TEATRINO POLITICO
Il sequel grottesco delle inverosimili sceneggiate tra allevatori di polli
(Locations abituali: Presidenza della Repubblica, Parlamento, Governo, Radio-Tv, Giornali, Centri di potere) 
 Il premier Silvio Berlusconi 
Mediaset, processo rinviato all'11 aprile. I giudici dichiarano Berlusconi contumace
Berlusconi attacca il Quirinale: "Se a Napolitano non piace una legge la rimanda indietro"

Dallo sproloquio del beduino brianzolo, asserragliato da anni al Governo,

é necessario dare la necessaria evidenza alla seguente affermazione:
"L'opposizione? Vecchi comunisti - 
L'opposizione che abbiamo non è socialdemocratica,
abbiamo ancora i vecchi comunisti, non hanno cambiato nulla. 
C'è questo Bersani - ha proseguito il premier - che apre bocca e vedete cosa esce:
 quando uno dice bianco, lui risponde nero e viceversa. Insulti a valanga.
E poi guardate al loro programma:
vogliono rimettere l'Ici,
raddoppiare le imposte sui bot e sui dividendi dal 12,5% al 25%
e al terzo punto una bella patrimoniale."
 
La preghiera dei Cittadini italiani disgustati dalla personalità dell'attuale Capo del Governo
 
Ill.mo Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
 
L'opinione di Hominibus
Se un beduino brianzolo si é intrufolato a Palazzo Chigi,
l'onta di un simile evento si abbatte sulla nostra storia democratica,
ombreggiando la levatura dei nostri Padri costituzionali, dei nostri Partiti,
delle nostre Istituzioni, della maturazione civile e sociale del nostro Popolo,
e ponendo l'urgente necessità che siano identificate ed eliminate le condizioni
che, se da un lato hanno reso possibile porre in evidenza l'esito fallimentare,
dall'altro danno il vantaggio di un risultato netto, al di fuori d'ogni dubbio,
a cui basta far seguire proporzionate correzioni, liberando la mente
da schemi ormai poco adatti a governare la società odierna.
 
Se un beduino brianzolo ha occupato Palazzo Chigi,
ciò é da addebitare ad un'opposizione che é sicuramente fuori ruolo,
non perché non corrisponda alla etichettatura di forza socialdemocratica,
ma anzi perché ne é rimasta imprigionata in schemi funzionali non più adatti
per affrontare i problemi di oggi, così come ne é rimasta anche la maggioranza,
entrambe dimostrando di non sapere o volere adeguare la dialettica sociale
alle nuove opportunità e nuove esigenze offerte e poste da un progresso
che impone alla prima di non barare nel ruolo di garante dei più deboli,
alla seconda di smettere di lucrare in solidarietà contro diritti.
 
Perché il beduino brianzolo, abbarbicato a Palazzo Chigi,
giunge al punto di ghignare, come d'abitudine, per Ici e Patrimoniale e
promettere una resistenza ad oltranza non perché potrebbe giustificarne
l'iniquità per tutti i ceti sociali, ma perché é sospettato per l'enorme ricchezza
beffando lo Stato con triangolazioni elementari nell'importazione di diritti televisivi
che, seguendo una prassi diffusa tra operatori su estero, gli hanno permesso
di esportare capitali, aumentare i costi, presentare bilanci meno brillanti,
ottenere concessioni meno gravose e profittare in paradisi fiscali,
imprese inefficaci in un sistema fiscale di tipo patrimoniale.
 
Ma se il beduino brianzolo, che ha riparato a Palazzo Chigi,
continua ad avere gioco facile nel pagare imposte non proporzionate,
proseguendo a godere vantaggi ormai indebiti in una società più accorta,
l'opposizione non riesce a comprendere che ciò dipende dal sistema fiscale
basato sul reddito, che, considerata la dinamicità dei mercati di merci e capitali,
impone di sostituire subito la base imponibile con la ricchezza reale censibile,
per evitare che l'onere per la copertura delle spese indivisibili sia ancora
a carico di lavoro, impresa, consumi, compravendite, successioni,
che causano la discrepanza con la vera capacità contributiva.
 
Quindi, il beduino brianzolo, ora assediato a Palazzo Chigi,
può essere stanato solo se l'opposizione farà proprio un programma
 di riforma fiscale che spieghi a chiare lettere la opportunità di una proposta,
che non é di sinistra, ma solamente onesta, corretta, equa, facile, economica,
la sola capace di eliminare l'iniquità del sistema vigente, che é servito in passato
per favorire la capitalizzazione necessaria all'avviamento di settori produttivi,
oggi non più per la maturazione dei mercati finanziari e della forza lavoro,
entrambi bisognosi di un impiego libero da oneri che ne anticipino
la prospettiva di un ritorno, senza aspettare i veri risultati. 
 
Dunque, al beduino brianzolo, resistente a Palazzo Chigi,
bisognerebbe chiedere di provare a contestare la seguente proposta:
un fisco patrimoniale che concentri l'attenzione solo sulla ricchezza fisica,
mobile, immobile, civile, commerciale, industriale, religiosa censita sul territorio,
il cui valore sia definito automaticamente dal mercato con gli opportuni meccanismi
che consentano il controllo e l'aggiornamento del valore dichiarato dei cespiti
mediante il semplice incontro della domanda ed offerta, al fine di realizzare
contemporaneamente la concordanza tra base imponibile ed imposta 
ed eliminare l'arbitrio politico ed i rischi di riscossione indiretta.
 
Così, il beduino brianzolo, che é contumace a Palazzo Chigi,
dovrà contestare la capacità di simile rivoluzione fiscale ad assicurare
non solo l'affidabiltà, l'economicità, l'equità, la trasparenza, la democrazia,
ma anche la chiara missione di mettere la parola fine alla mortificante commedia
di propositi reiterati di riparare efficacemente a evasione, elusione e grandi priviliegi
che ciclicamente sono enunciati da ogni parte politica, senza distinzione alcuna,
con la riserva mentale di dover proteggere sopratutto gli interessi personali,
appartenendo tutti a quella classe di benestanti, da sempre abituata  a
tenere posizione a carico dei più deboli, mal rappresentati.
 
Ancora qualche giorno e si festeggerà l'unità d'Italia.
Si deve sperare che lo spirito non sia quello di
celebrare solo la dimensione del pollaio,
ma anche l'impegno a migliorare
il rispetto per tutti i pennuti,
altrimenti sarà meglio:
ognuno per sé e
Dio per tutti.
Grazie
 Signor Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
per tutto quello che vorrà fare per la vera democrazia
appoggiando il fisco condominiale, il solo che può realizzare
 un federalismo semplice, non ibrido come quello appena avviato,
perché darebbe modo di disegnare, partendo dal condominio,
la fiscalità di Comuni, di Province, di Regioni, di Stati,
sù, sù, fino  dell'Europa e del Mondo intero
utilizzando, alla fine, un solo criterio,
quello di una base imponibile
certificata dal mercato,
cioé, dai Cittadini.
 
Basta con le aliquote dal petto fuggite,
come... rutti dopo lunghe libagioni,
tra un bunga bunga e l'altro !
 
Roma, 4 Marzo 2011
 
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.