TEATRINO POLITICO
La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli
(Il tentativo di esortare i più forti, perché possano riuscire a ricondurre tutti sulla retta via)

 Il pollaio Italia sotto le amorose cure del Giulivo, in stretto coordinamento col pollaio europeo

Manovra: sì del Senato, anticipato il voto alla Camera
Manovra: sì del Senato, anticipato l'esame alla Camera. Tornano ticket e tagli alle agevolazioni
 
Inizierà dalle 14.30 circa la prima chiamata per il voto di fiducia, venerdì alla Camera, sulla manovra economica approvata al Senato. La seduta prenderà il via la mattina alle 10 per la discussione generale al termine della quale il governo chiederà la fiducia. Le dichiarazioni di voto in diretta tv partiranno verso le 13 e a seguire il voto di fiducia. Alle 16.30 invece inizieranno le dichiarazioni di voto finali per il via libera definitivo senza modifiche rispetto al testo del Senato. In serata è previsto l'ok senza modifiche della commissione Bilancio che si riunirà dalle 19 alle 21. Dopo il disco verde a Palazzo Madama con voto di fiducia, il testo del maxiemendamento non è stato ancora trasmesso a Montecitorio. Proprio per seguire la manovra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rinviato la visita di Stato prevista in Serbia. Il titolare del ministero dell'Economia Giulio Tremonti dovrebbe prendere parte al dibattito.
Prima approvazione - Il Senato della Repubblica ha approvato la manovra con 161 sì ,135 no e 3 astenuti. Continua quindi il rush finale per la maratona parlamentare sull'approvazione veloce dopo la modifica, rispetto al decreto varato dal Governo, e successivamente al confronto con opposizioni, autonomie e le richieste della stessa maggioranza.
Maxi emendamento - Il pacchetto uscito dal lavoro notturno dalla commissione Bilancio del Senato e le proposte emendative messe a punto dal Governo hanno riguardato vari temi: dalle pensioni alle stock option, dalle privatizzazioni alle liberalizzazioni degli ordini professionali, dal patto di stabilità interno ai ticket sanitari, dagli ammortamenti per le concessioni all'imposta di bollo sui depositi titoli e il taglio alle agevolazioni fiscali. Tutte le modifiche sono state riassunte in un maxi emendamento votato oggi in aula al Senato.
A regime al 2014, in due anni 70 mld - Una manovra da oltre 70 miliardi in due anni: 23 miliardi nel 2013 e 47 miliardi a regime nel 2014. E' questa la nuova entità del decreto di correzione dei conti dopo le modifiche del Senato. Il passaggio a palazzo Madama ha fatto lievitare il decreto di 6 miliardi nel 2013 che si vanno a sommare ai 17 miliardi iniziali raggiungendo quota 23 miliardi e di 22 miliardi nel 2014 che aggiungendosi ai 25 miliardi iniziali raggiunge quota 47 miliardi. Complessivamente nel biennio 2013-2014 la manovra sale quindi a 70 miliardi di euro.
Le novità - A sorpresa viene anticipato l'ingresso del ticket sanitario. Si pagheranno 10 euro per le visite specialistiche e 25 euro per il codice bianco al pronto soccorso. Quanto alle pensioni chi ha 40 anni di contributi andrà in pensione un mese più tardi già a partire dal 2012, due mesi dopo nel 2013 e tre nel 2014. Previsti anche tagli alle cosiddette rendite d'oro con un prelievo del 5% sulle pensioni superiori ai 90 mila euro l'anno e del 10% per chi supera i 150 mila euro. Capitolo deposito titoli. Chi ha azioni, obbligazioni o titoli di Stato subirà un prelievo di 34,20 euro fino a 50 mila euro, 70 fino a 150 mila, 240 tra 150 e 500 mila, 680 oltre i 500 mila.
Tagli a tutti i bonus fiscali, anche a famiglie - Il taglio lineare del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali anche quelle per le famiglie. Fra le numerose voci vengono colpiti i nuclei con figli a carico, le spese per l'istruzione, quelle mediche e per gli asili nido. Per rafforzare la manovra il governo ha deciso di far entrare subito nel decreto il taglio di tutte le agevolazioni fiscali con l'obiettivo di recuperare un gettito pari a regime a 20 miliardi (4 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014). In pratica, la stretta verrà prima adottata ma potrebbe essere rimodulata se entro il 30 settembre 2013 il governo eserciterà la delega con la riforma fiscale. Tra le altre detrazioni e deduzioni che subiranno il taglio lineare anche quelle per il risparmio energetico, le ristrutturazioni edilizie, il terzo settore e le Onlus, l'Iva, le accise e i crediti d'imposta.
Ticket sanitari - La stretta sulla Sanità prevede il rientro dei ticket di 25 euro sui codici bianchi di pronto soccorso e quelli di 10 euro sulla diagnostica così come previsto da una norma del 2007, ma "le categorie deboli saranno protette" perché "è prevista l'esenzione", ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. La reintroduzione immediata dei ticket premetterebbe di rimediare circa 480 milioni che venivano invece stanziati per consentire l'esenzione per tutto il 2011.
Addolcito il patto di stabilità interno - Due degli emendamenti del relatore, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), sono stati riformulati, nonché una delle proposte di modifica delle opposizioni, riguardante le sentenze inappellabili. Dei due emendamenti riformulati uno riguarda il patto di stabilità interno con un “addolcimento” dei criteri per individuare gli enti locali virtuosi. Inoltre tra le Regioni che saranno sanzionate per non aver rispettato il patto di stabilità interna, non saranno annoverate quelle che hanno dovuto affrontare un rientro dal deficit sanitario. Norma fortemente voluta dal Governatore della Campania, Stefano Caldoro, che ha partecipato al vertice di maggioranza tenuto in Senato. Anche l'emendamento riguardante l'ammortamento per le concessionarie e l'imposta sui depositi titoli è stato modificato. In particolare è sta rimodulata la tassa sui depositi titoli per gli anni a partire dal 2013.
Aumento Irap dello 0,3% su concessioni non autostradali - L’ultima versione della Manovra prevede anche l’aumento dello 0,3% dell'Irap (da 3,9% a 4,2%) sulle concessionarie. Fanno eccezione autostrade e trafori per cui resta confermata la riduzione dal 5% all'1% della deducibilità delle somme accantonate nel cosiddetto fondo di ripristino. Salta quindi il contrastato tetto dell'1% contenuto nella manovra sulla deducibilità degli ammortamenti dei beni devolvibili per tutti i concessionari.
Migliorati i saldi di 22 mld al 2014 - Migliorano i saldi della Manovra. Lo ha detto il relatore di maggioranza Gilberto Pichetto Fratin, spiegando che si tratta di 22 miliardi al 2014. Intervenendo in Aula il relatore ha detto che i saldi sono migliorati di 2 miliardi nel 2011, 5 miliardi nel 2012, 6 miliardi nel 2013 e 22 al 2014.

