Via libera del Consiglio dei ministri alla manovra economica per il
pareggio di bilancio nel 2014 e al ddl delega sulla riforma fiscale. Tra
le novità dell'ultima bozza del decreto l'aumento soft dal 2020 dell'età
di pensionamento delle donne nel privato, il taglio del 30% sugli
incentivi sulle bollette di luce e gas, riduzione ai trasferimenti di
regioni ed enti locali per 9,6 miliardi nel biennio 2013-2014, la
stretta sull'assenteismo e le auto blu. Salta invece la tassa sui Suv,
mentre arriva la liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura
dei negozi nelle zone turistiche.
Per il premier Berlusconi si tratta di una manovra di "buon
senso". La lunga giornata del Cavaliere si conclude con il via
libera ufficiale al provvedimento economico. Chiuso dall'ora di pranzo a
palazzo Chigi per una serie di incontri (l'ultimo con Giulio Tremonti)
prima della riunione fiume del governo che si conclude dopo più di
quattro ore, il premier si presenta con il titolare del Tesoro in
conferenza stampa per mettere in chiaro come il testo appena varato "sia
condiviso da tutta la squadra di governo" così come la volontà di
"arrivare al pareggio di bilancio". Ed è proprio la collegialità il
tasto che preme il Cavaliere per mettere a tacere, almeno ufficialmente,
le polemiche ed i malumori che hanno accompagnato la stesura del testo
fino alla sua approvazione in Cdm.
Un modus operandi che Berlusconi intesta a Giulio Tremonti,
protagonista "di un lavoro difficile di collegamento - aggiunge ancora
il Cavaliere - con un continuo dialogo con i membri del governo". Ecco
perché è proprio al 'superministro' che vanno i ringraziamenti per "la
sua pazienza". Chiusa la partita del governo ora la palla passa al
Parlamento: "Siamo aperti al confronto" con l'opposizione mettere in
chiaro il Cavaliere anticipando però che sulla manovra "si arriverà al
voto di fiducia". E prendendo come esempio "i reiterati inviti del capo
dello Stato" il Cavaliere auspica che "il pareggio di bilancio diventi
obiettivo comune e condiviso" da tutte le "forze responsabili". Guai
invece a vedere secondi fini nell'approvazione del testo: il sì alla
manovra mette in chiaro il capo del governo: "Non ha come obiettivo
quello di tenere in vita il governo, legittimamente eletto e che resterà
in carica fino a fine legislatura".
Altro punto su cui Berlusconi ci tiene a fare chiarezza
è che "il rigore dei conti" obiettivo cuore della manovra non avrà come
effetto "quello di mettere le mani nelle tasche degli italiani". Punta
l'attenzione "sull'equilibrio" del provvedimento Giulio Tremonti. Il
titolare del Tesoro rinvia ad una conferenza stampa in programma per
domani i dettagli e le tabelle ma fedele ai principi ispiratoti del
provvedimenti non manca di sottolineare come "il pareggio di bilancio
non sia un obiettivo di ragioneria, ma un obiettivo politico ed etico
del Paese". In ogni caso il premier ci tiene a sottolineare che per
quest'anno la manovra contiene solo un "lieve intervento". Il via libera
al documento consente al Cavaliere di poter prestare attenzione anche ad
altro (Pdl in primis con la nomina di Alfano a segretario del partito)
anche se momenti di tensione si sono registrati anche nel lungo
pomeriggio a palazzo Chigi.
Lo smarcamento della Lega sul dl rifiuti, nonostante
sia stato concordato con il Cavaliere, la dice lunga sul nervosismo del
Carroccio. Una lunga battaglia sull'Ice avrebbe invece visto
contrapporsi il ministro Paolo Romani e il titolare della Farnesina
Franco Frattini. A spuntarla sarebbe stato quest'ultimo con
l'assegnazione al ministero degli Esteri delle funzioni dell'Istituto.
