TEATRINO POLITICO
La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli
(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a ricondurre tutti sulla retta via)

Una legge sui bilanci dei partiti

Lettera di Pier Luigi Bersani al Corriere della Sera: "I principi ispiratori all'origine del Pd sollecitano comportamenti civici esigenti, sobrietà e rigore nell`azione di governo e sensibilità verso il problema e i rischi della corruzione". ALL'INTERNO I LINK AL CODICE ETICO, AL CODICE DEGLI AMMINISTRATORI PD, AI BILANCI CERTIFICATI.

di Pier Luigi Bersani,  pubblicato il 26 luglio 2011
 
Caro Direttore,

ci si chiede se i recenti fatti giudiziari mettano in discussione qualcosa della natura del Partito democratico. Voglio rispondere con chiarezza. Noi non rivendichiamo una diversità genetica.
Noi vogliamo dimostrare una diversità politica. In primo luogo, a proposito dell`inchiesta di Monza così come in ogni altra occasione, noi diciamo: la magistratura faccia serenamente e fino in fondo il suo mestiere.
Abbiamo fiducia nella magistratura. Confidiamo che Penati possa vedere presto riconosciuta l`innocenza che rivendica con forza. Intanto, Penati ha fatto con correttezza e responsabilità un passo indietro.
Questo è infatti il nostro secondo criterio: in caso di inchieste le istituzioni e il partito, in attesa che le cose si chiariscano, non devono essere messi in imbarazzo e devono poter agire in piena serenità.
I nostri principi sono dunque: fiducia nella magistratura, rispetto assoluto delle istituzioni, presunzione di innocenza secondo il principio costituzionale.
Teniamo altresì fermo il principio secondo il quale, verificata l`assenza di "fumus persecutionis" un parlamentare è un cittadino come gli altri.
Se le leggi vanno cambiate, si cambiano. Finché ci sono esse valgono per tutti, per un immigrato come per un deputato o un senatore. Così ci siamo comportati sia nel caso Papa sia in quello Tedesco, per il quale abbiamo indicato l`opportunità di un passo indietro.
Chiediamo una legge sui partiti che garantisca bilanci certificati, meccanismi di partecipazione e codici etici, pena l`inammissibilità a provvidenze pubbliche o alla presentazione di liste elettorali.
A differenza di altri, noi abbiamo già fatto molto per predisporci autonomamente a quella prospettiva.
Abbiamo in vigore un codice etico più restrittivo rispetto alle garanzie del percorso giudiziario.
Abbiamo recentemente approvato un codice da sottoscrivere da parte dei nostri amministratori per garantire trasparenza dei loro redditi e nelle procedure di appalto e di gestione del personale.
Abbiamo applicato per i candidati alle recenti elezioni il codice suggerito dalla commissione Antimafia. Unico fra tutti i partiti italiani, fin dalla sua nascita il Partito democratico sottopone il proprio bilancio ad una primaria società indipendente di certificazione.
Il Partito democratico (e non solo perché nella vicenda principale non esisteva ancora!) è totalmente estraneo ai fatti oggetto di indagine a Monza e altrove. Ci tuteliamo e ci tuteleremo in sede legale contro chiunque affermi o insinui il contrario.
Infine, abbiamo predisposto nel nostro programma un elenco di norme da cancellare e di riforme da fare per dare limpidezza alla gestione pubblica, per evitare gli eccessi di intermediazione amministrativa, per abolire procedure speciali e opache oggi in vigore per la gestione della spesa pubblica. Bisogna approvare la legge anti corruzione, da troppo tempo insabbiata dal governo in Parlamento.
Tutto questo, appunto, per togliere l`acqua in cui la corruzione può nuotare.
A prescindere dalle loro conclusioni, non neghiamo dunque il turbamento che ci viene dalle indagini in corso. Sappiamo, anche per il futuro, di non poter essere immuni da sospetti più o meno fondati e da rischi.
Sappiamo che anche noi dobbiamo aprire quattro occhi e fare tutto quanto ci è possibile per migliorare procedure di garanzia ed evitare che venga oscurata la nostra missione.
I principi ispiratori all'origine del Pd sollecitano comportamenti civici esigenti, sobrietà e rigore nell`azione di governo e sensibilità verso il problema e i rischi della corruzione.
La sfida quotidiana della buona amministrazione sta nell'applicare canoni severi anzitutto verso se stessi e i propri amici.
Questo è ciò che pensiamo. Sia altrettanto chiaro tuttavia che tuteleremo con ogni energia e in ogni direzione il buon nome del Partito democratico.
Lo dobbiamo innanzitutto ai grandi valori ai quali ci riferiamo, che ci sono stati consegnati dal sacrificio di tanti e che ci impegniamo a non tradire.
Lo dobbiamo alle centinaia di migliaia di donne e uomini che ci sostengono con onestà e convinzione, come si può vedere fisicamente in questi stessi giorni nelle feste che organizziamo ovunque; donne e uomini fortunatamente sensibilissimi ai temi del civismo e dell`etica pubblica.
Lo dobbiamo in particolare al nostro Paese che ha bisogno perla sua riscossa di una forza politica responsabile, aperta e pulita. E per questo che niente potrà scoraggiarci e nessuno potrà intimorirci.
Al di fuori di una politica che sappia migliorarsi e farsi rispettare, c`è forse un`altra strada per l`Italia? Vogliamo forse continuare sulla strada di soluzioni eccezionali e sconosciute alle altre democrazie del mondo?
Vogliamo affidarci ad ulteriori scorciatoie dopo quello che abbiamo visto in questi anni? Sarebbe disastroso. Tocca a noi evitarlo, certamente.
Ma non solo a noi. Non c`è bisogno di negare i problemi della politica, in ciascuno dei suoi lati.
C`è solo bisogno di non spargere sale sul buono che già vive o che sta nascendo. C`è bisogno che nessuno si senta esentato dal compito di contribuire, in ogni campo, in ogni situazione, alla riscossa civica del Paese.

