TEATRINO POLITICO
La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli
(Il tentativo di educarne uno, perché possano essere educati tutti)

Berlusconi: voto rafforzerà il governo. Nominati nove sottosegretari.

Fini: "Premier merita compassione"
Eccoci arrivati. Quanto promesso ai responsabili è stato dato. Dopo mesi di trattative, arriva l'allargamento della compagine di governo: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha infatti proposto al Consiglio dei Ministri, che li ha nominati, nove nuovi sottosegretari. I nuovi membri del governo dovrebbero essere Aurelio Misiti alle infrastrutture, Roberto Rosso all'Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Daniela Melchiorre allo Sviluppo economico, Catia Polidori e Bruno Cesario all'Economia, Antonio Gentile all'Ambiente e Riccardo Villari ai Beni culturali. A questi si è aggiunto all’ultimo momento Giampiero Catone, che andrà allo Sviluppo Economico.
A parere del premier Silvio Berlusconi si tratta di di una scelta logica dopo lo strappo dei finiani. "So che ci saranno tante ironie" sulla nomina dei nuovi sottosegretari, "ma non mi sembra siano fondate perché questi sottosegretari fanno parte di quella terza gamba che si è formata in sostituzione del Fli che si è portato al centro e praticamente all'opposizione di questo governo, liberando posti che ci è parso assolutamente logico assegnare". Questo "consente al governo di operare in Parlamento con una maggioranza coesa e sicura e che ci permetterà di realizzare quelle riforme" che non sono state possibili a causa dell'opposizione di Gianfranco Fini.
Berlusconi ha inoltre aggiunto che l'allargamento della squadra di governo "non è finito". "Intendiamo - ha spiegato - aumentare il numero dei componenti della squadra di governo di circa una decina". Poi ha continuato: "Ora abbiamo una maggioranza più coesa politicamente ma questi numeri costringeranno ministri e sottosegretari ad essere sempre presenti in Parlamento al momento dei voti. Stiamo facendo i conti, riteniamo di avere la necessità di incrementare i componenti del governo, e faremo un apposito ddl che manderemo in Parlamento". Dunque, ha aggiunto Berlusconi, "ci sarà la possibilità per tanti parlamentari che giustamente ritengono di poter dare un contributo all'azione di governo di trovare soddisfazione a queste loro aspirazioni".
Fini: "Premier ossessionato da me". "Quella di Berlusconi nei miei confronti è ormai un'ossessione che non merita più risposte politiche. Solo compassione". E' quanto dichiara il presidente della Camera, Gianfranco Fini, replicando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio. "La diaspora di Fini e di alcuni suoi uomini ha consentito di dare vita a una nuova maggioranza di governo, con la costituzione di una terza gamba a sostegno dell'esecutivo fatta da parlamentari che sono venuti via dai gruppi a cui appartenevano, gruppo misto e forze di opposizione dove non erano in accordo con le politiche dei gruppi stessi", aveva detto il premier. "Oggi questa maggioranza è più esile nei numeri - aveva proseguito -, ma più coesa politicamente e determinata.
Il copione è stato rispettato fino in fondo anche verso la Lega. Umberto Bossi ha atteso che la mozione del Carroccio sulla Libia fosse approvata prima di incontrare Silvio Berlusconi e seppellire, con una cena di riconciliazione, l'ascia di guerra. Alla fine il Senatur ha ottenuto ciò che voleva: ha tenuto sulle spine la maggioranza, 'vendicandosi' per il mancato preavviso sui raid in Libia ma, soprattutto, ha incassato il massimo ritorno elettorale in vista delle amministrative. In cambio, il premier ha ottenuto il via libera al 'rimpastino' col quale distribuire alcune poltrone “sottosegretariali” agli irrequieti Responsabili, ricavandone un po’ di tranquillità per la maggioranza.
Ovviamente positive le reazioni degli interessati. Silvano Moffa, esponente di Iniziativa responsabile, è soddisfatto per la nomina all’interno del suo gruppo: "Era un po’ nelle cose, il Governo presentava posti vacanti", ha commentato alla Camera, a margine di una conferenza stampa per la presentazione di una proposta di legge per istituire 'zone franche' nelle aree inquinate o contaminate. I posti liberi però non sono stati tutti occupati, a suo giudizio: "No, credo - ha spiegato - che sia un primo assestamento, ci sono spazi che vanno ancora occupati. Ma non credo che tra noi ci siano delusi, questa questione non va guarda come una occupazione di posti da parte dei Responsabili". Secondo Moffa non c'è stata nessuna pressione per le nomine da parte del suo gruppo: "Il presidente del Consiglio ha scelto in assoluta libertà e lo ha fatto, mi pare, in maniera oculata".
Diametralmente opposta invece la presa di posizione dell’opposizione. Il Pd definisce "indecorosa" la nomina dei nuovi nove sottosegretari del Governo Berlusconi, prevalentemente dei responsabili,considerata "uno schiaffo ai cittadini" ai quali vengono invece chiesti sacrifici. "E' uno spettacolo - ha commentato Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Ps- indecoroso. Bastano numeri e nomi a confermare che questo governo si regge soltanto su cambiali pagate o da pagare. Otto-nove sottosegretari; Rosso, Melchiorre, Polidori, Cesario, Misiti, Villari, Gentile e Catone? Ci sono i Responsabili che soltanto qualche giorno fa avevano dichiarato di "soprassedere" in nome delle urgenze del Paese (già risolte?); ci sono i Liberali, gli ex Fli tornati al Pdl. Chiunque abbia dato ha ricevuto un posto, ma non proprio tutti e quindi o si procederà a nuove nomine o cominceranno a mancare i voti in aula. E' una vergogna - ha detto ancora- perché questo governo non rappresenta l`Italia, uno schiaffo in faccia ai cittadini che lavorano e investono, ai ragazzi senza prospettiva, a chi fa della dignità e del merito il proprio stile di vita.
Per il finiano Granata "i 'disponibili' sono accontentati, il prezzo è stato pagato, la Patria è salva!!!!" E' questo il commento dell'esponente di Futuro e Libertà subito dopo la nomina dei nuovi Sottosegretari del governo Berlusconi. Granata sottolinea che così "si perfeziona una delle pagine più vergognose della storia della Repubblica. Con Berlusconi - conclude il vice presidente della commissione antimafia - e con i suoi metodi nessun dialogo al centro e in periferia è possibile: spero lo abbiano definitivamente capito tutti". "Aumenta la disoccupazione, in particolare giovanile e delle donne. Cresce la precarietà. E qual è la risposta del governo ai problemi del paese e ai drammi di tante famiglie? L'aumento del numero dei sottosegretari", afferma in una nota Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd.
 