13 Luglio 2011 Redazione di Tiscali

 
Dice il ministro Giulio Tremonti:

Le cause della crisi economica mondiale sono ancora presenti 

e gli ultimi tre anni sono stati "anni persi" perchè non si è fatto niente di quello che serviva,

 tutto quello che ha causato la crisi è ancora presente, è ancora tra di noi ed è peggio.

 Niente di quello che doveva essere fatto è stato fatto. Sono stati tre anni persi".

 

Dice Hominibus,
Sollecitato della notizia che una spropositata magione ad uso privato,
su cui sembra premere l'interesse di un nababbo ancora a piede libero,
possa bastare per un congruo risarcimento per centinaia di milioni di euro,
Ecco come sostituire questa manovra per 70 miliardi di euro in 2 anni
arbitraria nei metodi, incerta nei risultati, iniqua nella ripartizione,
con una idea semplice, elementare come l'uovo di Colombo,
capace di dare benefici, anziché oneri, e per vari anni,
specialmente in assenza di un simile ministro,
che ammette che si sono persi tre anni,
ma ne vuole perdere altri due!
 

 Perché non si azzera il debito pubblico?

Basterebbe applicare un'imposta patrimoniale

su quel 10% che detiene quasi il 50% della ricchezza,

valutabile intorno a 25mila miliardi di euro, per azzerarlo,

utilizzando una aliquota fissa del 7,5%, a titolo di risarcimento

del danno subito dal pollaio in anni di storia repubblicana,

in cui l'extra di bilancio ha apportato pochi vantaggi

all'allevamento ed accumuli di profitti indebiti

per l'amorevole compagnia di soccorso.

 

La stessa amorevole compagnia di soccorso

che oggi é in condizione di valutare quel debito,

 rispetto al pollo di allevamento, sotto una luce diversa

perché esso rappresenta un'ulteriore occasione speculativa,

in quanto addirittura il tanto temuto peggioramento dello spread,

 se tenuto entro limiti di sicurezza, costituisce per l'allevatore

una soglia di investimento più accettabile per capitali

che sono avvezzi a ritorni molto più interessanti

nel magico mondo della finanza d'alto loco.

 

La stessa amorevole compagnia di soccorso

sta agendo di concerto con la matrice europea,

da cui, avendo dimostrato l'inesistenza di un pericolo

reale e imminente di affaticamento del pollaio nostrano,

ha avuto l'avallo per insistere nell'insana attività di sfruttamento

che sarà consolidata per l'intero quadriennio 2010/2014,

con buona pace dei pennuti, adusi a soffrir tacendo,

a cui bisognerà augurare una grande capacità

di resistenza allo sfinimento psico-fisico.

 

E così non rimane, per il momento,

che estendere ed applicare il trattamento

già ipotizzato per le principali istituzioni italiane:

la rifondazione della Comunità Economica Europea,

affinché non costituisca una sovrastruttura internazionale
per il rafforzamento delle brutte abitudini nazionali,
ma il luogo in cui possa finalmente affermarsi
un modello sociale superiore che realizzi
pari dignità per TUTTI i suoi Cittadini.

 

 
Allora, un invito affinché anche la CEE si faccia affascinare dal sogno di Hominibus:
 
Un'Italia in un'Europa ed in un Mondo semplicemente condominiali,
senza fasulle imposte sui redditi, né sui presunti valori aggiunti,
senza strutture elefantiache di politici ed esperti inadeguati,
preposti a salvaguardia di posizioni ormai indifendibili,
demandando alla capacità di associazione privata
molte delle prerogative delle rappresentanze,
e risolvendo lo snodo centrale del vivere
con un puntuale fisco patrimoniale
sui cespiti presenti nei territori,
imponibili con una aliquota
risultante dal rapporto:
 
Spesa approvata / Ricchezza censita
criterio comune da applicare a livello di
Confederazioni di Stati, Stati, Regioni, Province, Comuni
per la ripartizione degli oneri per servizi comuni indivisibili.
 
 
Roma, 14 Luglio 2011
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.