Invito ai Parlamentari di Destra, Centro e Sinistra della XVa Legislatura


 
Sostenuti dalla speranza che la coesistenza di quattro grandi protagonisti della politica democratica italiana nelle quattro funzioni più importanti dello Stato potesse consentire un chiarimento definitivo sul vergognoso pasticcio del prelievo fiscale mediante imposte, noi, cittadini di 3a classe, che siamo la maggioranza silenziosa e politicamente mal rappresentata sia da destra che da una finta sinistra, entrambe guidate da personaggi con interessi personali tali da essere tutti apparentati al ceto medio-alto, siamo delusi dai primi interventi del nuovo governo perché: 
 
Non usiamo mai il taxi, né abbiamo occasione di frequentare spesso avvocati o notai non avendo sostanziosi interessi terreni, ma compriamo giornalmente beni e servizi di prima necessità su cui grava l'iva dello Stato, l'irpef e i contributi del personale semplice, dei quadri e dei dirigenti, il guadagno e recupero delle imposte dell'imprenditore, i monopoli dei servizi, l'accisa dei trasporti, e, poiché siamo disperati, non riusciamo a sfuggire perfino al pagamento delle imposte sulle lotterie, oggi anche predisposte con mirabile solerzia in forma istantanea, essendo, solo per noi anche nella loro nefandezza, un'accettabile speranza di uscita dalle difficoltà esistenziali in cui una larga parte della popolazione é costretta a vivere da una società premiale verso i più forti !

Pertanto, noi, se ben rappresentati, informati e formati, essendo la maggioranza alla cabina elettorale possiamo assicurare lunga vita politica a chi voglia prendersi seriamente cura di noi, provvedendo ad eliminare tutte queste trappole da cacciatori di frodo, che non si addicono ad amministratori colti, sensibili e disposti a ben servire tutta la comunità, al fine di uscire finalmente da questo medioevo interminabile, facendo pagare le imposte sulla ricchezza reale solo una volta l'anno sui beni mobili ed immobili, ai valori di mercato, risultanti in modo statistico ed automatico nella disponibilità dei cittadini, sempre e non solo quando essa supera i livelli della decenza nel trasferimento per successione.
 
Tanto arbitrio e sfacciataggine da parte dell'amministratore pubblico non é più ammissibile nel terzo millennio, specialmente in una democrazia 'avanzata' da esportazione, come la nostra, al punto che potrebbe giustificare pienamente il ricorso a strumenti fuori dalle regole democratiche, proprio perché questa parvenza di democrazia é soffocata da un sistema invalicabile di coperture incrociate, a strenua difesa di rendite di posizione che vanno molto al di là dei miseri interessi toccati finora dal decreto Bersani!
 
Ci rivolgiamo, dunque, a chi riconosca la fondatezza delle nostre argomentazioni, per creare una formazione di intenti trasversale agli attuali schieramenti politici, che voglia unire le proprie energie al conseguimento di un reale, onesto, efficace, efficiente e moderno assetto della pubblica amministrazione, affinché non abbia più a lamentarsi ipocritamente di evasione ed elusione delle imposte e lanciare finti programmi rigorosi di recupero del gettito fiscale, insistendo nel mantenere inalterato un ben premeditato e falloso marchingegno di riscossione, che lascia lo Stato in balia di una vastissima schiera di intermediari spesso di onestà non cristallina.

Grazie per cortese attenzione.

Roma, 13 luglio 2006

segreteria@hominibus.it