Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma

Sentenza in merito alla denuncia di incostituzionalità del sistema fiscale italiano

Abbiamo verificato la cartella, dataci in visione dall'Ufficio copia della Procura, contenente solo le nostre denunce verso il Parlamento, il Presidente della Repubblica, Il Governo, la Conferenza episcopale italiana e contrassegnata dalla scritta:
Atti non costituenti notizia di reato!
Per l'esame firmato: Dott. Verusio, per il riesame firmato: Dott. Amelio

e BASTA! 

Neppure un tratto di penna, uno scarabocchio, un segno convenzionale, un ideogramma, eppure avevamo chiesto, nel caso di archiviazione, almeno uno straccio di motivazione. Perché anche la Magistratura non vuole esporsi nel tentare una giustificazione?

Questo e' veramente un grande esempio dello scrupolo della nostra Magistratura, che tiene molto alla sua indipendenza e liberta' di giudizio.

Questo comportamento ci da' una sensazione di grande protezione contro il malcostume politico.

Veramente... Grazie di cuore.

Ah, se non ci fosse questa Magistratura, forte e giusta !!

...certo, pero', possibile che anche per Essa 2 + 2 puo' fare 3 o 5, ma non 4 ? Quali pasticci combinerà in problematiche più complesse? Merita l'indipendenza? Boh?!

In buona sostanza, abbiamo detto a questi grandi scienziati del diritto: "Lo Stato sta consumando un vergognoso delitto verso gli strati più deboli della popolazione. Se Voi, giudici, metteste da parte tutto il Vostro grande sapere, che nelle questioni semplici non sembra essere uno strumento idoneo a dirimere, e Vi affidaste, a naso, al buon senso comune oppure ad un contabile che, rispetto ai Vostri lauti stipendi, costerebbe alla comunità infinitamente meno, Vi accorgereste che in questa società, apparentemente buonista e sensibile verso il suo prossimo, accadono cose ancora più repellenti di quelle consumate nel lontano medioevo, perché allora erano espliciti atti d'imperio, oggi si fanno con il sorriso ipocrita della finta democrazia, ma sono ancor più devastanti perché, malgrado siano ammantate di grandi parole, di sentimenti sublimi, di cerimoniali commoventi, nello stesso tempo applicano i metodi occulti di sopraffazione, non molto dissimili, nei risultati, da quelli usati nell'esecrato ambiente malavitoso o, perlomeno, se si preferisce una rappresentazione meno cruenta, nei canovacci per comiche da avanspettacolo !"

Risposta: Silenzio di tomba

Abbiamo detto al nostro integerrimo Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, di fare attenzione all'Iva, l'imposta sul valore aggiunto, perché non può essere riscossa con le operazioni di compravendita di beni e servizi, con le successioni, con le donazioni, con i monopoli fiscali, con le accise, con le lotterie, perché in questo modo l'imposizione viene effettuata in maniera indiscriminata e diventa una mascalzonata, vietata dall'art. 53 della Costituzione!

Risposta: Non posso farci nulla 

(ma sappiamo che potrebbe creare grande scompiglio, richiedendo il parere della Corte Costituzionale in occasione della prossima Legge finanziaria per il 2006, e, così, come ci ha detto l'Ufficio di Presidenza, aspettiamo con ansia il momento fatidico, che dovrebbe giungere tra qualche mese),

Abbiamo denunciato il Parlamento per la sua azione in materia fiscale, perché, oltre a legiferare a sproposito sull'Iva, non vuol rilevare l'importanza che il reddito di qualsiasi origine debba essere correlato con il patrimonio, in modo da determinare quella capacità contributiva su cui poter applicare un'unica imposta annuale sulla ricchezza reale, computata in miliardesimi, grani o carati e gestire con una logica ineccepibile l'accesso a qualsiasi servizio pubblico a prezzi correlati al proprio codice di ricchezza. Ma abbiamo anche suggerito di abbandonare la pretesa di rilevare il reddito perché é una impresa titanica con risultato storico sempre deludente, confortati anche da una nutrita letteratura di Docenti universitari e dal parere di un premio nobel 1988 in scienze economiche, Maurice Allais, che raccomandano un sistema di imposizione fiscale di tipo esclusivamente patrimoniale.  

Risposta: Fuori tema, fuori luogo o evasiva

Abbiamo proposto alla C.E.I., la Conferenza Episcopale Italiana, di darci una mano nel nostro tentativo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema fiscale, con il rifiuto dell'obolo annuale dell'8 per mille, sostenendo che tramite le parrocchie avrebbe raccolto un importo forse superiore a quello rinunciato, perché avrebbe dato un esempio di consapevolezza e integrità morale, di cui la società civile ha tanto bisogno.

 Risposta: Non siamo esperti in materia fiscale e non possiamo intrometterci nelle questioni interne di uno Stato, per noi meglio l'uovo di oggi che la gallina di domani

Infine, l'abbiamo detto al Governo, perché avrebbe potuto intraprendere una iniziativa legislativa a favore di quanto da noi denunciato, ma, giustamente, dato il tipo di interlocutore, non siamo rimasti stupiti dall'esito negativo.

Risposta: Il Governo pensa a ben altre soluzioni, senza dubbio di segno contrario

Che fare, allora?

Pensateci sotto il solleone e siate pronti a suggerire la soluzione nel forum di discussione che sarà disponibile dall'1 settembre prossimo.

Vi ricordiamo che l'80% della Popolazione trarrebbe vantaggio dalla

I.A.C.C.

l'Imposta Annuale sulla Capacità Contributiva, 

che manda in soffitta le famigerate

 Irpef, Irpeg, Ires, Ire, Iva, Monopoli fiscali, Accise, ecc

Buone vacanze!

e... attenzione al Leviatano, sempre in agguato