HOMINIBUS

Movimento di opinione per l’affermazione della democrazia fiscale

                 

             

Roma, 26 Marzo 2007                                                             Ill.mo

 

Fax N. 0646993125                                                                          PRESIDENTE della REPUBBLICA

                                                                                              Palazzo del Quirinale

                                               00187 Roma

 

 

Oggetto: Affinché i Benestanti, che presidiano la  Presidenza della Repubblica, il Governo, il Parlamento, la Corte costituzionale, la Magistratura, la Politica, la Società, l’Economia, la Cultura e la Religione, possano finalmente riconoscere l’urgenza della riforma fiscale.

        

Venezia, 26 marzo 2007
"Per tutte le innovazioni istituzionali di cui ha bisogno l'Italia, avverto fortemente e voglio qui sottolineare un'esigenza di cooperazione, a tutti i livelli, e un'esigenza di continuità che non è un termine, o una dimensione, incompatibile con la libera dialettica che in un sistema democratico caratterizza i rapporti tra i diversi schieramenti politici che competono per assumere la guida delle istituzioni e che le governano. Sono convinto, e non esito a ripetere, che nella democrazia dell'alternanza la competizione non esclude, ma comprende l'ascolto reciproco e un confronto costruttivo, e addirittura richiede la ricerca dell'intesa, la cooperazione, appunto, su determinate questioni tra le quali quelle di natura istituzionale e quelle - tema scottante, oggi - relative agli impegni internazionali dell'Italia.
Cooperazione e continuità su quei terreni. Occorre  un impegno di lunga lena per la riforma dello Stato in Italia : una riforma che è vitale per lo sviluppo dell'economia, per la competitività del sistema delle imprese, per un'efficace salvaguardia delle posizioni del nostro paese in un mondo sempre più globalizzato. Continuità della vita istituzionale per portare avanti la stessa riforma delle istituzioni". 

                        Posto che, da dati disponibili per la conoscenza ed opinione pubblica :

1.       La Presidenza della Repubblica costi all’Italia la modica cifra di 700 miliardi delle vecchie lire annue circa, pari a 2 miliardi al giorno, circa;

2.       Solo il Presidente della Repubblica, nell’attuale assetto politico, abbia la reale possibilità di dare una forte accelerazione al processo di riforma delle Istituzioni;

3.       Il Parlamento ed i Benestanti tutti non dimostrino sensibilità alcuna verso la vera riforma fiscale;

4.       Il carico fiscale sia oggi, in proporzione, a carico principalmente dei più deboli; 

Le chiediamo,da amministrati ad Amministratore Supremo, in uno spazio lasciato libero tra ricevimenti, incontri, visite, premiazioni protocollari, di volere impegnare il Parlamento ed il Governo della Repubblica Italiana nella seria, pubblica, formale, tecnica, esplicita e contabile illustrazione dei criteri in uso nell’attuale sistema fiscale, atti a garantire il rispetto della capacità contributiva del Cittadino, indicata nell’art. 53 della Costituzione, e l’assetto definitivo che lo Stato intende dare, nel breve e medio periodo, alle modalità di prelievo per la copertura delle spese indivisibili, ed, in particolare, il giudizio sulla praticabilità di una riforma fiscale che preveda l’imprescindibile accorpamento di patrimonio e reddito nella formazione di un’unica base imponibile da assoggettare ad un’unica imposta annuale.

                        Noi abbiamo posto questa domanda più volte ed a vari livelli senza alcun esito, e per questo motivo ci appelliamo a Lei, Primo Cittadino tra tutti noi, affinché voglia tutelarci nel riconoscimento del diritto fondamentale: uguale trattamento come cittadini, anche se di comune livello, nei confronti dei benestanti.  

                        Essendo anche noi di ‘lunga lena’, in data 6 febbraio 2007 abbiamo inviato una petizione alla Camera dei Deputati, chiedendone l’abbinamento alla proposta di Legge costituzionale N.1925, presentata in data 10 novembre 2006 da 21 Deputati ed assegnata alla 1° Commissione in data 28 novembre 2006.

                        Dalla lettura della suddetta si rimane delusi dalla povertà di contenuti e dall'impegno profuso nella solita direzione sbagliata rispetto a quella veramente utile alla maggioranza dei cittadini maltrattati.

                        D'altronde, leggendo il profilo dei partecipanti all'iniziativa, si nota subito una prevalenza di professionisti, imprenditori, dirigenti, politici di carriera, rappresentanti sia di destra che di sinistra politica e, quindi, il risultato non può impedire le conseguenti rilevazioni sulle reali intenzioni dei sottoscrittori:

                                              Ancora in fiduciosa attesa, una maggioranza inconsapevole Le porge distinti saluti.

                                                                     HOMINIBUS

                                                                                  La segreteria