HOMINIBUS

Movimento di opinione per l’affermazione della democrazia fiscale

                 

             

Roma, 21 dicembre 2006                                                         Ill.mo

 

Fax N. 0646993125                                                                          PRESIDENTE della REPUBBLICA

                                                                                              Palazzo del Quirinale

                                               00187 Roma

 

 

Oggetto:          NATALE 2006:

            Sotto l’albero degli Italiani la solita allegra finanziaria dei Benestanti, che presidiano la  Presidenza della Repubblica, il Governo, il Parlamento, la Corte costituzionale, la Magistratura, la Direzione politica, sociale, economica, culturale e religiosa.

A quando una finanziaria formulata da rappresentanti veri del ‘terzo stato’, maggioranza assoluta (oltre il 70%), male informata e rappresentata, se non turlupinata ?

 

Esacerbati dallo spettacolo deprimente offerto dal battibecco, a dir poco farsesco, a cui noi tutti, appartenenti al ‘terzo stato’, siamo costretti ad assistere tra una sinistra convinta di avere confezionato una finanziaria miracolosa ed una destra stizzita di aver dovuto cedere la mano, proprio quando l’economia europea comincia a promettere allori facili anche ad amministratori di scarse capacità, desideriamo riportare alla Sua attenzione la estrema urgenza di porre fine a questo modo vergognoso di gestire la spesa pubblica, con particolare riguardo al reperimento dei mezzi finanziari a copertura degli oneri per servizi indivisibili.

 

Come abbiamo più volte fatto presente ai vari Benestanti, che potrebbero intervenire fattivamente nella soluzione del problema, se non fossero in evidente conflitto di interessi, sono ridicole o ipocrite le pretese del governo di poter controllare la miriade di operazioni che costituiscono reddito e rendite, perché, anche se si riuscisse nell’intento, ciò avverrebbe sicuramente con un costo pubblico astronomico, che si potrebbe evitare semplicemente adottando un fisco patrimoniale, per il quale solo l’investimento e la esportazione di capitali necessitano di effettiva attenzione.

 

Ma, purtroppo, poiché da secoli tocca sempre al gruppo dei Benestanti compilare i preventivi di spesa, è umano che essi siano portati irresistibilmente a pescare la copertura finanziaria al di fuori del patrimonio, verso cui nutrono un attaccamento viscerale, e non provino alcun ritegno nel lanciare anche sui banchi di piccoli contribuenti, magari incapienti, reti di raccolta con maglie così strette da soffocarne l’esistenza.

 

A questo punto è necessario che il Primo dei Benestanti, altresì chiamato a vigilare sulla corretta applicazione dei principi costituzionali, avverta Se stesso, i Benestanti al governo, i Benestanti legislatori ed i Benestanti cittadini che sia giunto il momento di cambiare il registro fiscale, ponendo finalmente sotto controllo effettivo la ricchezza reale, tangibile, solida, quella che conta, quella che, a causa dell’attuale regime benevolo, perpetuerebbe la spinta all’egoismo, alla sopraffazione, fino al delitto, per il suo accaparramento.

 

Poiché a noi sembra incontestabile che il fisco patrimoniale sia il solo modo per realizzare un meccanismo giusto automatico, efficace, efficiente, cristallino, economico, costituzionale, in una società libera e democratica, consentendo alla ricchezza di coniugare armonicamente l’interesse privato e pubblico, preghiamo il nostro Presidente della Repubblica, attuale Primo dei Cittadini Benestanti, di voler essere il Primo di Tutti i Cittadini, e cogliere l’occasione dei Suoi  frequenti contatti con il pubblico per avviare, al di fuori del governo e dei partiti, la riflessione sulla opportunità di una riforma fiscale, che abbandoni il riferimento del reddito a favore del patrimonio ed abbatta definitivamente i gravi fenomeni della sperequazione, evasione ed elusione, altrimenti per dichiarare in modo esplicito i motivi del Suo personale convincimento sulla necessità di proseguire nel solco della tradizione.

 

In fiduciosa attesa, porgiamo distinti saluti e sinceri auguri di Buone Feste.

 

                                                                     HOMINIBUS

                                                                                  La segreteria