"E' tempo che di condoni non se ne facciano più" ha detto il
segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Non voglio condoni, sono
un disastro", afferma Bersani in merito all'ipotesi di un
condono da inserire nella manovra economica. "So già che ora si
apriranno dibattiti di scuola, mi divertirò molto", afferma
Bersani in un'intervista al 'Messaggero' a proposito della
proposta - avanzata proprio dal Pd - di tassare i capitali
scudati rientrati in Italia. "Dicono: sullo scudo c'è un patto
che viene meno. Perché il Tfr congelato agli statali non è un
patto che viene meno? E l'allungamento della pensione? E il
contributo Irpef straordinario per quelli che le tasse già le
pagano? E non ci si dica che i nomi degli scudati non sono
rintracciabili perché gli intermediari finanziari sanno
benissimo chi sono e dove sono. Siamo disposti a mantenere
l'anonimato, sia chiaro, purché paghino".

Di Pietro (Idv): "In galera gli evasori" - "Chi evade
le tasse deve andare in galera ed è per colpa loro che l'Italia
ha un debito così alto e non riesce ad affrontare crisi. Ed
invece questo governo vuole salvare ancora gli evasori con uno
scudo bis". Così il leader Idv Antonio Di Pietro, a Sky Tg
24, stronca l'ipotesi di un nuovo scudo per far rientrare i
capitali all'estero, proponendo di usare l'elenco dei nomi della
lista Falciani per colpire chi non paga il fisco. "Le parole di
Calderoli - sostiene Di Pietro - non risolvono il problema
perché la proposta di un nuovo scudo non è nella manovra ma ci
stanno pensando perché siccome questa manovra è impresentabile
stanno cercando soldi diversamente ma così si cade dalla padella
alla brace". "C'é una crisi nella crisi perché é in crisi la
credibilità del governo che non è capace. Quindi bisogna
mandarlo a casa e fare le elezioni anticipate per dare ai
mercati la credibilità di un nuovo esecutivo", ha aggiunto il
leader Idv.
18 agosto 2011
Redazione Tiscali