che il posto fisso è noioso credo sia discutibile e io non la penso proprio così", ha detto Latorre, ospite di Agorà su RaiTre.
Non è mancata nemmeno la risposta sferzante del sindacato che, per bocca del segretario della Cisl Raffaele Bonanni, ha avvertito Monti. “Il premier non rompa l`incantesimo; i mesi che lo aspettano saranno complicati e anche il premier ha bisogno di un sindacato che faccia scudo, che lo protegga, che l`accompagni – ha dichiarato il leader sindacale - . Non è l`ora delle sfide muscolari, è l`ora della collaborazione". Il premier "non ci sfidi" e "non vada allo scontro" o "perderà l'Italia".
 
02 febbraio 2012 Redazione Tiscali
 
L'opinione di Hominibus

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

 

BENE, BRAVO, BIS, BIS, BIS!

 

insista in questa direzione, anzi, aggiusti il tiro

demolendo i falsi miti, come quello che il lavoro fisso deve essere giustificato

dal mutuo da pagare, dalla famiglia da mantenere, dall'eliminazione del precariato diffuso

 che non riesce a pagare l'affitto, e prosegua con la medesima determinazione

 la revisione dei criteri per una nuova società.

 

Tutte le critiche che a Lei sono state rivolte

denunciano i guasti di una classe politica vecchia, ingombrante, supponente,

invadente, speculativa, basata sui posti fissi, sui mutui da pagare, sulle famiglie a carico,

sui giovani precari, elettori da fidelizzare, offrendo loro un futuro già ipotecato

contro una ricca delega di rappresentanza. 

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

visto che Lei, oltre ad essere Capo del Governo, sarà un monotono Senatore a vita,

non ha problemi di posto fisso, di mutui, di famiglia a carico, di rapporto di lavoro precario,

e, quindi, può ignorare le critiche ricevute e proseguire nel dire a chiare lettere altro,

per vivere correttamente nel mondo d'oggi.

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

denunci la monotonia del fisco che opprime l'impresa ed il lavoro, entrambi costretti

a subire in anticipo il peso di prelievi imposti principalmente dalla protervia politica, assillata

dalle esorbitanti promesse fatte per prevalere nell'agone politico, richiedenti flussi

 finanziari continui, ma sempre coperti in debito.

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

denunci la monotonia dei risultati ottenuti dagli ispettori dell'Agenzia delle Entrate,

che con la sola presenza  riescono a vivificare l'economia delle aree soggette a controllo,

facendo sospettare e prospettare dai solerti politici di lungo corso la convenienza

 di appiccicare un ispettore ad ogni contribuente.

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

denunci la monotonia della criticità esistenziale di larghi strati della popolazione,

tartassata perfino dalle lotterie, a cui si ricorre a causa della perduta speranza di salvarsi

dalla miseria di una vita governata con regimi imposti dal ristretto ceto benestante,

asserragliato nella monotonia della agiatezza. 

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

Si confronti con le proposte di Hominibus, le sole in grado di  aprire i nuovi orizzonti

 di cui ha bisogno la società odierna per evitare la monotonia dei soliti stolti arrangiamenti

 che ingessano la pubblica amministrazione in schemi a protezione dei ceti dominanti,

garantendoli nella monotonia dei loro privilegi.

 

Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti,

se non provvederà Lei, purtroppo non sarà possibile evitare nelle prossime elezioni

l'impegno diretto della estesa comunità di Hominibus per illustrare all'opinione pubblica,

 nazionale ed internazionale, le linee di un nuovo ordine legislativo e amministrativo, 

che si articola nei seguenti punti qualificanti:
Parlamento Popolare(1)
&
Fisco Patrimoniale
all'insegna del cartello politico
D.D.T.
che é l'acronimo di  "DEMOCRAZIA DI TUTTI", ...
oltre ad essere un potente disinfestante in uso in tempi di guerra.
Questa sigla richiama un concetto fondamentale di una società civile
ed é un invito a riformare la nomenclatura politica, di destra e di sinistra,
responsabile di sottomettere i cittadini più deboli ad asfissianti regimi fiscali 
per riservare trattamenti di favore verso la vera ricchezza, comunque acquisita.
 
Roma, 4 Febbraio 2012
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.
 
(1)
Il punto é descritto nel sogno di mezza estate , al seguente indirizzo: http://www.hominibus.it/TP%20Tema%20n.112.html