L'opposizione si prepara alle barricate. A bocciare
senza appello la manovra è il leader del Pd Pier Luigi Bersani: "Io mi
sono fatto un'idea: sono arrivati là impreparati", dice il leader
democratico convinto che "sul periodo 2013-2014" la manovra "lasci un
buco, un punto interrogativo, che è una bomba a orologeria".
Casini "Manovra che spalma tutti gli oneri sul futuro"
- Il leader Udc ha insistito sul rischio dell'impatto che queste misure
potranno avere sui mercati e quindi sulla credibilità economica del
nostro paese. Il Governo - ha detto - continua a non fare nulla, ma ha
l'impatto dei mercati. Ha costruito una manovra per spalmare sul futuro
quel che sarà il principale onere dell'attuale manovra, ma i mercati
sanno leggere la manovra, perché non sono scemi. Il rischio vero -
precisa Casini - è che scaricando tutto sul 2013-2014, se le cose in
Europa si complicheranno, e se la Grecia contagerà Spagna e Portogallo,
questa manovra non sarà servita a nulla". L'unico obiettivo a cui
dimostra di puntare veramente il Governo, a questo punto, è "una manovra
elettorale".
01 luglio 2011
Redazione Tiscali
La riflessione di Hominibus
Della presentazione della manovra di governo
quello che colpisce di più, oltre all'evidente suo "BUON SENSO",
é la pubblica dichiarazione fatta dalla grande Zecca, con
sistema fiscale privato,
sulla liberalità di devolvere a beneficenza la sua indennità di
governo, di Euro 2.400,
meno della metà della liberalità profusa alle decine di allegre
accompagnatrici,
che, come riportano i giornali, sono abituali presenze nelle sue
magioni,
a ornamento delle proprie origini d'impresario.
Partendo dal discredito della lobby politica
che, dopo tanti secoli dalla condivisa accezione dell'epoca
medievale,
non mostra alcun segno di ravvedimento, né da destra né
tantomeno da sinistra,
al punto che accetta un capo di governo plurindagato, a
causa dei forti mezzi persuasivi,
e gli concede una pacifica e rilassante prosecuzione del suo
personale magistero,
malgrado il malumore del popolo sovrano nelle consultazioni
elettorali
e nel referendum abrogativo di sue leggi,
popolo sovrano solo quando gli conviene,
altrimenti relegato nel ruolo storico di pollaio di
allevamento speculativo,
a cui dare un supplemento di mangime, solo se c'é il rischio di
non sopravvivenza,
che farebbe mancare il vitale sfruttamento a favore dei soliti
benestanti,
allergici a sistemi fiscali equi ed efficienti.
Allargando all'impresentabile maggioranza,
fatta di personaggi che rappresentano solo inconfessabili
interessi,
sarebbe stato vero "BUON SENSO" dare una svolta al sistema
fiscale vigente
con una robusta imposta sui patrimoni al di sopra di certa
consistenza,
come acconto per l'indennizzo del pollaio,
azione da perfezionare nel medio termine,
affinché il prelievo si sposti esclusivamente su quella vera
ricchezza
che sta sotto gli occhi di tutti, facile da rilevare
perché impossibile da nascondere,
e, quindi, unica soluzione per garantire equità, efficacia,
efficienza,
eliminando evasione, elusione e finta solidarietà
Infine, allo scopo di alleviare lo shock degli allevatori,
l'azione fiscale dovrebbe esonerare tutte le forme
di ricchezza finanziaria,
come capitali, depositi, retribuzioni, pensioni, azioni,
obbligazioni, partecipazioni, ecc.
non solo per la difficoltà di sicuro controllo per le strutture
più complesse,
ma perché il suo costo si scarica infine sui più deboli.
