Sostenuti dalla speranza che la coesistenza di quattro grandi
protagonisti della politica democratica italiana nelle quattro
funzioni più importanti dello Stato potesse consentire un
chiarimento definitivo sul vergognoso pasticcio del prelievo fiscale
mediante imposte, noi, cittadini di 3a classe,
che siamo la maggioranza silenziosa e politicamente
mal rappresentata sia da destra che da una finta sinistra,
entrambe guidate da personaggi con interessi personali tali da
essere tutti apparentati al ceto medio-alto, siamo delusi dai primi
interventi del nuovo governo perché:
Non usiamo mai il taxi, né abbiamo occasione di
frequentare spesso avvocati o notai non avendo sostanziosi interessi
terreni, ma compriamo giornalmente beni e servizi di prima necessità
su cui grava l'iva dello Stato, l'irpef e i contributi del personale
semplice, dei quadri e dei dirigenti, il guadagno e recupero delle
imposte dell'imprenditore, i monopoli dei servizi, l'accisa dei
trasporti, e, poiché siamo disperati, non riusciamo a sfuggire
perfino al pagamento delle imposte sulle lotterie, oggi anche
predisposte con mirabile solerzia in forma istantanea, essendo, solo
per noi anche nella loro nefandezza, un'accettabile speranza di uscita dalle
difficoltà esistenziali in cui una larga parte della
popolazione é costretta a vivere da una società premiale verso i più
forti !
Pertanto, noi, se ben rappresentati, informati e
formati, essendo la maggioranza alla cabina elettorale possiamo assicurare lunga vita
politica a chi voglia prendersi seriamente cura di noi, provvedendo
ad eliminare tutte queste trappole da cacciatori di frodo, che non
si addicono ad amministratori colti, sensibili e disposti a ben
servire tutta la comunità, al fine di uscire finalmente da
questo medioevo interminabile, facendo pagare le imposte sulla
ricchezza reale solo una volta l'anno sui beni mobili ed immobili,
ai valori di mercato, risultanti in modo statistico ed automatico
nella disponibilità dei cittadini, sempre e non solo quando
essa supera i livelli della decenza nel trasferimento
per successione.
Tanto arbitrio e sfacciataggine da parte dell'amministratore
pubblico non é più ammissibile nel terzo millennio, specialmente in
una democrazia 'avanzata' da esportazione, come la nostra, al punto
che potrebbe giustificare pienamente il ricorso a strumenti fuori
dalle regole democratiche, proprio perché questa parvenza di
democrazia é soffocata da un sistema invalicabile di coperture
incrociate, a strenua difesa di rendite di posizione che vanno molto
al di là dei miseri interessi toccati finora dal decreto Bersani!
Ci rivolgiamo, dunque, a chi riconosca la fondatezza delle nostre
argomentazioni, per creare una formazione di intenti trasversale
agli attuali schieramenti politici, che voglia unire le proprie
energie al conseguimento di un reale, onesto, efficace, efficiente e
moderno assetto della pubblica amministrazione, affinché non abbia più a
lamentarsi ipocritamente di evasione ed elusione delle imposte e
lanciare finti programmi rigorosi di recupero del gettito fiscale,
insistendo nel mantenere inalterato un ben premeditato e falloso
marchingegno di riscossione, che lascia lo Stato in balia di una
vastissima schiera di intermediari spesso di onestà non cristallina.
Grazie per cortese attenzione.