05 maggio 2011 Redazione Tiscali
L'incitamento di Hominibus
 
all'ill.mo Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
 
(La preghiera é offerta con la stessa fiducia dei devoti a S. Gennaro)
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
é noto che la Cosituzione italiana Le attribuisce
la rappresentazione più alta di civiltà e democrazia
per la popolazione italiana residente in questo Stivale,
ruolo che Lei esercita con estrema proprietà di accenti,
e di argomenti e di riferimenti e di atteggiamenti composti,
formalmente ineccepibili, di grande capacità comunicativa,
che inducono il destinatario del messaggio a condividere
i sentimenti ed i propositi dei Suoi interventi come seri,
generati da una personale e profonda partecipazione,
al di sopra di qualsiasi sospetto di travisamento
volontario della realtà o di coinvolgimento
nei fatti oggetto di intervento.
 
Ma...
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
potrebbe venire il sospetto che quello che
é accaduto nel Paese, cominciando dai macellai
improvvisatisi... costruttori, perdigiorno... consiglieri,
persone senza preparazione amministrativa... assessori,
sindaci eletti da popolazioni male o scarsamente informate,
amministrazioni provinciali, regionali, nazionali fuori ruolo,
governo diretto da un impresario esperto in affari privati,
che usa il Parlamento come uno strumento personale,
sinistra politica, da cui Lei proviene, in disarmo,
tutto questo può essere ricondotto a Lei,
alla Sua pur elegante superficialità.
 
Infatti ...
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
Lei si concentra nelle forme e non intravede
la sostanza della realtà politica che La circonda,
rappresentata dalla decomposizione di Camera e Senato,
adesso veramente specchio del clima di cialtroneria imperante,
in cui non sconcerta un capo di governo da decenni plurindagato,
rifugiatosi nella carica con l'uso spregiudicato di leggi elettorali
per infarcire scranni parlamentari di propri legali e dirigenti
a carico dello Stato e vantaggio politico personale,
senza intaccare minimamente il fisco privato,
di cui gode questo sciagurato protagonista
di una insolita miserabile sceneggiata.
 