Quindi, dato il "POCO BUON SENSO", il verdetto é
dato sulle Istituzioni,
considerandole TUTTE responsabili della qualità delle
storiche compagini di governo,
di cui l'attuale deve considerarsi come terminale di un
processo degenerativo:
Elenco dei Siti bisognosi di
urgenti ammodernamenti
      

Gli Ospiti di questo
edificio debbono essere privati dell'arbitrio di preordinare il
prelievo fiscale in piena libertà, a favore di un'Authority che
sappia applicare l'art. 53 della Costituzione, con criteri molto
simili all'amministrazione condominiale, ed evitare che il
pensoso senza-vergogna di turno stabilisca magicamente, p.e.,
la riduzione delle aliquote da 5 a tre, mentre ne basterebbe
una sola e, per giunta, uguale per tutti, per negare il residuo
arbitrio di una progressività 'ad capocchiam', come direbbero i
latinisti di Napoli !
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Gli Ospiti di questo
edificio, come quelli dell'edificio precedente, debbono essere
privati delle competenze di cui sopra, per consentire il vero
rispetto della reale capacità contributiva dei Cittadini !
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Gli Ospiti di questo
edificio hanno sempre dimostrato superficialità ed
improntitudine nel prelievo fiscale, essendo sempre in più o
meno grave conflitto con i propri interessi e raggiungendo Il
fondo con la grande Zecca, con sistema fiscale privato, ed il
suo costosissimo apparato a carico delle finanze pubbliche ! |
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Gli Ospiti di questo
edificio hanno il grande compito di vigilare sulla
Costituzione, ma non hanno i mezzi per svolgere un'azione
efficace, perché non dispongono di 'motu proprio' e sono spesso
tacciati anche di essere 'comunisti', come afferma la grande
Zecca, con sistema fiscale privato ! |
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Gli Ospiti di questo
edificio sono troppo impegnati a difendere la loro autonomia per
apprendere l'uso di una semplice calcolatrice e scoprire la
disonestà del prelievo fiscale ! |
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Gli Ospiti di questo
edificio non hanno mai avvertito la necessità di usare l'art.74
della Costituzione per fare almeno riflettere seriamente il
Parlamento sulla disonestà del prelievo fiscale. Meno
forma, più sostanza in termini di rispetto reciproco, per
sostituire molta solidarietà con diritti sacrosanti, più utili
alla povera gente, altrimenti ognuno per sé e un Dio per tutti.
Stante il diritto di vivere nel territorio in cui si nasce, se
al ricco non piace convivere con i poveri, considerando un onere
insopportabile condividere il suo benessere con tale prossimo,
egli ha maggiori possibilità di scegliersi diverse sistemazioni,
come migrare verso aree di aggregazione tra pari. I poveri,
rimasti soli, saprebbero scegliere le soluzioni più adatte alle
loro necessità, come, p.e., coltivare meglio le terre a
disposizione, anziché essere coinvolti in spese faraoniche,
utili solo per chi é in condizione di coglierne i vantaggi ! |
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E perfino gli
Ospiti , anche se Santi, di questo edificio non hanno mai
avvertito il bisogno di segnalare con determinazione
l'evidente disonestà dei sistemi fiscali in Italia e nel
Mondo, condizionati dai consistenti oboli provenienti dai
gettiti fiscali ! E' incredibile la loro assunta delega di
intermediazione verso l'Alto e la sostanziale impreparazione
come cittadini del mondo nel concepire rapporti diversi
dall'assistenza per aiutare coloro che ne hanno bisogno e che
potrebbero, invece, essere sostenuti concretamente
nel riconoscimento dei loro diritti , come avviene nel rapporto
paritario tra privati nella ripartizione di oneri comuni per
servizi indivisibili, in cui vale la proporzione dell'entità dei
beni conferiti che ne traggono i benefici. |
Il sogno di Hominibus
Un'Italia in un'Europa ed in un
Mondo semplicemente condominiali,
senza fasulle imposte sui
redditi, né sui presunti valori aggiunti,
ma solo un censimento puntuale al
valore di mercato
dei cespiti presenti nei
territori, imponibili con
una sola aliquota, data dal
rapporto:
Spesa
autorizzata / Ricchezza censita
Roma, 1 Luglio 2011
Hominibus
Movimento di opinione per la
costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti
della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente
favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.