sollecitati dai fatti di cronaca,
desideriamo riportare la Vostra cortese attenzione sulla convenienza della proposta
di adottare un fisco che metta da parte qualsiasi pretesa di colpire il
reddito, per concentrare la sua azione sul patrimonio.
Spesso accade ad operatori
economici, di pochi scrupoli, molto sensibili al profitto ed ansiosi di
egoistico accaparramento, di cogliere le occasioni di
pagamenti verso l'estero a fronte di forniture più o meno reali per
gonfiare a dismisura l'ammontare del debito mediante triangolazioni di
comodo con intermediari, normalmente residenti in aree del globo indicate
nel gergo affaristico 'paradisi fiscali', e realizzare
così i seguenti vantaggi:
In questi casi risulta essere complice
il sistema fiscale che si basa sul reddito, mentre, se si
adottasse un sistema fiscale basato sul patrimonio, queste manovre
truffaldine risulterebbero inefficaci per il tornaconto
dell'operatore, poiché il fisco patrimoniale:
- può predisporre un
controllo più rigido e rigoroso sui movimenti nazionali ed
internazionali di capitale, beni e servizi, perché, potendo distogliere
molte risorse dall'estenuante e spesso inefficace esame critico dei conti
economici dei contribuenti, può dedicare maggiore impegno nella
predisposizione di strutture attrezzate per la valutazione
dell'attendibilità dei termini contrattuali;
- si pone al
riparo dal pericolo di annotazione di importi esagerati, sia a
fronte di compravendite nazionali che internazionali, perché nella sua
azione impositiva non fa riferimento più al conto economico, ma
al patrimonio mobile ed immobile del contribuente, compensando
nelle transazioni internazionali l'esportazione di capitali con il
maggiore gettito fiscale su un patrimonio gonfiato, mentre nelle
transazioni interne le variazioni sono di segno opposto ed irrilevanti
per il gettito complessivo.
Quindi, v'é un motivo in più
per affermare la validità della proposta di una imposta unica,
esclusivamente di tipo patrimoniale, per eliminare
definitivamente l'azione perversa dell'attuale sistema fiscale,
che, con un'Iva parossistica ed in balia della tentazione di milioni di
sostituti di imposta dalla correttezza vacillante, arrangiato
alle aspettative delle classi dominanti con monopoli fiscali, accise e
lotterie mirati contro l'umanità in batteria, offre un affresco non molto
dissimile dai regimi tirannici dove, a parte l'uso esplicito
della forza al posto di una magistrale ipocrisia, una striminzita
minoranza della popolazione tiene sotto il tacco la maggioranza.
Se condividete le nostre argomentazioni, aiutateci
ad informare quella stragrande maggioranza di italiani, che
sarebbe solidale solo se potesse essere correttamente edotta, e chiedere
al Presidente della Repubblica di rinviare la Legge Finanziaria 2006 al
Parlamento per chiarire, una volta per tutte, il gravissimo
sospetto di incostituzionalità del prelievo fiscale, perché non ci vuole
molto ad ammettere che tutti i responsabili del Ministero Buffo,
come si accinge a fare l'attuale con fare giulivo, sono perseguibili
non perché hanno messo le mani nelle tasche degli italiani, ma perché le
hanno sempre messe nelle tasche sbagliate, insistendo in una
pratica che non fa onore ad una società che vuole definirsi moderna,
democratica e pacificata !
Siate convinti, insieme a noi, di sostenere una impresa
dalla portata storica, per la quale vale la pena di spendere tutte le
energie disponibili !
" Chi vuol essere
ricco sia, purché paghi le giuste imposte "
W la I.A.C.C.
L'Imposta Annuale sulla Capacità
Contributiva
( Chi non la capisce
vive ancora nel Medioevo )
D.D.T.
La Democrazia di Tutti
é
la proposta più seria, onesta ed innovativa nel panorama politico
italiano, in vista delle prossime elezioni!