E questo accade perché ...
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
gli storici tutori verso chi aveva reale bisogno di tutela
hanno fallito nella loro missione perché tutti hanno sofferto
dello stesso malessere di cui é affetta la Sua personalità politica,
che si basa sulla convinzione che la società perfetta non é realizzabile,
valutazione corretta, da interpretare in senso propositivo, non remissivo,
perché, come tutte le cose in natura, nulla é perfetto, ma perfettibile,
se si lavora nella direzione giusta che spesso é quella più semplice.
Ma questo può accadere solo se il pensiero é limpido ed onesto,
capace di riconoscere il vantaggio di tutti come il proprio
e se non si ha la necessità di nascondere il contrario
con un profluvio di accorgimenti  vigliacchi
che non fanno onore agli autori.
 
A chiarimento di quanto affermato ...
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
chi ha bisogno di tutela non é un disgraziato
che bisogna continuamente soccorrere, ma un individuo
che in un sistema fiscale onesto godrebbe del vantaggio di essere
sollevato da molta parte della contribuzione che l'attuale losca fiscalità
gli scarica in modo subdolo attraverso gli innumerevoli canali di prelievo,
in scoperta violazione della effettiva capacità contributiva del cittadino,
che non é una velleità costituzionale, applicabile solo ad una società
perfetta, ma un principio rigoroso nella economia privata, come
nei condomini e negli enti per le spese comuni indivisibili,
per far coincidere l'onere con l'utilità dei beni serviti,
criterio vituperato da questa classe politica,
che ama concedere dall'alto elemosine
in sostituzione minimale di diritti.
 
Concludendo ...
 
Caro Presidente Giorgio Napolitano,
meno forma, più sostanza se vuole occuparsi
delle vicende italiche, visto l'onere istituzionale della carica.
Approfitti della Sua posizione per smascherare il delitto che si sta
proseguendo, in forma sempre più grave ed insopportabile, da una banda
di personaggi senza scrupoli, che, cogliendo l'opportunità di un capopopolo
con grande capacità di corruzione, grazie anche ai molti mezzi a disposizione,
sta collaborando alla blindatura di un potere politico che può anche addebitare
esborsi rilevanti ai cittadini inermi per semplici convenienze elettorali , che non
hanno alcun ritorno obiettivamente vantaggioso per la stragrande maggioranza.
Dall'alto del colle sarebbe molto bello recitare, anche se può costarLe qualche
 scontro istituzionale per invasione di campo, ma comprensibile e giustificabile
per i lodevoli scopi di restaurazione di giustizia, le seguenti magiche frasi:
Signori, di destra e di sinistra ...
Questa Zecca al governo é la prova deI nostro fallimento!
E' improcrastinabile una rapida rivoluzione del sistema fiscale.
L'Italia deve dare un esempio di saggezza e composizione sociale,
rinunciando definitivamente agli intrallazzi a protezione dei più ricchi
e proponendo la rapida sostituzione del sistema fiscale sul reddito con ...
Il Sistema fiscale patrimoniale
(detto anche condominiale)
in stretta connessione col mercato
per evitare gli effetti tragici e devastanti del cosiddetto 'mercatismo',
se avulso dalla ricchezza reale, da diffondere in Europa, nel Mondo,
unico strumento per razionalizzare le amministrazioni pubbliche,
realizzare equità, efficienza, efficacia, economia, trasparenza,
ridurre la solidarietà, trasformandola in sacrosanti diritti,
eliminare evasione, elusione ed indebiti arricchimenti,
impedire il libero esercizio delle imposte da pagare,
sostituendo così definitivamente l'arbitrio politico
con il rapporto tra spesa e ricchezza censita,
STACCARE QUESTA ABOMINEVOLE ZECCA
dal corpo indifeso di una popolazione
 affascinata perché non informata,
affinché così possa scuotersi
e gridare a squarciagola ...
"Al voto, al voto!"
 
Roma, 05 Maggio 2011
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
strozzate da sistemi fiscali vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.