TEATRINO POLITICO

La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli

(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a ricondurre tutti sulla retta via)
 
L'evasore fiscale? E' solo un parassita che vive sulla fatica degli altri !?
 

La campagna dal 9 agosto su giornali, radio e tv. 
«Stop a chi vive a spese di altri»

«Stop a chi vive a spese d'altri». Oppure: «Chi evade le tasse è un parassita sociale». Due spot televisivi, e due comunicati radio. Più le affissioni nelle principali stazioni ferroviarie del Paese e negli aeroporti di Milano e Roma. È la campagna organizzata dalla Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell'Economia (e sviluppata dall’agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi) contro l'evasione fiscale. partita il 9 agosto,  proseguirà per tutto il mese di settembre. L'obiettivo della campagna è chiaro: ridurre il fenomeno anche grazie ai comportamenti attivi dei cittadini e renderli consapevoli che senza entrate, non è possibile fornire servizi pubblici. In sintesi: chi non paga le tasse, vive alle spese degli altri e danneggia tutti.

La caccia estiva agli evasori passa, dunque, anche attraverso gli spot (otre che per i controlli a tappeto su stabilimenti balneari, yacht e vip). Si stima che per il 2011 l'incasso della lotta all'evasione possa essere di oltre 11 miliardi di euro. Quasi un miliardo in più rispetto al 2010 (10,2 miliardi).Gli spot ricordano come le tasse servano a produrre servizi pubblici, e solo pagandole tutti potremmo avere migliori e maggiori servizi, dagli ospedali alle scuole, dalle strade ai parchi, ai trasporti. Lo slogan è: «Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti. Con i servizi» e puntano al concetto di evasori come parassiti che vivono alle spalle della società, succhiando risorse e accesso ai servizi pubblici a tutta la collettività, senza sostenerne l’onere. Stesse tematiche nei due spot radiofonici. 

Il parere di Hominibus
 
Quando é troppo é troppo, se oltre al danno c'é la beffa !
La campagna dal 9  di agosto su giornali, radio e tv insiste sulla menzogna,
pretendendo di dare la colpa ai contribuenti e non allo storico malgoverno dei potenti,
testardamente avvinghiati a principi di arrogante amministrazione pubblica,
sostenuta con la mistificazione di colpe e responsabilità.
 
Ma, insomma, cosa possono fare i cittadini di questa terra,
che sono condannati ad essere governati da una piccolissima minoranza 
di individui irresistibilmente corrotti dal potere, a cui sarebbe necessaria una lezione
di elementare correttezza, affinché fossero posti in grado di saper percepire
i personali interessi armonicamente con quelli dei più deboli?
 
La prima pulsione suggerirebbe la risposta con atto violento,
data la testardaggine e l'ottusità nella lunga reiterazione del comportamento,
ma é d'obbligo provare prima a sollecitare la parte politica che si dice 'democratica',
a cui chiedere di esprimere la sua posizione nei confronti di questo problema,
che può essere verificato consultando la intera Popolazione.
 
Quindi, non limitando la discussione dell'ambito di un partito,
ma aprendo il dibattito attraverso tutti i vari mezzi di comunicazione di massa,
affinché possa essere illustrata l'unica seria proposta di amministrazione pubblica,
dove finalmente si realizzi quell'unica corretta distribuzione del carico fiscale
che tenga conto solo della ricchezza reale alla luce del sole.
 
Perché l'attuale evasione fiscale é il contraltare obbligato
della prepotenza amministrativa pubblica, con il vezzo della finta solidarietà 
al posto dei veri diritti spettanti di chi non ha mai avuto una adeguata rappresentanza,
neppure nelle precedenti forme di socialismo, condizionate dalla immaturità
del libero pensiero politico ed economico di tali epoche.
 
Oggi siamo di fronte alla crisi del modello amministrativo
 finora adottato, a cui si deve addebitare l'abnorme diseguaglianza generata
nella distribuzione della ricchezza, accumulata in poche mani e protetta da un fisco
scervellato nella sua prepotente ostinazione a incentivare la privatizzazione
del patrimonio contro l'aggravamento dei costi di lavoro.
 
L'avversione alla imposizione patrimoniale é giustificata
dalla presunta correttezza dell'accumulo per avere pagato le dovute imposte
sui redditi ivi investiti e, quindi, non é ammissibile il prelievo 'una tantum', a meno che
non sia inquadrata sistematicamente nella rivoluzione dell'imposizione fiscale
a completa sostituzione dei redditi di qualsiasi origine.
 
Concludendo...
L'evasore fiscale?
E' solo un parassita che vive sulla fatica degli altri ?
 
No, é la verminazione della malata arroganza politica
e della connivenza della direzione amministrativa
nel fornire false indicazioni agli stolti mandanti
sul reiterato fallimento di azioni di recupero
che servono ad alimentare il parassitismo,
emanazione della disonestà d'intenti
da parte del LEGISLATORE !
 
Insomma, come si dice:
 
Il pesce puzza dalla testa,
 
degenerando in redditometri,
 
spesometri e perversioni varie.
 
E' ora di finirla, siamo nel 2011 !!!
 
L'invito di Hominibus: 
A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA',
Hominibus  propone di prendere in esame i criteri
per realizzare la rivoluzione di politica economico-sociale:
 
BASTA IVA ED IRPEF, SOLO IMPOSTE PATRIMONIALI,
PER COMUNI, (Province?), REGIONI, STATI FEDERATI,
VOTO PRO-CAPITE PER LE QUESTIONI DI PRINCIPIO,
VOTO PONDERATO PER I PIANI D'INVESTIMENTO,
PARTECIPAZIONE DIRETTA IN POLITICA (1),
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI,
ENTRO L'ANNO DEL SIGNORE
2050
 
IN ITALIA (2020), IN EUROPA (2030), NEL MONDO (2050) !
 
Altrimenti non rimane che ... Dudinka !
 
Roma, 20 Settembre 2011
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.
(1)
Il punto é descritto nel sogno di mezza estate, al seguente indirizzo: http://www.hominibus.it/TP%20Tema%20n.112.html