Il contributo di Hominibus
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
Lei é una persona credibile nelle Sue dichiarazioni,
credenziale che non é estensibile alla pletora di personaggi
che ruota nel mondo della politica e conferma la missione comune
di cogliere al volo tutte le occasioni in cui il rischio é minore
rispetto ai vantaggi personali che si possono avere
nel pianeta della pubblica amministrazione.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
la criticità della azione politica del Suo partito non é
negli eventi odierni, ma nell'abuso di qualifica democratica
nella denominazione, che non trova rispondenza nei programmi,
perché resta fedele ai principi che il cane deve prima guaire
affinché sia chiaro che ha sempre bisogno del tutore
per avere parte di quello che spetta di diritto.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
se la Sua gestione riuscisse a cogliere il grande neo,
evitando che questo cane sia costretto a guaire per ricevere
tutto dello spettante di diritto, allora verrebbero meno quei richiami
a codici etici, perché il PD meriterebbe quella chiara patente
di galantuomini prestati alla politica non per interesse,
ma per coscienza ed azione conseguente.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
se prova a capire i motivi perché questo cane guaisce,
si accorgerà che é massacrato da tali e tante imposte e tasse
al punto che non solo fa fatica a pagare ma non ne capisce il perché,
a causa del complesso imbroglio ordito in anni di malandrina
gestione che oggi é insostenibile persino dai politici
di lungo corso che ne hanno tessuto la trama.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
se questa é la Sua condizione, come la paura del nuovo,
Lei dovrebbe rinunciare immediatamente al posto e alla funzione,
perché i tempi sono maturi per una rivoluzione della pubblica gestione
che si farà carico finalmente di garantire equità a tutti i Cittadini,
mandando in soffitta un sistema che difende i privilegi ,
scaricandone i costi sempre sui più deboli.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
la nuova forma di amministrazione pubblica é concepita
facendo riferimento ai consolidati rapporti dell'associazionismo
tra privati, in cui é difficile mascherare posizioni di evidente prepotenza,
sia perché la condotta non é obbligatoria, ma, e principalmente,
perché alla base v'é riconoscimento di rispetto reciproco
e salvaguardie di  reciproco tornaconto.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
la nuova forma di amministrazione pubblica deve eliminare
la complessa lettura di miliardi di dichiarazioni spontanee e bilanci,
perché ha sotto gli occhi il frutto della umana operosità, legale e illegale,
e la cosa più semplice, sicura, equa, economica, cristallina da fare
é l'imposizione direttamente sulle cose censite sul territorio,
al valore di mercato, cioè deciso dai Cittadini.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
la nuova forma di amministrazione pubblica deve rinunciare
al controllo fiscale sulla ricchezza finanziaria, che é una risorsa
di grande valore sociale finché rimane nella forma di depositi, capitali,
azioni, obbligazioni, partecipazioni, stipendi, pensioni e rendite,
perché gli oneri fiscali attualmente imposti si trasferiscono
sui ceti più deboli, i veri destinatari finali.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
la nuova forma di amministrazione pubblica deve realizzare
la partecipazione diretta dei Cittadini sfruttando i moderni mezzi
di comunicazione, il cui impiego dovrebbe essere reso obbligatorio
per rapide consultazioni, almeno per le questioni più importanti,
per ottenere la maggiore aderenza possibile tra l'elettore
 e gli atti del suo rappresentante politico.
 
Egregio Segretario del Partito Democratico,
superi la Sua avversione a nuovi assetti ed alla diversità,
altrimenti che razza di progressista é se non trova il coraggio
di scuotersi allo scempio quotidiano a cui assiste nel tempio della
politica italiana, sempre più in balia di bande di lestofanti,
preferendo il restare avvinghiato a forme e contenuti,
che testimoniano un fallimento senza scuse?
 
L'incitamento di Hominibus ...
PIER LUIGI BERSANI
Questo può essere il Suo momento magico
che Le consentirebbe di volare sulle difficoltà contingenti,
annientare il nemico e passare alla storia con il solo annuncio :
 
NO IVA, NO IRPEF, SOLO IMPOSTA PATRIMONIALE,
PARTECIPAZIONE DIRETTA ALLA POLITICA,
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI,
ENTRO L'ANNO DEL SIGNORE
2050
IN ITALIA (2020), IN EUROPA (2030), NEL MONDO (2050) !
 
_______________________P.s:______________________
 
Per una verifica dei vantaggi / svantaggi di queste proposte
basterebbe chiedere al Ministro dell'Economia e Finanze
se pensa, tornando alla  attività professionale privata,
di poter fatturare gli stessi compensi astronomici,
(dichiarati per stornare l'interesse economico
nelle piccole utilità nell'incidente 'Milanese')
in un regime d'imposizione patrimoniale
ed in assenza dei paradisi fiscali.
 
Quale la risposta probabile?
 
"Mah, mettiamola giù così:
Sì, non sarei più utile a nessuno,
ma mi troverei in buona compagnia,
e insieme troveremmo modo di rivalerci,
perché noi siamo tenaci e nulla é perfetto!" 
________________________________________________

Roma, 29 Luglio 2011

Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.